da
La proprietà di Ducati è ormai a un passo dallo scavalcare le Alpi, direzione Ingolstadt, al centro della Baviera. Si rincorrono con insistenza le voci che danno ormai per certa l’acquisizione di Borgo Panigale da parte della casa automobilista tedesca Audi, che dovrebbe essere annunciata ufficialmente già domani. Per le rosse a due ruote la consociata Volkswagen, avanza la stampa tedesca, sarebbe pronta a sborsare 860 milioni di euro, debiti inclusi. Meno del miliardo che secondo indiscrezioni avrebbe chiesto il fondo InvestIndustrial di Andrea Bonomi, ma abbastanza per chiudere l’affare. Che dovrebbe essere reso noto nelle prossime ore, dopo aver ricevuto, nel pomeriggio, l’autorizzazione dei consigli di vigilanza di Audi e della sua holding Volkswagen.
La notizia arriva proprio nel giorno del compleanno dell'eminenza grigia del gruppo di Wolfsburg, quel Ferdinand Piech oggi a capo del consiglio di vigilanza che tanto ha contribuito a costruire l’impero Volkswagen, di cui Ducati diventerebbe il dodicesimo marchio. L’ambizioso nipote di Ferdinand Porsche, inventore del maggiolone, ha un debole di vecchia data per le rosse di Borgo Panigale. Che oggi ha fatto valere, nonostante alcuni nel gruppo non vedessero di buon occhio l’acquisto di un’azienda indebitata - si stima per una cifra sotto ai 200 milioni di euro -, seppur di grande fascino. La rincorsa alla rivale Bmw, che sulle due ruote va già da anni e con un certo successo, sembra ardita. Soprattutto in un momento in cui il mercato motociclistico in Europa si è dimezzato e la crisi ha reso la moto un oggetto quasi "di lusso". Ma Piech ha lo sguardo lungo e con Martin Winterkorn, presidente del gruppo Volkswagen, sembra puntare lontano, ai mercati asiatici in espansione.
Così anche Ducati - rilevata dal fondo di Bonomi nel 2005 in forte crisi - è arrivata, con i suoi mille dipendenti, le 40mila moto vendute e un fatturato poco superiore ai 480 milioni di euro nel 2011. Proprio come prima di lei erano arrivati altri protagonisti controversi dei sogni di Piech, i marchi di lusso Bentley e Bugatti, per esempio. Per completare la sua opera, ora, al potente capo del consiglio di vigilanza manca solo la chiusura del passaggio del marchio Porsche sotto il mantello Volkswagen. Poi la strada verso il primato mondiale delle vendite, cui punta il gruppo Volkswagen, sarà spianata. Da domani, con tutta probabilità, Ducati contribuirà alla corsa. Seppur anche solo con la sua immagine di "rossa" bella e vincente.
_________________ Lo Zio Tazio
"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"
|