Ho finito adesso di vedere la registrata.
Peccato! Max Biaggi poteva essere della partita e lottare per la vittoria di gara, non per il campionato ... se non ci fosse stato l'incidente della prima curva Toseland avrebbe già chiuso i conti.
Raffrontare i due Max è completamente sbagliato: i primi giri erano quelli più veloci, solo che uno era in scia del gruppo di testa l'altro era nelle retrovie a superare chi corre mediamente 1 sec. più lento.
Il tedesco può essere una rivelazione del 2008, gli manca a mio parere ancora la tenuta di un'intera gara.
Quindi un immenso augurio per il suo futuro!
La cosa strana qualcuno se definisce Stoner fenomeno salta sui tasti e senza che qualcuno l'abbia chiesto lo raffronta con il
suo Rossi:
"Ne deve mangiare ancora di pagnotte!",
"Prima vinca sette campionati e poi ne riparliamo!" e poi si fa un raffronto fra Neukirchner e Biaggi sulla base di una superpole o di una manche con il romano fuorigara per un incidente!
Per quanto riguarda Biaggi mi pare che l'unico raffronto possibile sia con Toseland e personalmente non ritengo essere stato inferiore all'inglese, dando una serie di spettacolari sorpassi nei confronti di moto comunque più lente. La gara è stata bellissima in intensità nonostante l'incidente alla prima curva: Corser ha fatto da ottimo scudiero ad Haga, Bayliss eccezionale nei sorpassi a Neukirchner ed a Corser (ma le sportellate che si danno in SBK sono veramente da infarto).
Per quanto riguarda il discorso più in generale su Biaggi: ripeto non mi pare che sia stato tassinaro quest'anno se non in cinque-sei occasioni, anche oggi ha combattuto passando dalla 15^ alla 6^ posizione.
Condivido Napulitaner: non vedo molti tifosi di Biaggi ritenerlo il miglior al mondo, o superiore di Rossi o Stoner (verso il quale il romano nutre una profonda ammirazione come verso molti piloti della nuova generazione).
A mio parere ci sono molti tifosi contro che non riconoscono il valore giusto di Biaggi: un buon pilota di alto livello. Sono gli stessi che ritengono che l'unico risultato possibile sia la vittoria, che essere secondi o terzi o quarti sia indice di fallimento. Vivono nel culto della imbattibilità, per cui se il proprio beniamino arriva secondo in campionato (risultato superlativo a mio parere) si vestono a lutto e ritenendo la cosa impossibile giustificano il risultato in mille modi. Questo a mio parere non è sport!