non la ho fatta io
INTERVISTA ESCLUSIVA A VALENTINO ROSSI, 8 VOLTE IRIDATO
"Bacerei il sinistro di Maradona
e vorrei essere Brad Pitt"
Il campione del mondo della Yamaha si è confessato a tutto campo, sotto lo sguardo del padre, all'Osteria degli Ultimi di Tavullia. In forma come non mai, il Dottore ha parlato di tasse, amore, vittorie e del rapporto con la sua terra natale
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Valentino offre un giro in Yamaha a Brad Pitt
Tavullia (Pesaro), 12 novembre 2008 - E’ sempre lui. Quando lo vedi che attacca a mangiare col pane gli splendidi gnocchi all’oca nella 'sala bunker' dell’'Osteria degli ultimi' di Tavullia, t’accorgi che non è cambiato. Valentino Rossi l’ha sempre fatto fin da ragazzo: ''Lo so che mangiare la pastasciutta col pane è roba da contadini, ma io a pranzo mangio solo il primo e il pane mi fa da secondo''.
Brad Pitt vuole essere Rossi, Maradona ti bacia le mani, tu chi vorresti essere? ''Sono onorato di questo, ma semmai dovrei essere io a baciare il piede sinistro di Maradona e a voler essere Brad Pitt''.
Certo che quel tuo video londinese per la questione col fisco è stato uno dei punti più bassi della tua carriera... ''Guarda, dovevamo fare un’altra cosa con il giornalista Giorgio Terruzzi, con lui tutto sarebbe stato diverso, ma lui non è potuto venire a Londra e allora è stato fatto così. In effetti si poteva far meglio. Comunque è stato un momento molto difficile''.
Ma lo sai che invece adesso quando i giornali scrivono che devi tirar fuori ancora un po’ di soldi ti trovano molto più simpatico di prima? ''Secondo me la gente la prende con simpatia perché gli è piaciuto il mio modo di risolvere la cosa. Penso che sia stata una scelta coraggiosa''.
Dire che sei marchigiano o romagnolo è come dire che la coca cola è americana: siete universali, ma tutti ti vogliono romagnolo. Sei nato in Urbino, tuo padre Graziano e i tuoi nonni paterni facevano i contadini a Novilara, fra l’altro, proprio da tuo padre in giù, fino a Tonino Benelli, Pesaro ha una grande tradizione di motori. Che cavolo c’entra la Romagna? ''A me non cambia nulla. In verità sono marchigiano, ma a Tavullia si sente l’influenza romagnola, anche perché la Romagna è più Riccione e Cattolica... invece le Marche sono più Ancona, Jesi ecc... E’ una puntualizzazione, niente di più''.
Tu non hai mai avuto un gran legame con Pesaro: mai concesso alla città un’occasione ufficiale e adesso scompare anche la bella festa di Tavulliavale. Perché hai questo rapporto sfuggente con Pesaro? ''Intanto negli ultimi anni passavo poco tempo qua. Oggi sinceramente passo gran parte della mia giornata a Pesaro, per la palestra e alla sera in giro. Ho tanti amici. Quando ho fatto qualcosa di ufficiale l’ho fatto con Tavulliavale perché mi sembrava più giusto, ma ora c’è Misano che è anche TavulliaVale. Io mi sento nella realtà molto vicino a Pesaro''.
Adesso, con l’ingresso di Albi, quando riunite il tuo nuovo staff in quanti siete? ''Sei, sette... Graziano è l’amministratore delegato...''.
Sei sicuro di aver fatto una scelta meditata...? ''Sì, solo che lui prima ha firmato e poi ha saputo che in una società l’amministratore delegato è quello che paga''.
Immagino che quella famosa scritta sulla tuta 'Viva la F...' adesso voglia dire 'Viva la Fiat'... ''No, no vuol sempre dire 'Viva la f...'.
Ma questa storia della Ferrari ormai è una fiction: la Fiat dà i soldi alla Yamaha che 'presta' Valentino alla Ferrari per fare un giro: un bello spot e tutti contenti. ''Non è proprio così, penso che la mia chance l’ho avuta nel 2007, dovevo fare un anno di test per vedere se potevo diventare un pilota e la storia della Formula Uno penso che sia chiusa. Però vado al Mugello perché ho voglia di fare un altro giro e se per la Ferrari è bello avere Valentino anche per Valentino è bello avere la Ferrari''.
Tutti a parlare della tua sgommata nel Cavatappi, ma credo che il tuo capolavoro a Laguna Seca è stato il sorpasso in curva all’esterno su Stoner. Dammi questa soddisfazione... ''E’ vero, il sorpasso al Cavatappi è diventato un’icona, ma il sorpasso all’esterno alla curva numero 3 è stata la mazzata che ha steso Stoner, tanto che il giro dopo è caduto''.
Hai detto di aver pagato un sacco di soldi al fisco e che adesso devi lavorare per riguadagnarli. Quanto tempo ti ci vorrà? ''Qualche anno...''
Ma va là... tre settimane... ''Una Madonna... ma ne sai quanti gliene ho dati?''
Della monogomma invece cosa mi dici? ''Ma... a me un po’ alla fine mi dispiace perché quest’anno con la Bridgestone penso sia andata bene. Ci vorrà del tempo per abituarsi, ma le gare saranno più spettacolari''.
Franco Bertini
hbaciare il piede sinistro dopo una partita a calcio della mano di Dio?