ufficiale la regola delle 4 moto per casa:
La Dorna sta facendo più danni della grandine. E parliamo di loro e non della FIM semplicemente perché la Federazione Internazionale è ormai solo un logo, per di più copiato banalmente alla Mini (confrontarlo per credere).
Lo scriviamo perché – con l'acquiscenza, ahinoi, proprio della FIM – è stata deliberata una nuova norma di cui si parlava da tempo, ma che non aveva ancora attuazione: il limite massimo di quattro moto per Casa.
Dal 2013, dunque, Honda, Yamaha e Ducati (e qualunque altra factory che volesse entrare in MotoGP) potranno iscrivere al motomondiale solo quattro moto ufficiale. Viene dunque così cristallizzata l'attuale situazione che vede complessivamente 12 MotoGP in pista.
Intendiamoci: non è che al momento ci fossero molte speranze di vederne di più, ma in questo modo si impedisce a qualunque team disponga del budget necessario per pagare un leasing milionario di entrare nel massimo campionato delle due ruote. Perche?
Non esiste una ragione logica. Nel contempo, com'era previsto è arrivata anche la conferma dell'abrogazione della “rookie rule”. La norma che avrebbe impedito al giovane Marc Marquez di approdare direttamente nel team Repsol-Honda la prossima stagione.
Fra le altre regole che avranno effetto immediato e appaiono sinceramente incomprensibili il divieto di modificare le attuali misure di alesaggio e corsa delle MotoGP – che andranno notificate al Direttore Tecnico – per il periodo 2012-2014.
Questa che potrebbe essere una norma atta a limitare i costi, di fatto congela lo sviluppo di coloro, come la Ducati, che non ha ancora trovato la soluzione ottimale per il rendimento del propulsore a L di 90°. Urge un emendamento immediato che consenta, a chi per esempio non ha ancora vinto un GP, di effettuare modifiche. Qualora l'illuminato estensore del regolamento non se ne renda conto, ciò significa che chi è dietro è condannato a restare dietro.
Sempre in tema di MotoGP si potrà usare un massimo di 24 rapporti del cambio e al massimo quattro primarie.
Per quanto riguarda la Moto3, invece, eccedendo il numero limite di motori – otto – i trasgressori saranno costretti a partire dal semaforo della pitlane 10 secondi dopo l'accensione della luce verde del semaforo.
Sono state invece rigettate le proposte di abolire il “muletto”, dunque rimane la possibilità di avere due moto per ciscun pilota nei box, così come quella di vietare i dischi freni in carbonio. E' stata posposta invece la proposta di istituire uno standard di affidabilità e durata per quanto riguarda i cerchi.
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