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Sono nato senza chiederlo e morirò senza volerlo. Lasciatemi vivere come voglio. J.M.

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

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"La pietanza è nulla senza contorno!" - copyright pimaf69
"...come fulmine dal cielo come nembo di tempesta..."

Ma quant'è cattivo questo Biaggi!

Sul sorpasso la colpa è sua in quanto l'onere dello stesso è di chi attacca o sei pronto a fare il sorpasso deciso oppure devi essere pronto a fermarti.

Al momento della collisione Biaggi era leggermente avanti anche se ormai Haga stava chiudendo, per cui l'essere avanti, affiancati o leggermente dietro conta poco ... in un sorpasso a limite se chi sta avanti non molla ed il sorpasso non è deciso, chi sta dietro deve essere pronto a mollare ... Biaggi non lo era.

Per quanto riguarda le scuse.

Dopo quel capitombolo Biaggi ha subito e dico subito alzato la mano in segno di scuse, mentre Haga inveiva e si è avvicinata nei pressi della Suzuki è a tirato la ghiaia con i calci verso Max. Non l'avrà colpito ma il gesto è stato brutto.

Dopo gara 2, Max era già sul podio, Haga gli è passato davanti e non l'ha neanche guardato, salito sul podio Haga non si è girato verso Biaggi, mentre quest'ultimo è stato interdetto guardandolo sino a quando ha deciso di salire sul primo gradino, toccare sulla spalla il giapponese e stringergli la mano.

La prima spruzzata di champagne Biaggi l'ha rivolto al giapponese di spalle ed alla fine Haga ha brindato con Biaggi, il quale per avvicinarsi ha fatto uno scatto.

Ora dire che Biaggi non si sia scusato o è stato antisportivo con Haga mi pare troppo ... se non abbiamo i prosciutti davanti agli occhi, dopo il capitombolo Max ha alzato subito la mano in segno di scuse, mentre l'altro inveiva. Penso che a fine gara 1 e 2 chi si doveva scusare era Haga.

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"Omnis homines qui sese student praestare ceteris animalibus, summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora,"
Sallustius, Bellum Catilinae, liber I

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"Omnis homines qui sese student praestare ceteris animalibus, summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora,"

Sallustius, Bellum Catilinae, liber I