A prescindere da come potrà andare in gara e dai risultati delle qualifiche, il nostro campione non è diventato fermo d'improvviso, questo è certo.
Senza voler fare giustificazionismo da fette di prosciutto sugli occhi, penso che l'investimento del suo amico di scorribande Sic (con cui condivideva il proprio spirito goliardico e spericolato vedendo in lui con ogni probabilità se stesso) sia stato un duro colpo, lo sarebbe stato per chiunque di noi, lì per lì si pensa d'aver tempo, ma la mente inevitabilmente ad ogni volta che correrà il rischio di cadere gli tornerà in mente.....e penso che un pilota di moto che pensi di arrivare a lambire il limite telaistico di una moto nel setting, senza provare a portarla al limite rischiando anche di cadere, proprio perchè si pensa di potervi arrivare anche senza rischiare di cadere, diventa una sorta di Dovizioso (con tutto il rispetto), un pilota che la paura di cadere sembra averla stampata in viso. La moto dev'esser messa alla frusta, portata ai limiti dell'aderenza in quel 5% di margine ultimo da gestire, sconfinando talvolta oltre al limite fisico: Stoner viene criticato perchè esce, spara e rientra...al di là della sua velocità indiscutibile, è parimenti indiscutibile che se devo capire se una modifica vale o no, devo provarla sul serio e l'unico modo è spingere al limite.
Rossi ha tanta voglia di correre, forse anche per il suo amico Sic, ma a parte la sua bravura come pilota, se a un pilota vincente si toglie la cattiveria e la spregiudicatezza di andare oltre e sputare l'ultima goccia di sangue oltre l'ostacolo per tentare di farcela, cosa resta...resta un ottimo pilota, privato del suo spirito da agonista. In un certo senso si può dire che sotto l'aspetto agonistico la sorte non abbia fatto mancare a Rossi niente, ma proprio niente, quanto a difficoltà: dopo il paradiso Honda, si è autocacciato nel purgatorio Yamaha, riuscendo a tornare in paradiso (è proprio Pasqua), poi è andato in fondo al purgatorio con Ducati, ma la morte del Sic temo l'abbia fatto scendere più sotto, all'inferno, ovvero l'abbia fatto trovare nelle condizioni di chiedersi veramente se tutto questo abbia un senso...per poter affrontare la risalita con Ducati verso il paradiso, o scioglie la questione esistenziale/intimistica, oppure è game over in ogni caso. Sembra fanta motociclismo, ma se penso ad il secondo e mezzo preso da Hayden, non è forse altrettanto fantascientifico? Vai giù nelle fiamme dell'inferno e ritrova la tua fiamma oppure...oppure in ogni caso sarà la fine del pilota, ma anzitutto di parte di quell'uomo che conoscevamo. Oggi come mai ha bisogno del sostegno dei suoi tifosi e dell'ambiente: è nei momenti del bisogno che si vede chi realmente ci sta vicino, in silenzio, per rispettare i tempi di una guarigione interiore che non è affatto scontata. Quindi pregherei i signori ducatisti, quelli che non perdono occasione per fare commenti da bestie mettendo avanti i loro egoismi di bandiera da tifosi intransigenti, annoiati e le proprie frustrazioni remote, almeno una volta nella loro vita, di portare rispetto per l'uomo Rossi e tacere in silenzio. Provate a ricambiare con un atto di generosità in questo momento di difficoltà tutti gli attimi di godimento che tanto generosamente Rossi c'ha regalato, gratis, facendoci restare a bocca aperta in attesa del prossimo GP.....e forse, anche non dovesse tornare a vincere, vi sentirete per un attimo uomini migliori.
Sei all'inferno, non far finta non sia così, non continuare a pensare non sia così, affronta la realtà: ci sei. Fai bruciare quel che resta della tua fiamma interiore e purifica il tuo spirito. La gara che devi correre è fuori dal tracciato, corre sulle strade della consapevolezza delle proprie paure, quelle paure che per motivi vari hai potuto fin'ora evitar d'affrontare. Vai, brucia tutto e rinasci dalle tue ceneri, definitivamente uomo: Sic continuerà a vivere dentro di te ed a darti sostegno con il suo che era anche il tuo spirito combattivo, ma lo farai con la consapevolezza di un uomo.
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