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Nonna Papera
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LADY GUADALUPE

Our Lady of Guadalupe, also called the Virgin of Guadalupe (Spanish: Nuestra Señora de Guadalupe or Virgen de Guadalupe) is a 16th century Roman Catholic Mexican icon representing an apparition of the Virgin Mary. It is perhaps Mexico's most popular religious and cultural image. Guadalupe's feast day is celebrated on December 12, commemorating the traditional account of her appearances to Juan Diego Cuauhtlatoatzin on the hill of Tepeyac near Mexico City from December 9, 1531 through December 12, 1531.

The Virgin of Guadalupe is a symbol of significant importance to Catholics. Mainstream Catholics believe that Guadalupe was a manifestation of the Virgin Mary in the Americas and recognize her as "Empress of the Americas." The Basilica of Our Lady of Guadalupe in Mexico City is the second most visited Roman Catholic shrine in the world.

The Virgin of Guadalupe has also symbolized the Mexican nation since Mexico's War of Independence. Both Miguel Hidalgo and Emiliano Zapata's armies traveled underneath Guadalupan flags, and Nuestra Señora de Guadalupe is generally recognized as a symbol of all Mexicans. The Mexican novelist Carlos Fuentes once said that "...one may no longer consider himself a Christian, but you cannot truly be considered a Mexican unless you believe in the Virgin of Guadalupe."[1]

Nobel laureate Octavio Paz wrote in 1974 that "the Mexican people, after more than two centuries of experiments, have faith only in the Virgin of Guadalupe and the National Lottery"[2]

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MessaggioInviato: sab 15 nov, 2008 7:46 pm 
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Nonna Papera
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MUSEO DI FRIDA KAHLO

Il 30 luglio 1958 la "Casa Azul" di Frida Kahlo è stata aperta al pubblico come il Museo Frida Kahlo.

A volere che fosse un luogo di pubblico accesso era stato Diego Rivera, più volte marito di Frida Kahlo, che era rimasto vedovo quattro anni prima, e che non aveva potuto vedere il compimento di questa sua volontà, essendo morto nel 1957.

Rimasto solo, Rivera aveva donato la "Casa Azul" al popolo messicano, ma solo un anno dopo la sua morte il governo la trasformò nel museo che accoglie le più importanti opere della Kahlo, nonché opere di Rivera, José María Velasco, Paul Klee e di alcuni loro amici, fra i quali Marcel Duchamp e Yves Tanguy.

Rivera dedicò gli ultimi anni della sua vita a far conoscere il lavoro di sua moglie. Pieno d'ammirazione ribadiva: "Frida è la prima donna nella storia dell'arte ad aver affrontato con assoluta e inesorabile schiettezza, si potrebbe dire in modo spietato ma nel contempo pacato, quei temi che riguardano esclusivamente le donne".

Nella "Casa Azul" di Coyoacán, Messico, Frida era nata il 6 luglio 1907 e lì si era trasferita con Rivera nel 1940, alla morte dei genitori. Nella grande casa, circondata da un recinto in stucco blu elettrico e rosso e dalle pareti dello stesso intenso blu maya, Frida e Diego organizzarono i loro studi e accumularono reperti precolombiani del Messico e collezioni etnografiche. Nel giardino Frida teneva le scimmiette, i cani ed i pappagalli che compaiono in alcuni suoi quadri. Qui accolsero gli amici di sempre come il miliardario americano Nelson Rockefeller, uno dei loro più convinti mecenati, e il grande regista russo Sergei Eisenstein.

Oggi, nella casa museo, sono conservati anche lettere e scritti dei vari personaggi internazionali amici di Frida e Diego e oggetti quotidiani della vita privata dei due artisti che si è fortemente imposta all'attenzione dei contemporanei e che contribuisce a costituire oggi il loro "mito".

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MessaggioInviato: dom 16 nov, 2008 12:50 pm 
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Nonna Papera
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il programma di oggi prevede:

morning bus transfer TEOTIHUACAN

after sightseeing bus transfer to XOCHIMILCO (AFLOATING GARDENS - CHINAMPAS - TRAJINERA)

nome in codice di nurb per questa giornata

Isidro



Ultima modifica di Anna il sab 22 nov, 2008 10:17 am, modificato 1 volta in totale.

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Anonimo Varesotto
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"Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra" Jim Morrison


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MessaggioInviato: dom 16 nov, 2008 1:12 pm 
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Nonna Papera
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MessaggioInviato: dom 16 nov, 2008 7:37 pm 
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Nonna Papera
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TEOTIHUACAN

Nella valle di Anahuac, a poco più di cinquanta chilometri da Città del Messico, nacque tra il II e il VII secolo d.C. uno dei più importanti centri religiosi del Messico antico, Teotihuacán, un’immensa metropoli che nel periodo del suo apogeo era abitata da circa 200.000 persone. La città venne concepita secondo un grandioso disegno urbanistico che si articolava intorno a un asse centrale, il Viale dei Morti, dominato dalla gigantesca mole della Piramide del Sole, posta nel cuore della via sacra, e dalla grande piramide della luna che si erge a settentrione.
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Teotihuacán sorge in una valle fertile e ricca d’acqua nell’altopiano del Messico, circondata da monti pieni di selvaggina e ricchi giacimenti di ossidiana e altri minerali che contribuiscono alla fortuna della città, che diverrà il polo commerciale più potente della Mesoamerica.
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La città viene concepita secondo un grandioso disegno urbanistico che si articola su una superficie di 22 chilometri quadrati e che verte intorno a un asse centrale, il cosiddetto Viale dei Morti, lungo più di due chilometri e dominato dalla gigantesca mole della Piramide del Sole, posta nel cuore della via sacra, e dalla grande Piramide della Luna che segna il punto d’arrivo sul lato nord.
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L’edificio più imponente di Teotihuacán è la Piramide del Sole, costruita a quattro livelli sovrapposti su una base di circa 225 metri per lato e alta in origine 75 metri, compreso il tempio sulla sommità, ora scomparso. La facciata principale della Piramide è orientata verso il punto esatto in cui tramonta il sole nel giorno del solstizio d’estate e ciò conferma l’ipotesi che a Teotihuacán il culto del Sole avesse particolare importanza, anche se si ignora a quale divinità fosse consacrato il tempio che coronava la cima. La Piramide era interamente coperta di stucco dipinto di rosso e quando il colore si accendeva nella luce fiammante del tramonto il suo aspetto doveva essere insieme grandioso e terribile.
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La Piramide della Luna, posta all’estremo nord del Viale dei Morti, è di dimensioni inferiori alla Piramide del Sole, ma, essendo costruita su un terreno più elevato, la cima risulta perfettamente allineata a quella della piramide più grande. Dalla sommità si ha una visione incomparabile sull’immenso viale, sulle piazze, sulle piattaforme scandite dalla geometria delle scalinate e sui palazzi del centro cerimoniale, pianificato con un rigoroso disegno matematico e orientato secondo il cammino del sole dall’aurora allo zenit e fino al tramonto.
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Al tempo del massimo splendore di Teotihuacán tutti gli edifici, apparentemente così spogli e rigidi, erano dipinti con colori esuberanti, di rosso, azzurro, verde e giallo, e bisogna immaginare che tra queste architetture che oggi sembrano astratte si muoveva una folla di persone abbigliate con vesti e ornamenti preziosi.
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La Piramide della Luna si sviluppa su cinque livelli, costruita secondo la tecnica chiamata talud-tablero che consiste nell’alternare pareti inclinate con pareti ripide incorniciate da lastre di pietra, una forma architettonica usata per la prima volta a Teotihuacán intorno al III sec. d.C. e che verrà adottata nei secoli seguenti da molte civiltà mesoamericane per quasi tutte le strutture piramidali.
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Il rettilineo Viale dei Morti - lungo più di 2 chilometri e largo circa 45 metri - include due grandi piazze cerimoniali con piattaforme e altari, una davanti alla Piramide del Sole e l’altra davanti alla Piramide della Luna. Lungo tutto il tracciato si trovano numerosi templi e palazzi residenziali riservati alla casta sacerdotale e ai nobili.
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Uno degli edifici meglio conservati è il Palazzo di Quetzalpapálotl, probabile residenza dei sommi sacerdoti. Il patio interno è protetto da mura merlate sulle quali sono incisi i simboli degli anni, mentre sui pilastri della galleria sono stati scolpiti degli animali stilizzati tra cui spicca il quetzalpapálotl, un mitico uccello-farfalla dalle piume color smeraldo. Tutte le figure erano dipinte e ornate da dischetti di ossidiana, la preziosa pietra vulcanica vetrificata di cui Teotihuacán possedeva il monopolio del commercio.
Vicini al Quetzalpapálotl si trovano il Palazzo dei Giaguari e l’edificio dei Caracoles emplumados, le Chiocciole piumate: entrambi gli ambienti erano decorati con ricchi stucchi e affreschi di cui sono rimaste alcune tracce che mostrano serpenti, giaguari e animali mitologici.
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Proseguendo sul Viale dei Morti, intervallato da numerose gradinate per superare il dislivello del terreno, si incontrano templi, strutture piramidali, labririntici complessi palaziali e molti edifici sovrapposti: si tratta di strutture antiche che venivano rinnovate ciclicamente, sovrapponendo un edificio all’altro e inglobando scale, altari, stucchi e sculture.
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All’estremo lato sud del Viale dei Morti venne costruita la cosiddetta Cittadella, un complesso delineato da quattro piattaforme riservate ai sacerdoti e ai governanti. La struttura piramidale del Tempio di Quetzalcóatl, il mitico sacerdote-sovrano divinizzato nell’immagine del serpente piumato, è nascosta da una piattaforma aggiunta dopo il II-III sec.d.C., epoca in cui venne eretto il Tempio più antico che possiede sette livelli sovrapposti, formati dalla combinazione talud-tablero con panelli incorniciati che recano 366 sculture.
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Grandi teste di serpente circondate da un collare di undici petali, che forse rappresentano piume di quetzal, si alternano a maschere stilizzate coperte di squame con grandi occhi cerchiati e due zanne sporgenti, associate forse al Dio della Pioggia o al Dio del Mais. Intorno ai serpenti e alle maschere vi sono incrostazioni di ossidiana, tracce di pittura verde - il colore che simboleggiava la giada - su fondo rosso e numerose conchiglie e chiocciole di stucco.
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Per lungo tempo si è creduto che i riti religiosi di Teotihuacán non includessero sacrifici umani, ma il ritrovamento nell’area della Cittadella di numerosi scheletri di sacerdoti sacrificati, cosparsi di conchiglie e figurine d’argilla, con le mani legate sulla schiena e pezzi di giada nella bocca, ha vanificato l’idea dei cerimoniali pacifici di Teotihuacán.

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MessaggioInviato: dom 16 nov, 2008 7:54 pm 
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Nonna Papera
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XOCHIMILCO

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chinampas

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The chinampas were extensive floating gardens south of Mexico City. Canals traversed the shallow waters between islands that were carefully tended and yielded many crops a year in the warm, well-watered climate. This sustainable landscape was enhanced by its human users, who added night soil to the floating gardens to and encouraged the growth of floating ferns in the waterways, which live symbiotically with bacteria that add nitrogen to the aquatic environment. Remains of the chinampas can still be seen in Xoximilco

trajineras

.... queste sono di qualche anno fa :fuori:

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MessaggioInviato: dom 16 nov, 2008 7:58 pm 
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Nonna Papera
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ed ecco il nostro isidro concludere la splendida giornata in allegria :-D olè



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MessaggioInviato: lun 17 nov, 2008 8:16 am 
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3° giorno

nome in codice: Javier

programma del giorno:

PUEBLA (trasferimento in bus - 1 ora)

POPOCATEPETL (il secondo vulcano messicano per grandezza)

GIRO TURISTICO DI PUEBLA (Chiesa di Santo domingo, Cappella del Rosario)


a stasera ....

nell'attesa vogliate gradire una tipica canzone mariachi



Ultima modifica di Anna il sab 22 nov, 2008 10:18 am, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lun 17 nov, 2008 6:34 pm 
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Nonna Papera
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aaah .... meno male che nurb mi porta in messico :-D :oo:

allora .... vediamo un po' dove siamo stati oggi ....




Il Popocatépetl (5.452 metri), è un vulcano in attività, situato nella regione di Puebla, in Messico. Il vulcano si trova a 70 km a sudest di Città del Messico e solo 45 km a ovest della città di Puebla.

Il suo nome, che in lingua nahuatl significa "montagna (tepētl) che emette vapore (popōca)", è dovuto alla sua continua attività, fin dai tempi dell'epoca precolombiana.

Il Popocatépetl ha una forma conica simmetrica, con ghiacciai perenni vicino al cratere, sulla cima della montagna. È il secondo vulcano più alto del Messico, con un'altezza massima di 5.465 metri sul livello del mare, secondo solamente ai 5.700 metri del Citlaltepetl (o "Pico de Orizaba").

Il Popocatépetl, conosciuto anche come Popo o Don Goyo, è uno dei vulcani più attivi del Messico. Dal 1354 sono state registrate 18 eruzioni. Attualmente la sua attività è moderata, ma costante, con emissioni di fumarole, composte da gas e da vapore acqueo, e da repentine e impreviste eruzioni minori di ceneri e materiale vulcanico. L'ultima eruzione violenta del vulcano fu registrata nel dicembre del 2000.

Nel 1994 i monasteri costruiti sulle sue pendici all'inizio del XVI secolo furono dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Mitologia del vulcano
PopocatépetlIl volcán, durante l'epoca precolombiana, era una divinità azteca destinataria di un culto esclusivo. Al giorno d'oggi il culto sopravvive in forma minoritaria o simbolica; i guardiani del vulcano vengono chiamati "temperos del vulcano Popocatépetl", e ad esso si riferiscono come Don Goyo o Serafín, personificandolo come un'indigena.

I temperos fanno parte delle comunità che popolano le pendici del vulcano e assicurano di poter comunicare con esso dopo un'esperienza che li ha portati vicino alla morte, come l'essere stati colpiti da un fulmine o per aver sofferto di una malattia terminale.

I temperos celebrano riti nei santuari consacrati a Popocatépetl, che si trovano tra le piantagioni e le zone boscose alle pendici del vulcano, per invocare la benedizione della pioggia, così come la protezione del dio per i raccolti.



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MessaggioInviato: lun 17 nov, 2008 6:48 pm 
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Nonna Papera
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Puebla (ufficialmente Heroica Puebla de Zaragoza, detta anche Puebla de los Ángeles) è una città (1.370.800 ab.) del Messico, capoluogo dell'omonimo stato. Dista da Città del Messico circa 130 km, tratto percorribile con una comoda autostrada.

Puebla, che si trova in una fertile vallata, è affiancata da alcuni vulcani, tra cui il Popocatepetl e l'Iztaccihuatl ed è stata fondata dagli spagnoli nel 1531. Non ha per questo un passato pre-ispanico, tanto da renderla la città con maggior affinità culturale con gli spagnoli.

Il 5 maggio 1862 vi ebbe luogo la battaglia di Puebla, nella quale le forze di invasione francesi tentarono di conquistare la città. L’esercito e la popolazione locale furono, però, in grado di respingere l'attacco e da allora quello scontro rappresenta una delle vittorie militari più importanti del Messico.

Il centro della città, che si sviluppa attorno allo Zócalo, è ricco di edifici in stile coloniale, motivo per cui è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. La Cattedrale, pregevole esempio di architettura barocca, si affaccia sulla piazza; le sue due torri sono le più alte dell'intero Messico.

nota 1
"zocalo" è il nome dato alla piazza principale di ogni città del messico

nota 2
non metto molte immagini se no nurb che le fa a fare?! :oo:

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santo domingo


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MessaggioInviato: mar 18 nov, 2008 9:17 am 
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Colonnello Bernacchia
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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO

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MessaggioInviato: mar 18 nov, 2008 1:41 pm 
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Nonna Papera
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in realtà .... Immagine.... mi manca tanto ... Immagine



mi son fatta lasciare una manciata di sms postdatati per sentirmelo vicino :-D :oo:


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MessaggioInviato: mar 18 nov, 2008 2:38 pm 
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Nonna Papera
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4° giorno

eccoci qua .... a Puebla ...

el Senor Esteban y Narciso De Las Noches de San Juan in Mantilla Cisneros si appresta a cominciare il tour della giornata:

CHOLULA (visita alla più grande PIRAMIDE MESSICANA e del mondo)

TRASFERIMENTO IN BUS ALL'AEROPORTO DI MEXICO CITY

VOLO DA MEXICO CITY A VILLAHERMOSA (p. 20.45 - a. 21.55)


Ultima modifica di Anna il sab 22 nov, 2008 10:19 am, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mar 18 nov, 2008 4:21 pm 
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Nonna Papera
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ho dimenticato di mettere l'accompagnamento sonoro per questa giornata ... è è è :nono:



:oo: :-D :cincin: :x


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