Questo ragazzo ha già le idee molto chiare!!!
da gpone:
In gara corre col numero 97, che è il suo anno di nascita, ma letto al contrario si legge 46 come il numero di suo fratello Valentino Rossi (che, tra l’altro, vinse il suo primo mondiale proprio nel ’97).
E’ Luca Marini (
www.lucamarini97.it Urbino, 10 agosto 1997), figlio di Stefania Palma (mamma di Valentino Rossi) e di Massimo Marini, uno psicologo romano. Oggi corre con discreto successo nel Campionato Italiano MiniGP nella categoria 125cc. 4Tempi (20 CV per 140-150 Km/h) con una Honda preparata dal Team Gresini.
Luca ha 13 anni, vive a Tavullia (PU) con la mamma e con Cesare e Cecilia, i due Bulldog che Valentino “porta” con sé su un adesivo incollato alla sella della sua Yamaha M1, una bella porzione di villetta su tre piani di cui l’ultimo è la mansarda di Valentino.
Bello, timido, educato, diffidente, spiritoso e molto sintetico: come si vive da fratelli di Valentino Rossi? Se lo chiedono un po’ tutti, e noi l’abbiamo chiesto direttamente a lui.
Il tuo “logo” da pilota di moto è il 97 su un bulldog.
Il 97 è il mio anno di nascita e il bulldog era Guido, che è morto l’anno scorso. E’ morto all’improvviso, aveva otto anni e mezzo: ha fatto una corsa per le scale e poi si è accasciato. Io ero a scuola, il giovedì faccio tempo pieno e la mamma mi è venuta a prendere un’ora prima... Ha avuto un infarto, ci sono rimasto male.
Ora ci sono Cecilia e Cesare che sono fratelli, anche loro bulldog.
Quali colori hai sulla tuta?
I miei colori sono il blu e l’arancione, ma c’è anche un po’ di giallo. Però il mio colore preferito è l’azzurro.
Guardi le gare di Valentino e osservi come guida?
Certo, guardo anche come guida. Qualche volta mi riguardo anche io: piego molto a centro curva ma rialzo la moto presto e quindi quello che si vede dipende dal momento in cui viene scattata la foto, infatti in alcune sembra che non piego proprio. Valentino sul cellulare ha una sua foto scattata credo al Mugello dove sta piegando tantissimo su una curva a sinistra e ha il gomito per terra. Io credo che il mio punto forte sia la staccata
Dove vorresti correre?
In Moto2. E’ un bel progetto, mi piacerebbe molto correre in quel mondiale, ma non passando dalla 125, direttamente, perché vorrei continuare con i 4 tempi.
Non hai sponsor in comune con Valentino...dev’essere pesante essere suo fratello.
No, per me no. Almeno fino a quando resto qui a Tavullia sto bene e non mi cambia niente. Qui ho i miei amici, che sono miei amici non perché sono il fratello di Valentino... Almeno credo! Se sono così bravi a fare gli attori, il giorno che li scopro li mando a Hollywood.
Tua mamma è più contenta o più in ansia quando corri?
Lei è più in ansia. Le mie gare non le viene a vedere ma quando guarda le gare di Valentino è in ansia. Anche papà: lui si fuma un pacchetto di sigarette ma dato che io mi arrabbio, ora per fumare meno tiene tra le dita un sigaro spento
Valentino ti ha mai consigliato?
Lui non viene mai a vedermi e non mi ha mai dato dei consigli.
Ti fa paura l’idea di diventare famoso come lui?
(ride) E' già quasi peggio per me che per lui, perché ogni giorno c’è la gente che viene a suonare il campanello a casa nostra, per lui. E ad aprire la porta ci vado io.Una volta ero a casa da solo con i miei amici, ha suonato uno e quando gli ho detto che Valentino non c’era, non ci credeva ed è rimasto lì fuori ad aspettare 2 o 3 ore che arrivasse. Ne vengono di continuo, dalla Spagna, dalla Francia, un po’ da tutte le parti. Quelli di Tavullia non lo farebbero mai! Quando ero piccolo e abitavo con la mamma a Montecchio un giorno suonò alla porta una signora con una figlia e ci entrò dentro casa con una telecamera, cominciando a filmare tutto, i mobili, i poster appesi... Non mollava, “zummava” dappertutto. Un’altra volta, qui a Tavullia, suona un altro: “Che, c’è Valentino?”, noi gli abbiamo detto di no e lui insisteva “Dai dai che c’è Valentino, c’è qui la macchina! Io sono un suo amico”. “Davvero – gli abbiamo detto - e dove l’hai conosciuto?”. “L’ho visto in tv!”. E’ successo un casino di volte che mentre questi citofonano... arriva Valentino, e una volta uno è scoppiato perfino a piangere. Succede tutti i giorni!
E l’idea un domani di avere successo non ti spaventa?
No, mi eccita. Quello che sto facendo in questi anni rispondendo al citofono per i fans di Valentino è il “riscaldamento”, chiamiamolo un warm up!
Dormi bene la notte prima di una gara o sei teso?
No, dormo sempre.
Questa è una cosa in comune che hai con Valentino
Sì però lui si sveglia più tardi!
E quali altri punti hai in comune con tuo fratello?
Sono simpatico anch'io!
Valentino è interista.
Io sono tifoso della Roma. Gioco con il numero 10 in centrocampo, fascia destra.
Ce l’hai anche tu un “Uccio”?
Sì, ce l’ho, ma non ti dico chi è.