La Michelin gioca l'ultima carta a Misano
La Michelin si prepara ad affrontare a Misano uno dei Gran premi più difficili della sua lunga storia agonistica. Il disastro di Brno, infatti, ha lasciato il segno e la MotoGP si avvia a diventare un campionato monogomma…a meno che la casa di Clermont Ferrand non si riprenda in moto strepitoso.
Per loro fortuna, però, il santamonica non è un tracciato particolarmente difficile per i gommisti.
“Misano non è un circuito particolarmente duro per le gomme, è simile a Barcellona – ha confermato Jean-Philippe Weber, capo del reparto corse Michelin – è più asimettrico di Brno, ma non quanto tracciati come Phillip Island o Valencia. Inoltre l’asfalto l’anno passato non era molto aggressivo, coda inusuale per un impianto nuovo, e poiché è molto usato, ora dovrebbe esserlo anche di meno. La sezione più asimmetrica è quella che va dalla curva 10 alla 14. Sono cinque curve a destra consecutive nelle quali i piloti rimangono piegati sulla destra a lungo, mentre progressivamente rallentano e frenano. Un impegno gravoso soprattutto per l’anteriore, e che impedisce di utilizzare mescole tenere. Il nostro obiettivo è proprio quello di migliorare le nostre coperture anteriori, anche se l’impegno a Misano non è certo quello di Brno. Piuttosto in Italia è importante anche il riscaldamento della parte sinistra dello pneumatico, nelle curve 15 e 16, che seguono alla serie di sinistre consecutive. Misano ha anche la particolarità di avere numerose curve dalle quali si esce in accelerazione, ma la pista non è impegnativa per la gomma posteriore. Pensiamo di utilizzare la stessa gamma di pneumatici già adoperati a barcellona”.
Fin qui la teoria, da venerdì a domenica però Monsieur Weber starà sulle spine, soprattutto perché la Honda non accetterà un’altra situazione come quella di Brno. E come I francesi sanno bene, solo ricucire lo strappo con l’HRC può evitare alla MotoGP di precipitare verso l’apparentemente inevitabile fornitore unico che li taglierebbe fuori dall’unico campionato nel quale sono presenti ufficialmente, visto che in Superbike c’è la Pirelli, così come nei rally e nella F.1 comanda la Bridgestone.
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