Morte alla Dakar: l'italiano Meoni deceduto per infarto
11/1/2005
Fabrizio Meoni nella Parigi- Dakar
Il campione del 2001 e del 2002 stroncato da un arresto cardiaco dopo una caduta. Inutile l'intervento dei medici che hanno praticato per 45 minuti il massaggio cardiaco. Proprio lunedì, in un incidente, era morto lo spagnolo José Manuel Perez
Una crisi cardiaca ha stroncato il pilota toscano Fabrizio Meoni, dopo una caduta durante l'undicesima tappa. E' la 22ma vittima in 27 edizioni.
Una crisi cardiaca ha stroncato il pilota toscano Fabrizio Meoni, dopo una caduta durante l'undicesima tappa della Parigi-Dakar. E' la 43¡ vittima in 27 edizioni.
La causa ufficiale della morte del motociclista che correva il sella a una Ktm, è l'arresto cardiaco, subentrato in seguito a una caduta dopo il secondo punto di passaggio della prova speciale, alle 10.15 locali. Lo ha precisato il direttore dell'organizzazione, Etienne Lavigne che ha aggiunto: ''Abbiamo subito inviato un elicottero, che è arrivato sul posto alle 10.36. Lo abbiamo trovato in situazione di arresto cardiaco e purtroppo 45 minuti di massaggio cardiaco non gli hanno permesso di riprendersi''.
''Lo amavamo profondamente - ha detto ancora Lavigne - perché era un personaggio entrato nella storia della Dakar. Era un tipo favoloso, un grande commediante, e adesso ci sentiamo profondamente addolorati per la sua scomparsa''.
È LA 22° VITTIMA IN 27 EDIZIONI
Ieri era morto il motociclista spagnolo Josè Manuel Perez, 41 anni, per le conseguenze di una caduta in cui era rimasto coinvolto giovedì scorso. E proprio ieri, commentando la morte di Perez, Meoni aveva detto che ''queste notizie rappresentano il lato brutto di questa gara. La Dakar ha fascino, passione, ma certe cose si vorrebbe che non succedessero mai''. Ora, proprio lui va ad allungare il triste elenco delle vittime di questa gara massacrante portando il numero a quota 22 in 27 edizioni. Anche l'inventore e primo organizzatore della gara, Thierry Sabine, è morto durante la gara nel 1986 in un incidente dell'elicottero su cui viaggiava insieme ad altre 4 persone.
Nella stessa edizione morì anche l'italiano Giampaolo Marinoni (Cagiva): cadde a 40 chilometri dal traguardo dell'ultima proova speciale e spirò due giorni dopo in un ospedale di Dakar in seguito a un'infezione.
Meoni, che fino a ieri era al secondo posto nella classifica generale delle moto dietro al francese Despres, aveva anche annunciato prima del via che questa sarebbe stata la sua ultima partecipazione alla Dakar.
CHI ERA FABRIZIO MEONI
Meoni, nato a Castiglion Fiorentino (in provincia di Arezzo) il 31 dicembre del 1957 lascia la moglie, Elena e il figlio Gioele. Tra le sue vittorie più importanti sempre in sella a una motocicletta le due edizioni della Parigi Dakar (2001 e 2002), i cinque titoli al Rally d'Egitto e i quattro al Rally di Tunisia. La passione per l'Africa l'aveva conquistato parecchi anni fa e lui si “sdebitava” con varie iniziative sociali come quella destinata alla realizzazione di una scuola proprio a Dakar. Nell'ambiente giornalistico si era conquistato il soprannome di “Africano”.
MEONI: IL CAVALIERE DEL DESERTO
Le due straordinarie vittorie nel rally Dakar sono del 2001 e del 2002. Questi i suoi successi più importanti
Il cuore ha tradito "L'Africano" proprio all'ultima gara.
Fabrizio Meoni è crollato nella sabbia, a più di 500 chilometri dal traguardo di Kiffa, strocato da una crisi cardiaca.
Era partito in sella alla sua Ktm da Atar, in Mauritania, per l'undicesima tappa del rally più prestigioso, la Dakar, che aveva già conquistato due volte, nel 2001 e nel 2002.
Un anno fa, tornato dall'inferno del Sahara deluso per la terza posizione, aveva deciso di mollare.
"A casa" aveva poi raccontato il pilota toscano, "ho visto che avevo ancora voglia, ma questa volta, è sicuro, è l'ultima".
Jean Brucy, il suo portatore d'acqua, aveva spiegato la decisione di Meoni di tornare a cavalcare le dune: "l'anno scorso" aveva detto, "non si era piazzato nella posizione che voleva. Vuole chiudere in bellezza".
Il primo gennaio a Barcellona, all'indiomani del suo quarantasettesimo compleanno, era sembrato particolarmente felice. Tornava in sella alla sua Ktm - "una moto con cui nessun pilota avrebbe mai voluto correre" aveva confessato due anni fa - e a respirare l'aria del deserto che negli anni gli aveva trasmesso quell'inguaribile "mal d'Africa" dei veri avventurosi.
Re del motociclismo estremo, "il cinghialone" - era il soprannome dato dagli amici - si era aggiudicato cinque volte il rally d'Egitto e quattro quello di Tunisia.
Nel 2001 aveva mantenuto fede alla promessa fatta l'anno prima: "vincerò la Dakar" e dopo 21 giorni di fatiche, sacrifici e incidenti, "l'Africano" aveva assaporato la vittoria sulle stesse piste che negli anni lo avevano visto arrivare dodicesimo (1992), terzo (1994), quarto (1995) e secondo (1998). Prima di lui solo un altro italiano aveva trionfato più d'una volta alla Parigi-Dakar: Edi Orioli che si era aggiudicato le edizioni 1988, 1990, 1994 e 1996.
"La Dakar è un'avventura affascinante" aveva detto Meoni dopo la vittoria del 2001, "una splendida esperienza di vita, anche se micidiale e drammatica. Ci vuole la grande passione che ho io per andarci". Solo il matrimonio con Elena aveva distratto Meoni dalla passione a due ruote, nata nel 1972, a soli 15 anni, in sella a un fuoristrada Ancilotti 50 Enduro.
Elena, rimasta a piangerlo a Castiglion Fiorentino.
In sedici anni di gare Fabrizio Meoni aveva inanellato un palmares di tutto rispetto. Autentico cavaliere del deserto aveva conquistato i rally più belli del mondo: dall'Incas al Cannonball, alla sfida tra le piramidi, appunto.
Le due straordinarie vittorie nel rally Dakar sono del 2001 e del 2002. Questi i suoi successi più importanti:
1988 - campione italiano juniores enduro 250cc
1990 - vince il Rally Incas
1992 - vince la TransItalia Marathon (è 12mo alla Parigi-Dakar)
1994 - arriva terzo alla Parigi-Dakar
1995 - arriva quarto alla Parigi-Dakar
1996 - vince il Desert Cannonball
1997 - vince il rally di Tunisia
1998 - vince il rally d'Egitto (è secondo alla Parigi-Dakar)
1999 - vince il rally d'Egitto e il rally del Dubai
2000 - vince il rally di Tunisia, il Master Rally, il rally d'Egitto e conquista la coppa de mondo Tout Terrain
2001 - vince i rally d'Egitto e Tunisia e la Parigi-Dakar
2002 - vince la Parigi-Dakar
2003 - vince il rally di Tunisia ed è terzo nella Dakar.