Nessuno parla di questo ragazzo, il quale a sua volta parla molto poco, pur dandoci del gran gas. L'ho visto le prime volte quando correva e dominava incontrastatamente la Superstock e pur considerando che si tratta di una categoria di giovani più o meno promettenti, la sua guida precisa ed aggressiva mi aveva colpito e mi piaceva vederlo correre. Poi è passato in SS, alla corte di Ten Kate. In Italia tutti s'indignarono perché approdò in un team fortissimo al quale, secondo i più, sarebbe dovuto andare il bravissimo Nannelli. Le prime uscite del buon Kenan furono poco promettenti: era un pò intimorito ed andava piano, i suoi tempi erano davvero lontani da quelli del suo compagno Charpentier. Tutti a dire che era uno sproposito che un tale cancello potesse correre in un campionato mondiale, per giunta nel team più importante in assoluto. Lo stesso Charpentier si lamentava per la scarsezza e l'inconsistenza del neocompagno di squadra. Inizia il mondiale 2006 e Sofuoglu nella prima 3/4 del mondiale le prende regolarmente dall'esperto Sebastien, ma continua a tacere, a studiare, ad imparare e a dare gas. Finché da un certo punto in poi comincia ad avvicinare pericolosamente le prestazioni del titolato francese. La cronaca odierna ci racconta di un Sofuoglu più convincente, più consistente, più preciso e meno arruffone del compagno bicampione del mondo. I suoi progressi si vedono a vista d'occhio e dallo stesso occhio è possibile notare una certa parvenza di maggior talento del turco rispetto al francese. Il quale turco, data la giovane età, promette margini di miglioramento su cui Charpentier non può contare, visto che pare giunto alla parte destra della parabola. Intanto Sofuoglu continua a stare zitto, a mostrare una modestia disarmante, a dare del gran gas. Ora non sempre riesce a stare davanti a vecchi volponi della categoria come Foret o Curtain, ma secondo me ci metterà pochi mesi a bastonarli con una certa regolarità.
Conclusioni? Io rimasi colpito, come ho già detto, dalla sua guida ai tempi della Superstock. Vinceva quasi tutte le gare e guidava davvero bene. Poi i primi mesi di Supersport, a cavallo tra il 2005 ed il 2006 fui appena perplesso dalle sue prestazioni, ma non riuscivo a scordare quel pilota grintoso e poco incline all'errore, che, per inciso, a vedersi dava un'impressione di maggior talento rispetto a molti piloti della Supersport, Charpentier compreso. Di quest'ultimo mi ha stupito l'atteggiamento denigratorio nei confronti del turco, all'inizio della stagione 2005-2006. Delle due una: o Charpentier è scarsissimamente dotato di lungimiranza e mi par strano che un pilota campione del mondo non si accorga delle potenzialità di un compagno di team; oppure lo stesso Sebastien aveva capito benissimo con chi avesse a che fare e tirava acqua al suo mulino, o meglio tirava cacca nel mulino di Kenan.
Adesso mi dà somma soddisfazione vedere il povero Charpentier che fa i salti mortali e guida impiccatissimo per star dietro ad un Sofuoglu sempre più veloce e convincente, lui sì, fluido e sicuro come su di un binario. E che continua a star zitto e a darci del gran gas.......