Posto una bella intervista
http://www.gpone.com/index.php/20120517 ... itiro.htmlStoner: MotoGP non ti amo più, mi ritiro
Giovedì 17 Maggio 2012 18:17 di Matteo Aglio
Casey Stoner ha gli occhi lucidi e la voce rotta per l’emozione, abbassa un poco la testa quasi per farsi schermo con la visiera del cappellino mentre pronuncia le parole che nessuno si aspettava di sentire: “ho deciso di ritirarmi a fine anno”. Il campione del mondo in carica, leader attuale della classifica a 26 anni ha scelto di appendere definitivamente il casco al chiodo. “Non è una decisione dell’ultimo momento, ci sto pensando da anni, dal 2009 – assicura – ne ho parlato spesso con mia moglie e la mia famiglia e alla fine ho scelto”. Dopo 2 titoli mondiali nella classe regina, 35 vittorie in MotoGP delle 42 in carriera, Casey ha detto basta. “
Non mi diverto più, tanti piloti dicono che quando succederà se ne andranno alla fine, per soldi o fama, rimangono – dichiara - Io no, ho sempre detto la verità e in questo momento dico che
ho perso la passione, non mi diverto più. Correre in questo campionato, vincere il titolo per me erano tutti sogni, poi sono diventati realtà e le cose mi sono apparse sotto un altro aspetto”.
Non ho smesso, mi hanno fatto smettere sta confessando. “Il 2009 è stato un anno decisivo per me – racconta – mi sono accorto che molte persone non hanno rispetto per il lavoro che si fa, vogliono solo criticare.
Ho amato molto correre e ci sono stati sempre aspetti negativi e positivi, ma adesso la bilancia pende dalla parte dei primi”. Questo campionato non gli appartiene più, non diverte, non l’appassiona, il fuoco si è spento. I cambi regolamentari hanno trasformato la MotoGp “e le gare sono diventate noiose – dichiara – mancano le battaglie, le Case che partecipano sono poche e le cose non sono destinate a cambiare in breve tempo. Questo sempre stato il campionato prototipi, adesso con le CRT non lo è più. Ci sono piloti – e guarda De Puniet seduti al suo fianco – che meriterebbero una MotoGP e invece non possono averla. Si è fatto un grande passo indietro, abbiamo due campionati separati nella medesima gara è inutile nasconderlo”.
Non centra la nascita della figlia Alessandra, “forse mi ha reso più facile prendere questa decisione, ma non è quello il motivo principale – assicura –
Semplicemente questo non è più il campionato di cui mi ero innamorato e in cui ho corso per molti anni. Sono cambiate troppe cose, non lo riconosco più. Sono tre anni che ci rifletto, che mi confronto con i miei cari. Non c’è più alcun motivo per continuare, finirò comunque la stagione per l’impegno preso con Honda e la mia squadra, poi stop”. Sono parole di un ragazzo deluso, che ha visto il proprio sogno realizzarsi e poi svanire una volta raggiunto. “I soldi non sono tutto – chiarisce – non bastano, ci vuole altro.
Le moto sono state tutta la mia vita per anni, ora non lo sono più”. La decisione è definitiva, ma non facile. Casey pesa ogni parola e la gola gli si stringe quando deve pronunciarla. “Probabilmente sono il pilota più giovane e vincente ad avere mai smesso, ma non mi interessa, non penso di sprecare il mio talento, in questi anni ho dato tutto me stesso. E’ difficile da spiegare ma so che è la decisione giusta. Non so cosa lascerò a questo campionato, non sta a me dirlo, mi ricorderò di tutte le battaglie e le vittorie ma è impossibile continuare”.