Concordo sui dubbi di Francesca.

Quali prestazioni otterrebbe valentino su Ducati?

Sarebbe un flop alla Hayden, Melandri etc ...
O sarebbe un top alla Stoner?

Lo scopriremo solo vivendo .... ...
... ma qualche dubbio ce l'avrei .....

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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO

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il dolore è il preludio al cambiamento
la potenza è nulla senza controllo
Fucilali tutti e lascia che li giudichi Dio

[paragnosta mode] ON

Primo fatto - ai giapponesi non piace essere messi pubblicamente sotto ricatto: è una questione culturale, perchè se si perde la faccia non c'è rimedio - e rossi lo sa, tanto che all'epoca dell'honda rimase allineato e coperto fino all'ultimo

Secondo fatto - il contratto di Lorenzo è stato concluso da tempo, ergo la scelta è stata fatta - e rossi lo sa, tanto che all'epoca del rinnovo a Lorenzo manifestò un certo malumore

Terzo fatto - La Honda vuole un top rider e l'unico sulla piazza sarebbe Stoner, ma per far andare stoner in honda, valentino deve andare in ducati e non sarebbe la prima volta che le case giapponesi - per quanto possa sembrare paradossale ai nostri occhi - si coalizzano per gestire i piloti come vogliono loro - e rossi lo sa perchè rossi sa tutto

Quarto fatto - Ducati avrebbe un ritorno commerciale spaventoso e potrebbe offrire (con sponsor) a Rossi un trattamento economico che Yamaha non è disposta a dargli (perchè yamaha ha lorenzo e spies in casa) - e rossi i conti li sa fare

Quinto fatto - Se Rossi sviluppasse la ducati, sarebbe in grado di andare forte - rossi è un articolo di fede (non nel senso di federica)

Sesto fatto - per far tornare sponsor la motogp ha bisogno di aumentare l'interesse e quale mezzo migliore di un clamoroso cambio di scuderia ? - rossi sa che Ezleplt ... Esletepl ... insomma, che la motogp ha bisogno di lui

E cosa ci dicono questi fatti ?

Che rossi ha già deciso ! e che nel 2011 rossi correrà con la ...



[paragnosta mode] OFF

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Se correrà come dice Nurb, dovrà stare ancora più attento a Stoner ...

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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO

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http://www.youtube.com/watch?v=sfPM77TsGaA&NR=1
http://www.youtube.com/watch?v=lboSRZT2 ... e=channnel

non so se avete avuto modo di leggere questo articolo era oggi sul resto del carlino cronaca di pesaro e diceva:
Valentino avverte la Yamaha:
"Ho un'offerta dalla Ducati"
"Non sono sicuro al 100% di rimanere alla Yamaha", ha detto il pesarese in un'intervista alla Bbc. Il suo contratto con il team giapponese scadrà a fine 2010
"La Yamaha scelga tra me e Lorenzo per il 2011. Io ho la possibilità di andare a correre per la Ducati, ho ricevuto una buona offerta". Valentino Rossi si esprime così sul suo futuro e manda un messaggio alla Yamaha.
Il 'dottore', laureatosi campione del mondo per la nona volta in carriera, è uscito allo scoperto in un’intervista rilasciata domenica scorsa alla Bbc . "Non sono sicuro al 100% di rimanere alla Yamaha", dice il pesarese, il cui contratto con il team giapponese scadrà a fine 2010.
"Dipende da cosa succederà il prossimo anno. Dipende dal mio rendimento, dal duello con Jorge Lorenzo e dalla decisione della Yamaha per il 2011", prosegue il campione del mondo. "Potrei cambiare, correre per la Ducati e provare a vincere il Mondiale con una moto italiana. Mi darebbe grandi motivazioni", ammette Rossi.

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zio paperino

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EVVIVA IL 46

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, LO STRATEGA DEI BOX
Il team manager Yamaha « Se Rossi non smetterà voglio che resti con noi»
«E’presto per parlare del 2011, innanzitutto bisogna sapere se Vale avrà ancora voglia di correre. E comunque aspetto che certe cose me le dica di persona» «Rossi è stupefacente, ma io devo disporre anche di altre opzioni per il futuro. E voglio considerare il parere di Lorenzo». L’allarme costi e il fattore Spies

NOSTRO INVIATO
VALENCIA. Ha appen fini­to l’ennesima riunione tec­nica e di leggere il sito in­ternet della Bbc. La faccia è quella rilassata di sempre. Come il tono della voce: educato e sottile, ma fermo. Lin Jarvis non è sorpreso, sa che le dichiarazioni di Valentino Rossi fanno par­te del gioco. E non sono il suo unico problema, visto che la Yamaha deve affron­tare la voglia di riscatto della Ducati e soprattutto della Honda,“ratto degli in­gegneri” compreso. Senza contare che è lui l’uomo che ha cambiato gli equilibri di un team Rossi centrico, pri­ma (due anni fa e quest’an­no confermandolo a tutti i costi) volendo assoluta­mente Jorge Lorenzo, poi spingendo per Ben Spies. Consapevole del fatto che Valentino l’avrebbe presa male. Ma il manager ingle­se responsabile del proget­to MotoGP Yamaha deve pensare al futuro della Ca­sa del diapason, crisi econo­mica compresa. E nel suo ufficio viaggiante blu ce lo conferma.

Jarvis, come ha preso le dichiarazioni di Valenti­no?

«Le ho lette, aspetto che mi dica le stesse cose diretta­mente ».
Diplomazia inevitabile: ma se lo farà?
«E’ troppo presto per parla­re ora del 2011. Il 2011 di­pende da tante cose, so­prattutto se Valentino deci­derà di continuare o no. Se sì vorremmo che lo facesse con noi. Ma la prima è una sua scelta personale. Sono sicuro che in inverno la sua testa sarà molto impegna­ta ».

La pensa come Furusawa, il boss che già ribadito che Vale è e sarà il leader Ya­maha?

«Anche Jorge è un pilota importante per noi e biso­gnerà sentire cosa ne pensa pure lui. Però una cosa è vera: non sarà facile tener­li insieme nello stesso team nel 2011».

E’ consapevole che le sue scelte di mercato hanno disturbato Rossi?

«Capisco che la mia posizio­ne sia provocatoria, ma il mio lavoro è pensare a oggi, a domani e al futuro. Per questo sono state due scel­te che definisco normali. Anzi, buone. Nessuno cono­sce il futuro e sa cosa succe­de. Noi abbiamo un pool di talenti e più opzioni, gli al­tri no. Prendete la Ducati. Hanno un solo pilota in grado di farla andare velo­ce: è pericoloso e lo si è visto quest’anno. Per questo pen­so che la nostra strategia sia buona. So che è cambia­ta rispetto a quando aveva­mo solo Valentino. Nel 2004 però partivamo da zero. Oggi invece abbiamo la mo­to migliore. Questo non si­gnifica che non creda in lui, ma devo anche pensare al futuro».

E quello di Vale può esse­re ancora lungo?

«Per me ha davanti a sé al­meno quattro grandi sta­gioni. Ma tra essere al top e vincere i campionati del mondo c’è una differenza: dipenderà dalla sua testa e da come cresceranno i gio­vani. Quest’anno per lui è stata dura, eppure ha vinto ancora. E francamente tro­vo stupefacente che uno che ha conquistato nove ti­toli mondiali continui a tro­vare dentro di sé tanta vo­glia. Ma basta guardalo ne­gli occhi per capire le sue motivazioni».

Vale ha anche detto che Honda e Ducati sono tor­nate a fare paura.

«Paura no, preoccupazione sì. Siamo sotto attacco. For­se la Honda ha più velocità assoluta, forse la Ducati ha più grip e potenza, ma la nostra moto complessiva­mente resta la migliore. Sappiamo che dobbiamo aumentare la potenza del motore e migliorare l’elet­tronica. Insomma, lavorare di più. Ma una cosa è certa: non faremo l’errore del 2006, non abbasseremo la guardia».

L’ha sorpresa e la preoc­cupa la decisione di tre vostri ingegneri di passa­re alla Honda?

«Sì. Ma abbiamo già trova­to una soluzione interna. E non temo per la fuga di da­ti, ma per il travaso di cono­scenze sì. E in generale fa pensare il cambio di strate­gia della Honda. Anche l’ac­quisto di Suppo è un segna­le ».

Intanto vi siete divisi i ta­lenti Spies e Simoncelli: Vale vede il romagnolo da­vanti, lei?
«Per me hanno le stesse op­portunità di fare bene. Marco ha il vantaggio di co­noscere bene i circuiti e ar­rivare dalla scuola 250, Ben però è un talento estre­mo. Molto focalizzato, dav­vero professionista, capace di adattarsi. Ha le qualità del campione».

Quindi dobbiamo aspet­tarci che nel 2011 Valenti­no vi dica: o me o Ben?

(sorride) «Diciamo che ab­biamo più di una opzione, un futuro aperto. Che vuol dire una cosa: la Yamaha ha un futuro. Ma prima di pensare al 2011 e oltre pen­siamo a vivere un’altra sta­gione trionfale. Nel 2010 avremo due team col pac­chetto e quattro piloti mol­to forti, perché non dobbia­mo dimenticarci di Edwards, che ha fatto un grande lavoro. Arrivare pri­mo dopo quei quattro è fan­tastico ».
A proposito di futuro: la MotoGP ce l’ha?
«Ecco, questa è la vera preoccupazione. La crisi non è passata. Non è in pe­ricolo la MotoGP, ma lo sport dei motori in genera­le. I costi restano troppo al­ti, bisogna ridurli. Io sono un ottimista per natura, ma i rischi per il breve ter­mine ci sono ancora». In­somma, caro Vale: non aspettarti un’asta al rialzo per trattenerti.
G.P.