Promossi Rossi, Lorenzo ed Edwards, mentre Ducati e Toseland beccano l'insufficienza
di Guido Meda
Rossi, 10 e lode
Il voto sfonda il tetto massimo per l'eccezionalità dell'evento. Prendere Nieto a quota 90 (!) vittorie mondiali è qualcosa che ti definisce, ammesso che ce ne fosse bisogno. Arrivarci dopo una fuga, tornando alla doppietta, avendo messo a punto una Yamaha in maniera impeccabile è solo da fuoriclasse. Rossi ha attraversato la conversione del motociclismo moderno, meno istinto, più ragione e applicazione, sacrificando una parte di sè; salvo scoprirne un'altra che funziona altrettanto bene. La fantasia non ne esce mortificata comunque: si fida di se stesso, domina sul bagnato, costruisce un'altra paga solenne da dare agli avversari. Peccato, siamo sicuri che dispiaccia anche a lui, che il finale delle gare dominate in questa maniera (o alla maniera di Stoner nel 2007) sia meno divertente da seguire. Meno male che la classifica mondiale è tutto fuorchè un soliloquio.
Lorenzo, 9
La sua sì che è stata una corsa divertente. Un rimontone da paura, di quelli che in MotoGp si vedono raramente. J.Lo è un figo per davvero. Non vuole farsi punturare, dorme e ridorme nei momenti liberi per "rigenerare le cellule". Rischia anche, ma molto, in prova. E' un coraggioso alla Stoner. Sarebbe stato divertente vederli alle prese con le vecchie 500 a due tempi. Ci saremmo divertiti. Ma anche così il Porfuera è uno che il mondiale lo può vincere. Anzi, a dispetto di quello che dice, lo vuole vincere.
Stoner, sv
Meriterebbe almeno un 8 per la parte di gara in cui c'è stato. Ha lottato, ha combattuto con una Ducati che su questa pista nasce male. Fosse arrivato in fondo siamo certi che a Borgo Panigale l'avrebbero considerata una gran giornata. Il momento invece è buio, ma buio pesto per il povero Casey che più di così, francamente, non poteva proprio fare. Le moto sono fatte di pezzi di ferro e i pezzi di ferro a volte si rompono. Personalmente apprezziamo il fatto che Ducati (4 per la giornata, 7 per il gesto) non abbia chiesto a Melandri (4) di fermarsi per regalare un punto a Stoner. Aveva il motore spento al via, faceva gara da solo e disperato, chiamarlo al box significava sparare su un uomo morto.
Edwards 7,5
Se uno prende solo le prove, su Edwards ci scommette a colpo sicuro. Se non altro stavolta in questo clima Yamachistico ci si trova anche lui, sbaglia mica tanto, anzi pochissimo e va a festeggiare con Rossi e Lorenzo. Il vecchio leone dice ancora la sua e in fin dei conti è la miglior moto clienti di tutto il panorama. Anche se non si capisce in quali gadget il texano spenda di sabato notte quel vantaggio di passo che ottiene in qualifica.
Pedrosa, 6,5
E' maturato, ha cuore, passa Rossi forzando una staccata e un'altra volta è quello che in condizioni di asciutto asciutto asciutto gli tien dietro. Alle prime gocce d'acqua va un po' in bambola, si ragionierizza, chiude il gas e pensa ai punti (che son diventati tre di meno). Potrebbe avere ragione lui, perchè questo mondiale è fatto anche e soprattutto di tattica.
Vermeulen, 7
Pungolato da Capirossi, ben determinato dal giovedì a dimostrare di essere buono anche sull'asciutto, Chris è un po' meno nè carne nè pesce di come lo abbiamo visto molte volte. Nel gruppo per il quinto posto combatte e ha la meglio sulla concorrenza. Resta sempre il dubbio che avesse avuto una moto più competitiva si sarebbe cavato anche più soddisfazioni. Non la volle a suo tempo, non ce l'ha ora.
Dovizioso, 7
Andrea ha una specifica tutta sua. E' un cliente che si sente ufficiale. O meglio, un cliente che da ufficiale prova a correre. Come fosse rimasto in 250, non ha timore dei "seguitissimi" dalle factories e da sè stesso vuole sempre di più. Un sesto posto per il quale De Angelis (5) si leccherebbe i baffi e anche le orecchie per lui è una delusione da analizzare e da archiviare sotto la voce esperienza, ma pur sempre una delusione. Come dire che Dovizioso non ha mai smesso di pensare che anche con la Honda 2007 si può vincere. E' l'atteggiamento giusto per riuscirci, anche se avrebbe del miracoloso.
Capirossi, 6
La pista non gli piace e quando un pilota se lo caccia in testa c'è poco da fare. Non era a posto e ha avuto a che fare con un Hopkins (catena rotta sul più bello) in versione Toseland che l'ha messo fuori. C'è di buono che Loris non si scarica, non si fa fregare dalle delusioni, dopo tanti anni ha capito che non serve.
Toseland, 4
Stavolta il pianista proprio non suona. Anche ammesso che non conoscesse la pista (ma quanto ci vuole, realmente, per impararla? Più di due turni di prove? E poi?), non era proprio in palla, pur disponendo della moto più precisa, equilibrata ed efficace di tutti. Ma non solo: stampa la sua ruotata violenta sulla tuta di Dovizioso provando a passarlo senza ritegno a centro curva. Lo dicevamo ad inizio anno, lo ripetiamo adesso: così prima o poi ci si fa male. E non è questione di Superbike, uomini duri, uomini molli. Boiate. Ci si fa male e basta e con un po' (mica tanta) di cautela si può evitare.
Yamaha, 9
Perchè ad Iwata stan facendo proprio come la Honda. Il monumento a Rossi dovrebbero già averlo nel cortile, quello a Lorenzo potrebbero anche cominciare ad abbozzarlo. Tanto sono stati tonti lo scorso anno, tanto hanno lavorato bene quest'anno. Certo, i giapponesi sono sempre molti di più di quelli della Ducati, ma non è sull'ampiezza degli organici che si misura il mondiale.
Ducati, 5
Stavolta va così. La strategia di mercato non sta pagando, ma non era immaginabile che prendendo un Melandri avresti avuto per le mani un cancello. Perchè di norma Melandri cancello non è. Sono pochi, lavorano forte, modellano il carbonio per l'anno prossimo e con Stoner sono grandiosi. Peccato che qualche volta cedano a un po' di presunzione, anzi, sfidino la scaramanzia. Quel cartello ufficiale che dice "2007 l'inizio dell'era Stoner" visibile dalla strada davanti alla fabbrica è sintomo di un gasamento legittimo sì, ma anche l'istigazione per i loro tifosi a mettersi le mani in tasca quando dovrebbero tenerle ben salde sui manubri.
18 maggio 2008
_________________ METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO
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