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Anonimo Varesotto
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Questa è un'aliena!!! :loool:

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:-o

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Qui l'intruso è la ragazza che sbuca da sotto! :lol:

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Medaglia d' Oro 2009
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Medaglia d' Oro 2009
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Non so se avete sentito . . . la traccia di attualità del tema di maturità di quest'anno era . . . sugli UFO! :-D

Quindi è vero, i governi stanno gradualmente preparando le popolazioni al contatto.

A proposito di contatto questa sera puntata di "Mistero" su Italia 1 dal titolo "Alieni, il contatto" :-D

Devo dire che questa 2^ serie (a parte Degan come conduttore) è stata davvero ben fatta e molto meno "autolesionista" della prima.

P.S. Inoltre consiglio un paio di libri per questa estate (io me li sono appena regalati :-D )

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Quando Michelangelo raffigura il Serpente tentatore intrecciato all’Albero della Conoscenza e gli dà fattezze umane, rivela un’inaspettata familiarità con fonti non ortodosse e molto antiche. Perché il disegno ricorda il geroglifico che indica il dio egizio Ptah, composto da due serpenti intrecciati, e molto simile alla doppia elica del DNA.

Sono molti altri gli elementi che, nella Cappella Sistina, rimandano ad antiche conoscenze perdute. E dove, se non nelle più segrete stanze del Vaticano, Michelangelo poteva aver attinto a quei misteri?

Un filo rosso unisce il cuore della cristianità e le piramidi, la Sacra Sindone e Nazca, un filo che conduce alle origini divine dell’uomo.

Adamo, che in ebraico vuol dire “che già esisteva”, riceve dal Creatore il segreto per elevarsi al di sopra delle altre creature. Quale sia quel segreto Zecharia Sitchin lo ha svelato nei suoi studi, e ora ripercorre i luoghi chiave della sua ricerca, dalla Grande Piramide di Giza, dove è stata scoperta l’esistenza di una camera segreta mai svelata prima, alle vette delle Alpi, passando dalla culla dell’antichità, Roma.



http://www.macrolibrarsi.it/libri/__pro ... ffizio.php

L'ipotetico scenario di ciò che accadrebbe alle istituzioni religiose nel caso di un contatto alieno.

La Chiesa da sempre se ne preoccupa e per questo gestisce una Specola per lo studio dei reperti alieni, una cattedra universitaria di ufologia, un radiosservatorio per la ricezione dei messaggi extraterrestri ed un archivio - il più antico al mondo e con tanto di manuale di istruzioni in caso di contatto - per la raccolta di segnalazioni UFO.

A schedare il tutto, la Quarta Sezione del Sant'Uffizio, presieduta dal cardinal Ratzinger, oggi papa.

In questo libro troverete quella documentazione raccolta nei secoli.

Ma soprattutto scoprirete che cosa farà la Chesa qualora un contatto pubblico dovesse realmente verificarsi.

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Colonnello Bernacchia
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Medaglia d' Oro 2009
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Colonnello Bernacchia
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Mr. Beer
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ma quello è un marziano ?? :-o

:-D :oo: :-D



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Medaglia d' Oro 2009
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Ecco perché gli alieni passano di sfuggita e NON vengono sulla Terra, dopo un pò si annoiano e ci fanno la muffa . . .

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Mr. Beer
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il misterioso velivolo visto poi anche a Ningbo e a Wuxi
Avvistato «Ufo» in Cina
Bloccato il traffico aereo
Oggetto volante non identificato fa chiudere l'aeroporto di Hangzhou

il misterioso velivolo visto poi anche a Ningbo e a Wuxi

Avvistato «Ufo» in Cina
Bloccato il traffico aereo

Oggetto volante non identificato fa chiudere l'aeroporto di Hangzhou

MILANO - Un oggetto volante non identificato ha bloccato il traffico aereo nella parte orientale della Cina. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina.

OGGETTO NON IDENTIFICATO - Secondo le informazioni, l'oggetto non identificato è stato avvistato intorno alle 9 di mercoledì sera ora locale nei cieli di Hangzhou, capitale della provincia orientale cinese dello Zhejiang. L'Ufo è stato poi visto anche a Ningbo e a Wuxi, due città della stessa provincia, obbligando alla chiusura momentanea dell'aeroporto di Hangzhou. Nessun commento ufficiale dalle autorità aeroportuali sull'origine del velivolo. L'aeroporto della capitale dello Zhejiang è stato poi riaperto successivamente e i voli ripresi. L'autorità cinese ha avviato una inchiesta sull'accaduto.

Redazione online


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Colonnello Bernacchia
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Se ora ci si mettono anche gli alieni ad andare dai Cinesi ....

Prima si vedevano quasi solo negli USA nell'area 51 .... :-o :-o .

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Saranno degli esperti di economia? :-o
Vedranno il futuro? :-o
Saranno degli UFO taroccati? :-o

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Medaglia d' Oro 2009
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Mr. Beer
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Medaglia d' Oro 2009
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MessaggioInviato: ven 20 ago, 2010 7:59 am 
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Mr. Beer
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dicci la verità PIMAF ;)


tu sei Venditti?? :-o





[Esplora il significato del termine: Aveva 3 appendici a forma di ventosa, in alto una cupola che assomigliava a un bitorzolo Venditti: «Da bambino vidi un disco volante che lanciava manna» Ero a Roma, a Villa Paganini con la mamma. Quando arrivò il mistero di 10 metri di diametro Aveva 3 appendici a forma di ventosa, in alto una cupola che assomigliava a un bitorzolo Venditti: «Da bambino vidi un disco volante che lanciava manna» Ero a Roma, a Villa Paganini con la mamma. Quando arrivò il mistero di 10 metri di diametro Appena sopra la testa sua e quella di sua madre, l’oggetto era incombente e di forma inquietante: «Un disco grande, avrà avuto un diametro di dieci metri. Nella parte inferiore c’erano tre appendici a forma di ventosa, mentre in alto, dove era visibile una cupoletta che assomigliava a un grande bitorzolo, si notava un oblò...». Antonello Venditti non scorderà mai quella domenica mattina di primavera di un anno che la memoria non fissa dal punto di vista numerico («Io sono del 1949, avrò avuto cinque o sei anni...»), salvo lasciargli immagini nitide. Un ricordo che di tanto in tanto riaffiora dal passato. Ne ha parlato nell’autobiografia «L’importante è che tu sia infelice» e non ha mai smesso di porsi domande, senza inseguire scorciatoie lessicali («Sì, era un disco volante: sul fatto che fosse reale e così vicino da poterlo quasi toccare con mano, non ci sono discussioni...») e cercando, viceversa, di capire: «Chiesi varie volte alla mamma, persona razionale e positiva, se quanto avevamo visto fosse vero: mi ha sempre detto di sì». Giardini di Villa Paganini a Roma. C’era un pony che faceva divertire i bambini, ma quel giorno, secondo il racconto del cantante, giunse un Ufo a segnare l’inizio di un percorso, emotivo ed interiore, che avrebbe accompagnato negli anni successivi uno dei futuri protagonisti della canzone italiana. «Saranno state le 11, non eravamo ancora nel cuore del parco; io e mia madre in quel momento eravamo soli. L’oggetto si manifestò: dondolante, eppure stazionario nella posizione. Rimase lì a lungo e dopo un po’ liberò dei filamenti bianchi: parevano manna. Come andò via? Sparì all’improvviso. La mamma rimase impassibile e pure dopo non disse una parola. Anch’io stetti zitto, la sensazione era che tutto fosse anomalo e, al contempo, ... normale». L’inizio di un percorso. Venditti l’ha affrontato innanzitutto cercando correlazioni con qualcosa di simile. Lo ha trovato in quella che viene raccontata come la manifestazione di una miriade di Ufo il 27 ottobre 1954 sopra lo stadio di Firenze durante la partita di calcio Fiorentina-Pistoiese (e pure quella volta discese una sostanza strana, la «neve dei dischi volanti»), quindi riflettendo sulla convinzione personale che «tutto viaggia tra l’esperienza visiva e quella mentale». Nel frattempo, di tanto in tanto ritornano... «Non è stato quello l’unico caso strano della mia vita. Ho altri due episodi particolari, indimenticabili. Una volta tornavo con papà da una partita di calcio. Sarà stato il 1960, suppergiù. Erano le 17, sopra una vallata. Apparve una sfera di fuoco, un secondo sole, un sole gemello troppo distante dall’originale perché si potesse parlare di un fenomeno naturale». L’altro episodio, invece, ci sposta al 1982. Antonello è già affermato, è un divo della musica che gira per tenere concerti. «Erano le 3 del mattino, ero dalle parti di Lucca. Tornavo in auto verso l’hotel assieme al mio tecnico del suono. Eravamo in un bosco e cercavamo una villa bellissima che sapevamo essere vicina all’albergo. Ma non c’era verso di trovare la strada: fummo colti da una sensazione di disorientamento. Eravamo lì, a girare senza costrutto: non se ne veniva a capo. La strada, mentre la percorrevi, si ] Aveva 3 appendici a forma di ventosa, in alto una cupola che assomigliava a un bitorzolo
Venditti: «Da bambino vidi un disco volante che lanciava manna»
Ero a Roma, a Villa Paganini con la mamma. Quando arrivò il mistero di 10 metri di diametro

Aveva 3 appendici a forma di ventosa, in alto una cupola che assomigliava a un bitorzolo

Venditti: «Da bambino vidi un disco volante che lanciava manna»

Ero a Roma, a Villa Paganini con la mamma. Quando arrivò il mistero di 10 metri di diametro

Appena sopra la testa sua e quella di sua madre, l'oggetto era incombente e di forma inquietante: «Un disco grande, avrà avuto un diametro di dieci metri. Nella parte inferiore c'erano tre appendici a forma di ventosa, mentre in alto, dove era visibile una cupoletta che assomigliava a un grande bitorzolo, si notava un oblò...». Antonello Venditti non scorderà mai quella domenica mattina di primavera di un anno che la memoria non fissa dal punto di vista numerico («Io sono del 1949, avrò avuto cinque o sei anni...»), salvo lasciargli immagini nitide. Un ricordo che di tanto in tanto riaffiora dal passato. Ne ha parlato nell'autobiografia «L'importante è che tu sia infelice» e non ha mai smesso di porsi domande, senza inseguire scorciatoie lessicali («Sì, era un disco volante: sul fatto che fosse reale e così vicino da poterlo quasi toccare con mano, non ci sono discussioni...») e cercando, viceversa, di capire: «Chiesi varie volte alla mamma, persona razionale e positiva, se quanto avevamo visto fosse vero: mi ha sempre detto di sì».

Giardini di Villa Paganini a Roma. C'era un pony che faceva divertire i bambini, ma quel giorno, secondo il racconto del cantante, giunse un Ufo a segnare l'inizio di un percorso, emotivo ed interiore, che avrebbe accompagnato negli anni successivi uno dei futuri protagonisti della canzone italiana. «Saranno state le 11, non eravamo ancora nel cuore del parco; io e mia madre in quel momento eravamo soli. L'oggetto si manifestò: dondolante, eppure stazionario nella posizione. Rimase lì a lungo e dopo un po' liberò dei filamenti bianchi: parevano manna. Come andò via? Sparì all'improvviso. La mamma rimase impassibile e pure dopo non disse una parola. Anch'io stetti zitto, la sensazione era che tutto fosse anomalo e, al contempo, ... normale».

L'inizio di un percorso. Venditti l'ha affrontato innanzitutto cercando correlazioni con qualcosa di simile. Lo ha trovato in quella che viene raccontata come la manifestazione di una miriade di Ufo il 27 ottobre 1954 sopra lo stadio di Firenze durante la partita di calcio Fiorentina-Pistoiese (e pure quella volta discese una sostanza strana, la «neve dei dischi volanti»), quindi riflettendo sulla convinzione personale che «tutto viaggia tra l'esperienza visiva e quella mentale». Nel frattempo, di tanto in tanto ritornano... «Non è stato quello l'unico caso strano della mia vita. Ho altri due episodi particolari, indimenticabili. Una volta tornavo con papà da una partita di calcio. Sarà stato il 1960, suppergiù. Erano le 17, sopra una vallata. Apparve una sfera di fuoco, un secondo sole, un sole gemello troppo distante dall'originale perché si potesse parlare di un fenomeno naturale».

L'altro episodio, invece, ci sposta al 1982. Antonello è già affermato, è un divo della musica che gira per tenere concerti. «Erano le 3 del mattino, ero dalle parti di Lucca. Tornavo in auto verso l'hotel assieme al mio tecnico del suono. Eravamo in un bosco e cercavamo una villa bellissima che sapevamo essere vicina all'albergo. Ma non c'era verso di trovare la strada: fummo colti da una sensazione di disorientamento. Eravamo lì, a girare senza costrutto: non se ne veniva a capo. La strada, mentre la percorrevi, si "formava" di nuovo: prigionieri di un labirinto e del tempo».

Da quest'ultima esperienza, Venditti ha maturato convinzioni che non esita a riferire: «Si vuole esplorare il cosmo, e in fondo è logico e legittimo, ma forse si trascura di conoscere meglio la Terra. Credo che sia percorsa da portali spazio-temporali, e certe caverne profonde lo sono: entri e vai in un'altra dimensione. Magari è una prerogativa destinata a persone che hanno una propensione alla telepatia. Mi considero tra queste: sono come gli animali, che avvertono presenze estranee. Una volta, di nuovo in un bosco, ho avuto la percezione della schifosa vicinanza del diavolo».

Ma torniamo al punto di partenza: l'avvistamento dell'Ufo quando era piccolo. Serve una conclusione, su un quesito a questo punto inevitabile: Venditti crede o non crede agli alieni? «Sono più che possibilista: sono maggiormente portato a pensare che esistano, rispetto all'idea che nell'universo si viva da soli. Paura, se incontrassi un extraterrestre? Per nulla. Peggio della morte, che cosa ci può essere?». Sdoganato l'alieno e preso atto che, nell'ipotesi del contatto, non se la darebbe a gambe levate, è naturale che Antonello non tema nemmeno la fatidica data del 21 dicembre 2012, associata a un cambiamento epocale previsto addirittura dai Maya. E se quel giorno gli alieni arrivassero veramente, tanto di guadagnato: «Chiunque ci aiutasse a superare le follie di oggi, sarebbe benvenuto». Nonostante tutto, però, Venditti non scriverà mai «Grazie Ufo». Perché? Perché una canzone che abbraccia determinate tematiche l'ha già composta anni fa: è «Goodbye Novecento» e apre l'omonimo album sulle suggestioni nate per la fine dello scorso millennio. «Nella prima parte canto: "... E dal destino che è scritto, in cielo l'Acquario rinascerà, e un sole gemello apparirà..."». Il «suo» sole gemello di quella sera?

Flavio Vanetti
19 agosto 2010



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