LA VENTA
La Venta è un sito archeologico pre-colombiano della civiltà degli Olmechi, situato nello stato messicano del Tabasco
La Venta era un centro cerimoniale. Il sito ospita il Complesso A, la Grande Piramide e la grande plaza. La Venta possiede una serie di tombe e sculture monumentali. Questi monumenti, stele e "altari" sono stati distribuiti equamente tra i monticelli e le piattaforme. I monticelli e le piattaforme sono state costruite con la sabbia e la l'argilla. Si pensa che molte delle piattaforme fossero sormontate da strutture in legno, erose con il passare del tempo.
La
Grande Piramide, una delle più antiche piramidi costruite in mesoamerica, è alta 33 metri e contiene una quantità di terra riempitiva pari a 100.000 metri cubi. La forma conica della piramide fece pensare in passato che il monumento fosse ispirato ai vulcani circostanti, ma Rebecca Gonzalez-Lauck ha in seguito dimostrato che la conicità della piramide è dovuta all'erosione progressiva avvenuta in 2500 anni. La piramide stessa non è mai stata riportata alla luce, ma tramite un magnetometro è stata scoperta una anomalia nel lato sud della costruzione nel 1967.
Il
Complesso A è formato da un gruppo di monticelli e plaza situati a nord della Grande Piramide. Circondato da una serie di colonne di basalto fu eretto in quattro fasi in oltre quattro secoli. Sotto ai monticelli e alle piazzette sono stati rinvenuti molti oggetti costruiti in giada, specchi in ferro grezzo, e "grandi offerte" in blocchi di serpentino. La "grande offerta" numero 3 contiene circa 50 tonnellate di blocchi di serpentino accuratamente rifiniti, coperti da 4000 tonnellate di argilla riempitiva.[3]
Sono stati rinvenuti 3 mosaici rettangolari (conosciuti come "Marciapiedi"), ognuno di essi delle dimensioni di 4,5 metri × 6 metri e costituiti da circa 485 blocchi di serpentino. Questi blocchi erano stati sistemati orizzontalmente per formare un motivo interpretato come il Dragone Olmeco,[4] una maschera di giaguaro,[5] un cosmogramma,[6] o una mappa simbolica di La Venta e zone circostanti.[7] Poco dopo la rifinitura questi "marciapiedi" vennero coperti con argilla colorata e molta terra, in quanto non dovevano essere esposti alla vista.
Nel Complesso A sono state rinvenute cinque tombe, una provvista di sarcofago che mostra un intaglio rappresentante un mostro della terra. Diehl spiega che queste tombe "sono talmente complesse e integrate nell'architettura che sembra chiaro che il Complesso A era una zona mortuaria dedicata agli spiriti dei governatori defunti".[8] Il Monumento 19 rappresenta il primo manufatto esistente in mesoamerica che rappresenta il serpente piumato.
A sud della Grande Piramide si trova il
Complesso B. Mentre il Complesso A era adibito e ristretto ai nobili, la piazza del complesso B venne costruita appositamente per raduni pubblici. Nel complesso si trova anche l'acropoli di Stirling.[9]
La plaza è lunga oltre 400 metri e larga oltre 100, e presenta una piccola piattaforma al suo centro.
Questa disposizione ha condotto diversi ricercatori a pensare che le piattaforme che circondano la piazza svolgevano il compito di palcoscenico dove si portavano a termine commedie rituali.[10] Questi rituali erano probabilmente collegati agli "altari", monumenti e le steli che circondano la piazza.
TESTE DI PIETRA
Nei territori olmechi sono state ritrovate 17 teste di pietra, e quattro di esse erano situate a La Venta. Ufficialmente, le quattro teste sono state chiamate Monumento 1, 2, 3 e 4.
Le teste di La Venta vennero create intorno al 700 a.C., o possibilmente anche prima, nell'850 a.C. Le teste sono alte fino a quasi tre metri e pesano alcune tonnellate. La fonte di basalto da cui gli olmechi ricavarono il materiale per la costruzione delle teste si trovava a Cerro Cintepec, nelle montagne di Tuxtla a 80 km di distanza.[11]
ALTARI
Diversi "altari" di basalto sono stati rinvenuti nel sito, i più importanti dei quali sono l'Altare 4 e l'Altare 5. Questi altari, alti due metri ciascuno e larghi quattro, mostrano una elaborata figura scolpita al loro centro. La figura dell'Altare 4 è seduta in quel che sembra essere una cava o la bocca di una creatura fantastica, che tiene una corda avvolta attorno alla base dell'altare alla sua destra e sinistra. Sul lato sinistro, la corda è collegata a una figura in bassorilievo. Il lato destro è stato eroso.
Tra i ricercatori vi è il consenso sul fatto che gli "altari" fossero troni su cui i governatori olmechi si sedevano durante i rituali e le cerimonie. Molti archeologi pensano che la figura al centro rappresenti un governatore che sta contattando i suoi antenati (le figure sul lato destro e sinistro).[12] Alcuni pensano che entrambe le figure a lato siano dei prigionieri.
L'Altare 5 è simile all'Altare 4, e la figura centrale rappresenta un bambino-giaguaro. Il lato sinistro mostra dei bassorilievi rappresentanti degli umani che tengono in braccio dei bambini-giaguari. Il lato destro è stato eroso o distrutto come nell'Altare 4. Gli Altari 2 e 3 sono simili ai precedenti, seppur più rozzi e meno sofisticati.