rispondo al titolo del topic di Gino..
mi viene in mente una discussioni in qst forum vecchia di un paio di anni almeno dove io (unico) sostenevo che il campione
non è e non potrà mai essere umile..
l'umiltà (o meglio la finta umiltà e rispetto dell'avversario) c'è quando vinci, quando domini, quando ogni regolazione che dai pare darti mezzo senondo in più degli altri..
Rossi è un campione che lavora con abnegazione, seriamente, che ama le moto e il mondo delle corse.. il punto è semplice e sta tutto qui: quando un campione perde (vuoi per sfiga, vuoi per errore proprio, vuoi perché altri fanno meglio e non ci sono storie, ecc.) esce fuori palesemente il fatto che il campione non è umile e se brucia una sconfitta ad un mediocre o ad un ottimo pilota, per un campione perdere è come vedersi amputato un pezzo di sè (la parte più importante)..
ho letto troppo spesso (anche qui dentro) che gli altri piloti non andavano paragonati a Rossi che era di un altro pianeta, beh ora mi spiace si dovrebbe far lo stesso: non paragone Rossi agli altri piloti..
Gino hai ragione nel dire che quando fa così ti sta un po' sulle balle, ma Rossi parla dall'alto di un numero di vittorie che gli altri manco se le sognano quindi non è che dobiamo essere più comprensivi con lui, ma usare un altro metro di giudizio..
Rossi è il campione che non ci sta a perdere.. e se non reagisse oggi così forse non sarebbe mai diventato in passato un campione..