Dalla Stampa
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ANDREA SCANZI
JEREZ DE LA FRONTERA
La stagione è appena cominciata, ma già si pensa all'anno prossimo. Quando la MotoGp tornerà alla cilindrata 1000. E molto, se non tutto, cambierà. Da domani a sabato, a Jerez de la Frontera, la Ducati proverà - con largo anticipo rispetto alla previsioni - la MotoGp Mille 2012. La notizia è stata tenuta più o meno nascosta durante il weekend di gara, caratterizzata dalla pioggia, da un Rossi che poteva vincere e dal tackle scivolato su Casey Stoner. Con conseguente litigio furibondo e perdurante.
Valentino sarà con ogni probabilità il protagonista del test anticipato. Se l'esordio di domani andrà bene (alla guida ci sarà il collaudatore Franco Battaini), venerdì sarà il pilota di Tavullia a provare la moto. Sabato toccherà a Nicky Hayden, rimasto in questi giorni in Europa - Germania - per motivi di sponsor. L'unica variabile per cui Rossi non giri nel weekend, è che domani sorgano delle complicazioni tali da interrompere i test.
In Ducati ammettono che l'esordio della Mille è stato anticipato grazie a una lavorazione invernale andata molto meglio del previsto. La notizia vera però è che Valentino venga già coinvolto. Per volontà sua. L'ipotesi malevola, ma forse non peregrina, è che Rossi abbia chiesto di seguire sin d'ora in prima persona la moto con cui dovrebbe veramente lottare per il titolo.
Quest'anno il Dottore ha ereditato un mezzo che non gli somiglia e non gli piace granché. Lo testimoniano ulteriormente i continui battibecchi con Stoner: Rossi è arrivato a dire a Jerez che «in passato alla Ducati si è lavorato poco», l'australiano ha serenamente ricordato (risultati alla mano) che quella stessa moto ha vinto un Mondiale e a fine 2010 era la più veloce di tutte. Valentino però non è Casey, non ha il suo stile di guida irruento e desidera una compagna di gara più dolce: più docile. Ovvero una Ducati che non sembri una Ducati. O una Yamaha, oppure Honda, travestita da Ducati. Da qui il desiderio, sin da aprile, di contribuire alla nascita di una moto plasmabile a sua immagine e somiglianza, per evitare i problemi che sta affrontando adesso. Problemi acuiti dall'infortunio alla spalla, dall'operazione e dai test invernali rivelatisi quasi del tutto inutili. Se la Ducati 2011 è ancora un'incognita (la pioggia di Jerez ne ha camuffato i limiti), la MotoGp Mille deve incanalarsi verso i binari voluti, e si direbbe imposti, da Valentino Rossi. La stagione attuale diventerebbe così propedeutica per l'agognato trionfo del 2012, quando il cambio di cilindrata muterà non poco lo scenario.
Dani Pedrosa, intanto, è stato operato al braccio sinistro. L'intervento è servito per rimuovere la placca che premeva su una vena, compromettendo la circolazione e portando alla momentanea insensibilità dell'arto. La versione ufficiale è che Pedrosa soffra dei postumi dell'incidente di Motegi 2010. La realtà sembra molto diversa. Poco prima dell'esordio in Qatar, il pilota Honda ha pensato bene di girare con una moto da cross - per giunta di una marca concorrenziale: Kawasaki - alle porte di Barcellona. Lì è caduto e ha aggravato una situazione non idilliaca. Riducendosi a correre menomato (terzo e secondo) con la moto migliore del lotto. In quello stesso circuito da cross c'era anche Jorge Lorenzo, che ha coperto il rivale (e se stesso) finché ha potuto. All'Estoril, il primo maggio, Pedrosa dovrebbe essere al top, ma la leggerezza commessa rimane. E ricorda quella di Valentino un anno fa, anche se a Rossi andò molto peggio: lo testimonia il suo presente.
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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO