Intervista a Capirossi su Panorama.it
“Se avrei mai fatto un’uscita come quella di Valentino? Probabilmente, avrei dovuto farlo anch’io, anche perché lo scorso anno ho avuto problemi con la mia Ducati ma io e lui siamo diversi e credo che questo sia un mio difetto”. Loris Capirossi, ex grandissimo della MotoGp, interviene nella querelle tra la Ducati e Valentino Rossi e si schiera, in questo periodo caso più unico che raro, con il Campione di Tavullia.
Capirossi ha guidato la Ducati per 6 stagioni e conosce bene le logiche della casa di Borgo Panigale. Nel 2011, l’ultimo mondiale prima del ritiro, non è andata benissimo, tutt’altro. Loris ha chiuso nella parte bassa della classifica e non è certo soddisfatto di come sono andate le cose…
La Ducati che lei ha guidato l’anno scorso era davvero così inguidabile?
“Posso dire che nella mia carriera ho guidato Ducati bellissime e velocissime. L’ultima Ducati che ho guidato però, quella della stagione 2011, non era una moto competitiva. Anzi, probabilmente è stata una delle peggiori Ducati che abbia mai guidato. La moto nuova non l’ho mai provata e non so come possa andare. In ogni caso, quella dello scorso anno era una moto difficile, questo è chiaro”.
Cosa ha pensato quando ha sentito Valentino sfogarsi in quel modo a fine gara?
“Intanto, non si può assolutamente discutere il talento di Valentino. E’ un campione, questo è certo. E lo devono tenere bene a mente tutti prima di esprimere giudizi. Ha vinto nove mondiali, chi gli dà contro oggi deve vincere quanto lui prima di parlare. Meglio, devono tenere tutti la bocca chiusa. Secondo me, si è sfogato perché non è sicuramente gratificante per un pilota come lui lottare per le posizioni di rincalzo. Io non voglio dare la colpa a nessuno, questo sia chiaro. Né alla Ducati, né a Valentino, perché penso che entrambi si stiano impegnando al 120% ed è questa la cosa importante”.
Tuttavia, per molti resta ancora un mistero il fatto che Hayden abbia meglio fatto di Rossi con la stessa moto…
“Sono solo numeri. E adesso non contano. Valentino era attaccato a lui prima che finisse fuori pista. E quando vai fuori pista hai bisogno di tempo per recuperare e il tempo non c’era. Perché la moto non è competitiva e non aveva la possibilità di riprenderlo. Ciò detto, sono sicuro che a fine stagione Valentino sarà davanti a tutti gli altri piloti Ducati. Non è una gara che fa la differenza. Situazioni come queste sono capitate anche a me. So come funziona. Purtroppo, viviamo in un mondo molto difficile. Basta che non arrivi un risultato e tutti cominciano a parlare e a dare giudizi. Credo che nel caso di Valentino si tratti di invidia. Lui ha fatto tantissimo per il motociclismo e se qualcuno adesso può attaccarlo è felice di farlo. Sono sempre dalla parte dei piloti, lo difenderò sempre. E’ un campione, ha vinto tantissimo. Sta vivendo un momento difficile, probabilmente con una moto non competitiva. Quindi, ragazzi, cerchiamo di capirlo”.
Se lei fosse al posto suo, come si comporterebbe nei confronti della Ducati?
“Valentino sta sicuramente dando il massimo. Ha dato un sacco di indicazioni importanti alla scuderia, che adesso deve seguirlo. Come ha detto anche lui, Valentino non è un ingegnere, però ha tantissima esperienza alle spalle e la Ducati deve cercare di seguire quello che dice. Un pilota ha sempre molto da insegnare alla squadra”.
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