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Dopato anche Iban Mayo! Lo spagnolo della Saunier Duval «beccato» al Tour
Iban Mayo è stato sospeso dalla squadra diretta da Gianetti. Indice puntato pure su Alberto Contador
L’edizione 2007 del Tour de France, che ha sollevato un polverone dopo l’altro per i casi di doping effettivi e per i corridori sospettati di essersi sottoposti a pratiche illecite per incrementare le loro prestazioni, si è conclusa domenica sui Campi Elisi di Parigi, con la maglia gialla di vincitore consegnata definitivamente allo spagnolo Alberto Contador. La Grande Boucle numero 94, però, continua a far discutere, perché ieri si è appreso che tra i dopati figura anche l’altro iberico Iban Mayo, leader della Saunier DuvalProdir, la squadra diretta dal ticinese Mauro Gianetti.
L’annuncio della positività confermato dalla squadra
A confermare la notizia della positività di Mayo è stata la stessa Saunier Duval-Prodir, i cui responsabili hanno subito sospeso il corridore-16. nella classifica finale della Grande Boucle -dopo la notifica del caso da parte dell’ UCI, la federciclismo internazionale. Mayo è finito nelle maglie dell’antidoping in occasione di un test effettuato durante la giornata di riposo del 24 luglio e nel suo campione è stata trovata dell’eritropoietina, l’ Epo.
Mayo, che compirà 30 anni il 19 agosto, aveva raggiunto la formazione di Mauro Gianetti per questa stagione, dopo sei anni passati sotto i colori dell’ Euskaltel. Nel corso della sua carriera ha vinto il « Delfinato» e la Clasica Alcobendas (nel 2004) e il Giro dei Paesi Baschi e una tappa alla Grande Boucle (2003), mentre quest’anno si era imposto in una frazione del Giro d’ Italia. Iban Mayo è così diventato il terzo corridore a risultare positivo dopo i controlli effettuati durante la 94. edizione del Tour de France.
Sempre a proposito di doping comprovato, qui segnaliamo ancora che l’ Astana ha licenziato Alexander Vinokourov. E questo dopo che anche le analisi del campione B hanno confermato che il 33.enne kazako si è aiutato con trasfusioni di sangue esogeno. Il terzo dopato pizzicato al Tour è invece stato l’italiano Cristian Moreni (testosterone).
L’esperto di doping Franke non ha peli sulla lingua
Ad ogni modo, si punta l’indice anche su Alberto Contador. In particolare dalla Germania, dove non si è certo stati teneri nei suoi confronti dopo che è stato sancito il successo dell’iberico. «La vittoria di Alberto Contador al Tour de France 2007 è la più grande truffa della storia dello sport», ha affermato in Germania Werner Franke. L’esperto tedesco della lotta al doping non ha dubbi e sostiene la sua affermazione sulla base di documenti che proverebbero che il corridore spagnolo avrebbe fatto uso di sostanze dopanti.
«Il nome di Contador -ha proseguito Franke alla rete televisiva ZDF - compare a più riprese nei documenti della polizia e degli organi di giustizia spagnoli», quelli riguardanti l’inchiesta sul dottor Eufemiano Fuentes. «Tutto ciò è stato semplicemente nascosto e da allora il nome di Contador è stato cancellato dalla lista dei sospetti », ha aggiunto Franke, il quale sostiene di avere dei documenti riguardanti la perquisizione dello studio del dottor Fuentes, che descriverebbero in dettaglio i prodotti utilizzati da Contador. «Lo spagnolo ha assunto una preparazione a base di insulina, di HMG-Lepori (l’ormone della crescita), un ormone che stimola la secrezione di testosterone e un prodotto per l’asma chiamato TGN. Tutto è stato tenuto nascosto in Spagna», ha concluso Werner Franke, che sin dagli anni ’90 aveva denunciato i devastanti effetti del doping nello sport della Germania dell’ Est ed è anche protagonista di una crociata contro Jan Ullrich, pure lui implicato nel caso riguardante Fuentes.
In Spagna Alberto Contador è l’uomo del futuro pulito...
Così non la vedono invece in Spagna, guardando perlomeno a quanto affermato dai media spagnoli. «Contador campione della speranza », ha titolato il giornale «AS», per il quale il compito del neocampione è quello di «riscattare lo sport che lo ha reso celebre ». Pur se , stando al commentatore Trueba, «non bastano le dichiarazioni retoriche sui trionfi », perché é il Tour «scosso dall’espulsione di Vinokourov e Rasmussen, colpito nel più profondo della sua credibilità, a chiedere aiuto». «Contador per la porta più grande, l’ Arco di Trionfo», è stato l’omaggio che dedica «Marca » al ciclista che «dodici anni dopo occupa il posto di Indurain sul podio di Parigi». «Contador, chapeau! », strilla il catalano «El Mundo Deportivo » per il quale il «giovanissimo, semplice e amabile madrileno» si è classificato primo «nella migliore edizione della storia del Tour per gli spagnoli in generale:per la prima volta sei di essi si sono classificati fra i migliori dieci». «Spero che la mia vittoria porti aria fresca al ciclismo», è il titolo di prima pagina del quotidiano «El Pais», che riferisce le parole del corridore di Pinto (Madrid), il quinto spagnolo a vincere il Tour. Un finale felice che, però, non cancella del tutto le ombre su un Tour sotto sospetto, del quale si fa eco il quotidiano con un titolo a tutta pagina di doppia lettura:«Mi preoccupa quello che mi aspetta», confessa il neo campione, riferendosi evidentemente non solo ai cambiamenti che la vittoria del Tour porterà alla sua vita professionale e sportiva. «Spero che segni unpuntoeacapoechetutto questo inizi a cambiare», afferma Contador, che auspica che il suo trionfo «porti una boccata d’aria fresca al ciclismo e sia l’inizio di una nuova tappa».
...mentre in Germania sono tutt’altre le considerazioni
Alla pari di Werner Franke, la stampa tedesca ha espresso giudizi negativi sulla vittoria finale di Contador. «Il Tour de France ha il vincitore che si merita, un corridore spagnolo sospettato di doping », è stato scritto sul quotidiano «Die Welt», mentre sulla «Frankfurter Rundschau» si è sottolineato che la Grande Boucle «ha sollevato molti interrogativi e non ha dato nessuna risposta». Osservazioni legittime, tanto più che dal 1996 il Tour de France è stato sempre vinto da corridori che sono poi finiti nelle maglie dell’antidoping o sono sospettati di aver fatto uso di sostanze proibite. Senza inoltre scordare che si attende ancora di sapere chi abbia vinto l’edizione 2006 della massima corsa a tappe francese, dopo che anche lo statunitense Floyd Landis era risultato positivo al testosterone.
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