ecco un interessante articolo su questa moto tratto da
http://www.infomoto3.comTECNICA: Honda NSF250 GEO, una moto vincente
Nelle ultime due gare CEV , in cui gareggiavano M3 e 125 2T abbiamo assistito alla vittoria della Honda NSF250R del team Monlau guidata da Miguel Oliveira.
A Valencia il primo successo in assoluto di una M3 nel confronto diretto con le 125 2T, in Giappone avevamo già visto ottimi risultati nel campionato nazionale, a cui è seguita la replica nel circuito di Jerez ed in entrambi i casi il distacco dal secondo classificato è risultato importante.
Si potrebbe pensare dell’avvenuto sorpasso delle M3 sulle 125 ma serve comunque qualche analisi tecnica sui fattori che hanno sicuramente influenzato l’evento.
Dobbiamo per forza di cose, impossibile valutarne le differenze, dare lo stesso valore a tutti i piloti anche se Oliveira ha già dato dimostrazione nel corso delle gare fatte nel motomondiale di discrete doti di velocità.
La moto, si tratta di una Honda NSF250R dotata di kit motore realizzato da Geo Technology, ciclistica di serie , sospensioni Ohlins M3, accensione Honda ed acquisizione 2D .
Indubbiamente l’NSF250 è la moto 3 che ha alle spalle il maggior numero di km percorsi in pista , Geo Technology ha un rapporto molto stretto con HRC e questo facilita la messa a punto di un kit che ottimizzi le prestazioni del motore, non sappiamo quali parti vengano riviste e probabilmente queste gare vengono utilizzate anche per definire la composizione del kit.
La ciclistica di serie deriva strettamente dalla super collaudata RS125 ed anche se non dispone delle classiche regolazioni allo sterzo e al forcellone è sicuramente una base conosciuta.
Le sospensioni Ohlins per la Moto3 sono di nuova concezione , l’esperienza Ohlins che comunque equipaggiava la quasi totalità delle 125 da molti anni ha permesso di avere nell’immediato un prodotto già adatto e molto vicino alle reali necessità della nuova moto.
Dunlop da parte sua ha sviluppato gomme dedicate , con carcasse più rigide e mescola morbida, che dovrebbero portare un vantaggio anche nei confronti delle gomme usate dai 125 e ormai ferme nelle sviluppo da anni.
Le prestazioni di velocità emerse nel corso dei due eventi vinti da Oliveira hanno evidenziato ancora un gap di velocità nell’ordine dei 4-5 km orari, per cui si può immaginare manchi ancora potenza per raggiungere le 2T e se consideriamo che entrambi i circuiti non richiedono rapporti molto lunghi la differenza che realisticamente potremmo vedere in rettilinei come Mugello o Barcellona potrebbe essere nell’ordine dei 8-10 km orari.
Nonostante questo la NSF250 è riuscita ad aggiudicarsi le due gare, i motivi sono da ricercare sia nelle caratteristiche dei circuiti, molto guidati e nelle condizioni del tracciato non perfette a Valencia e bagnato a Jerez.
Queste condizioni rendono meno importante la prestazione assoluta del motore e premiano erogazione e guidabilità del mezzo che risulta più semplice da portare al limite , questo non toglie ovviamente che la NSF250 sia già a ottimi livelli ed il tempo di 1.41.5 a Valencia in condizioni non ottimali lo dimostra.
Quando le condizioni della pista non consentono un perfetto grip l’erogazione del motore diventa un parametro fondamentale nella prestazione sul giro, la linearità dell’erogazione in particolar modo rende più controllabile ed efficace la riapertura del gas all’uscita delle curve e questo si traduce in migliori accelerazioni e facilità di guida.
Le 125 dispongono di potenze massime più elevate e range di utilizzo minori, per farsi un idea vediamo un grafico di potenza di un buon 125 attuale , Fig.1 (in basso), possiamo notare l’incremento di potenza che in soli 1000 giri/min è di 10 cv, inoltre al di sotto dei 9000 giri il motore è inesistente.
Teniamo presente che i giri/min in cui si trovano i motori all’uscita delle curve può variare secondo rapporti, condizioni, curva ecc e comunque si tratta sempre di un compromesso.
Ovviamente al migliorare delle condizioni della pista, alle capacità del pilota ed alla messa a punto della moto il vantaggio di una erogazione lineare si affievolisce e viene ricercata la massima potenza disponibile.
Possiamo vedere nell’immagine, Fig.2, la documentazione Honda riguardo potenza e coppia della NSF250, che loro hanno messo a confronto con una non troppo performante RS125, si nota comunque la maggiore linearità di coppia e potenza.
Anche la messa a punto e la qualità della ciclistica vengono sfumate quando le condizioni del tracciato non sono ottimali e generalmente emergono le qualità di adattamento del pilota.
In ogni caso le prestazioni dell’NSF250 hanno stupito ed hanno posto nuovi target all’evoluzione della M3 che probabilmente non nell’immediato ma fra non molto si avvicineranno decisamente alle 125 2T.