La squadra statunitense batte 2-0 gli elvetici di Alinghi, colpevole di un errore ad inizio della seconda regata che gli è costato un'altra penalità. Nella prossima edizione, forse a Newport nel 2013, Mascalzone latino presenta per primo la sfida
di MARCO MENSURATI
ROMA - Dopo diciannove anni la Coppa America torna a casa. Con due regate perfette e velocissime, in tutti i sensi, lo sfidante Bmw Oracle ha ridicolizzato il defender Alinghi, sovrastandolo da ogni punto di vista, tecnico (la mastodontica ala ha fatto la differenza tanto nella prima quanto nella seconda regata), sportivo (James Spithill, timoniere di Oracle, ha vinto due partenze su due), e politico (a Valencia tifavano tutti per gli americani che hanno già la testa sulla nuova sfida: il challanger of the record sarà l'italiano Mascalzone latino di Vincenzo Onorato).
La cronaca della regata numero due, l'ultima, comincia con un prepartenza nuovamente sbagliato dai timonieri di Alinghi, che rimediano una penalità in maniera piuttosto ingenua. Gli svizzeri rimangono in posizione di debolezza e James Spithill li brutalizza partendo prima e costringendoli a scegliere il lato "sbagliato" del campo. Quando tutti pensano a una nuova regata senza storia, però, Alinghi ha un moto d'orgoglio e risorge, portandosi addirittura in testa, grazie a una navigazione molto potente ed equilibrata. Ma il sogno dura pochissimo, perché anche aiutati da un salto di vento, gli americani riescono con una splendida manovra in boa a passare con 28 secondi di vantaggio. La regata di fatto finisce qui. Nei due bordi di lasco l'ala americana si trasforma in un'arma nucleare e alla fine lo svantaggio accumulato da Alinghi sarà nuovamente chilometrico e per gli svizzeri e non ci sarà niente da fare (almeno di clamorose sorprese, visto che è pendente una loro protesta che verrà valutata nelle prossime ore).
Alla fine quello che rimane è un sapore di totale inutilità: i due armatori hanno devastato la Coppa America, speso 400 milioni di euro in tre anni, ingaggiato i migliori velisti del mondo, i migliori progettisti sul mercato, hanno fatto ricorso alle migliori strutture e ai materiali più ricercati, e alla fine hanno offerto uno spettacolo sportivo complessivamente di una noia terrificante. Per fortuna la velocità dei due catamarani e l'insensatezza della formula (alla meglio delle tre regate) ha fatto sì che tutto durasse molto poco.
L'Albo d'oro
1851-1983 New York (Usa)
1983-1987 Royal Perth (Aus)
1987-1995 San Diego (Usa)
1995-2003 Royal New Zeland (Nzl)
2003-2007: Alinghi (Sui)
2010: BMW Oracle Racing (Usa).
Sottoscrivo in toto quello sritto in neretto !!!
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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO