Milano, 3 luglio 2013
A partire da domani, cinque piloti testeranno il nuovo tracciato situato in una delle province più povere dell’Argentina: Crutchlow, Bautista, Bradl, Aoyama e BarberaArchiviata la splendida vittoria di Valentino Rossi sul circuito di Assen, i motori della MotoGP tornano a ruggire per due giorni di test sul nuovo tracciato argentino di Termas de Rio Hondo, nella provincia di Santiago del Estero. Le prove saranno decisive per il definitivo via libera della Federazione internazionale (FIM) al suo inserimento tra le tappe del motomondiale a partire dall’anno prossimo. Nell’estremo nord dell’Argentina, a 1.120 chilometri da Buenos Aires, scenderanno in pista cinque piloti della classe regina guidati dall’inglese Cal Crutchlow (Yamaha) per testare un circuito considerato il fiore all’occhiello dell’intero continente sudamericano, progettato secondo i più elevati standard di sicurezza e prestazioni.
IL TRACCIATO — Inaugurato nel 2008, il circuito si estende su un’area di 150 ettari e conta con un centro medico di alto rendimento e un eliporto nuovo di zecca. Adattato negli ultimi due anni secondo gli standard di sicurezza imposti dalla FIM, il tracciato ipertecnologico di Termas de Rio Hondo parla italiano grazie al lavoro del progettista Jarno Zafelli, che ha disegnato i 4.805 metri del circuito, composto da una serie di 14 curve spettacolari di diversa pendenza e da un rettilineo di un chilometro. Gli aspetti più innovativi riguardano l’avanzatissimo sistema di drenaggio, già adottato nei principali circuiti europei e asiatici, oltre a una moderna soluzione computerizzata per l’irrigazione e la dispersione di sabbia e polvere, indispensabile in un luogo desertico come quello di Santiago del Estero.
I TEST — Oltre a Crutchlow, sul nuovo tracciato sfrecceranno anche Alvaro Bautista, Stefan Bradl, Hiroshi Aoyama ed Hector Barbera. Chi invece ha già testato la pista, raccogliendo impressioni entusiaste, è stato l’argentino René Zanatta, direttore dell’omonimo Team. “Si tratta di una pista molto tecnica e impegnativa, con settori veloci che richiederanno un grande equilibrio dal punto di vista dell’assetto, soprattutto per riuscire a sfruttare la massima velocità in uscita dalle curve. Ciò che mi ha sorpreso – ha aggiunto Zanatta – è la qualità dell’asfalto, senza la minima imperfezione e con un elevatissimo livello di aderenza. E’ un circuito che non ha nulla da invidiare a quelli del motomondiale”. In realtà, il tracciato avrebbe dovuto entrare nel calendario del motomondiale già da quest’anno, ma il conflitto tra il governo argentino e quello spagnolo per la nazionalizzazione della compagnia petrolifera YPF ha fatto slittare tutto di un anno.
COSTI E ASPETTATIVE — Per dar vita a un simile gioiello sono stati spesi oltre 15 milioni di euro, secondo i dati diffusi dal governo locale, ma c’è chi giura che il costo reale sia stato almeno il doppio. In ogni caso, una cifra rilevante se si considera che il tracciato sorge nella terza provincia più povera dell’Argentina, la penultima per indice di sviluppo dopo Formosa. A 65 chilometri dalla capitale provinciale, dove il tasso di povertà sfiora il 45%, il circuito di Termas de Rio Hondo ha l’aspetto di una vera e propria cattedrale nel deserto, una sorta di oasi paradisiaca circondata da miseria e indigenza, che contrasta con l’opulenza della località termale di Rio Hondo, una delle più rinomate nel panorama locale del turismo-benessere. Per Susana Figueroa, presidente dell’Ente Municipale del Turismo, “l’arrivo della MotoGP segnerà un prima e un dopo nella storia di Rio Hondo”, dove l’attesa per l’arrivo di team e appassionati è già altissima. Le aspettative di ritorno economico sono elevate, basti pensare che il costo minimo di un biglietto per assistere a una delle due giornate di test è di 220 euro, più dell’equivalente di uno stipendio medio mensile da queste parti. “So che gli argentini sono grandi appassionati di motori e non vedo l’ora che possano ammirare questi bolidi sfrecciare su una pista così bella”, ha detto Crutchlow nella cerimonia di presentazione dei test a Buenos Aires. Peccato che, con ogni probabilità, per gli abitanti di Santiago del Estero rimarrà un sogno.
Adriano Seu
http://www.gazzetta.it/Sport-Motori/Mot ... 6163.shtml
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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO