Motogp, Rossi e i sogni mondiali: "Che voglia di sfidare Marquez..." LOSAIL - Se in sala stampa gli abbracci e le domande sono solo per lui, con Marc Marquez a fargli da spalla, è perché il secondo posto di Valentino è una vittoria per tutto il MotoGp. La battaglia all'ultima curva con il giovane campione di Cervera restituisce un Dottore magari vecchio all'anagrafe, ma come appena sbocciato. Forse non è tardi per la stella, il decimo titolo mondiale. A 35 anni, diciannovesimo campionato mondiale d'una carriera infinita, meravigliosa. "In fondo lo dice anche Marc, che ho lo spirito di un ventenne. Cioè, sono giovane. Magari non si vede il sabato delle qualifiche, ché c'è da fare un giro alla morte e dai giovani mi prendo sempre quei due-tre decimi del c.... Ma la domenica viene fuori l'esperienza. E poi sono ancora forte". 'Posso continuare fino ai 40 anni, a patto di essere competitivo'. Aveva detto così, appena arrivato a Losail. "Il mio segreto è la passione. Mi diverto. Mi piace fare questo lavoro. Se le gare continueranno ad essere così spettacolari, incerte, sarà bellissimo andare avanti".
Allora è anche merito di Carmelo Ezpeleta, che quest'anno ha cambiato le regole."Mi sembra che abbia azzeccato tutto. Saranno le nuove gomme che scivolano, oppure i limiti imposti per la benzina. Saranno le factory o le open, boh. Io so solo che nei primi giri sembrava di essere tornati indietro di dieci anni: con tutti che ci provavano, con sorpassi ed errori. Bellissimo, era una vita che non mi divertivo così".
Una rimonta formidabile, dalla quarta fila della griglia di partenza."Dovevo cominciare bene. Ho preso anche dei rischi, però non ho commesso errori. Il duello con Marquez è stato entusiasmante, peccato che dopo i miei attacchi nel penultimo giro ha preso un pizzico di vantaggio. Avrei voluto inventarmi qualcosa nell'ultima tornata, ma era più veloce".
Una replica del duello dell'anno scorso. Però quella volta vinse Valentino. Che chiuse ancora secondo."Sono due storie diverse. Dopo il secondo posto dell'anno scorso sono arrivati i problemi. Forse io ero così contento di essere tornato in Yamaha - e aver chiuso con la Ducati - che all'inizio non mi sono preoccupato.
Adesso però è diverso. Mi sento di guidare meglio. Sono forte, competitivo".
Silvano Galbusera ha preso il posto di capomeccanico che era di Jeremy Burgess."Abbiamo risolto i problemi in frenata. Finalmente. La Yamaha ha adattato la moto alle mie caratteristiche, prima era fatta per Lorenzo e basta. Silvano è stata una scommessa pericolosa ma fortunata, e vinta. Adesso nel garage c'è dialogo: parliamo e facciamo passi avanti ogni giorno. Come in questa gara d'esordio, che abbiamo fatto una modifica importante ed è andata bene".
Le tante cadute sono state fondamentali."Sarebbe stato interessante scoprire cosa sarebbe accaduto con Lorenzo davanti. Mi spiace per lui, ma so che dalla prossima gara sarà protagonista. La Yamaha c'è".
Fra tre settimane l'appuntamento è ad Austin. Fu un mezzo disastro, l'anno passato."Austin e poi l'Argentina saranno due tappe decisive: scopriremo se siamo davvero competitivi ovunque".
Ma Valentino può rivincere il titolo?"Un passo per volta, prego. Sulla pista texana il grande favorito è Marquez. Ho voglia di sfidarlo, subito. Ho l'animo di un ventenne, o no?".
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Fonte:http://www.repubblica.it/sport/moto-gp/ ... -81751425/