da sport mediaset
Schumi, che sciocchezza
29 Luglio 2009
di Giorgio Terruzzi
Torna Schumi? Beh, se permettete, non si tratta di buona notizia, a parte le libidini da vecchi tempi, le libidini da vetrina. E’ sotto contratto, sì, sì ma il buon senso mostrato da Willy Weber, manager di Michael, pronto ad escludere questa eventualità, non appena scattato il tam tam dopo l’incidente a Massa, resta più centrato di questo rientro. Perchè? Perchè spero sempre che un ex carico di milioni, di salute e di opportunità, riesca a colmare il vuoto da adrenalina, da giovanotto assediato dalle sue fregole, per comportarsi da persona sana, matura, carica di salute e opportunità. Perchè Michael, come abbiamo visto in questi anni, tenderà a fare il record del mondo sui 4 centimetri, sui 4 chilometri, ovunque, pur non guidando una macchina di Formula 1 da un pezzo, pur non conoscendo questa macchina. Perchè va bene tutto ma non poteva accadere nulla di peggio a Raikkonen che resta il pilota sul quale contare da qui a fine campionato (a margine: chi avesse ancora qualche dubbio sul futuro del rapporto tra Kimi la Ferrari è servito). Perchè questo sport non è il tennis e i rischi, come appena visto, sono enormi. Perchè Schumi è convinto di avere talento e qualità migliori di tutti i piloti in pista e il rischio, soltanto il rischio, che non sia così all’alba del suo rientro, può dare soltanto scorie. Troppo clamore, troppe aspettative, nella testa del nostro amatissimo protagonista e poi nella testa di chi seguirà di nuovo Schumi, un ex campione che rischia, per una sciocchezza del genere, di rovinare anche soltanto un poco di un capolavoro lungo un’epoca. Un’epoca sua e finita. Il fatto è che Schumacher sembra finito soltanto se considera la fine della propria epoca. Tutto bene? Ma no, dai. Con ogni augurio, con tutto l’affetto. Anzi, proprio a causa dell’affetto l’affetto.
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