Pernat aveva gia' previsto tutto con quasi sue settimane d'anticipo... (aveva sbagliato solo il nome di uno dei protagonisti... ma nel contempo aveva anticipato alcuni temi importanti...)
MotoGP, Pernat: Rossi-Lorenzo? Ad Assen le carenate
“Una gara meravigliosa”, sono queste le parole con cui Carlo Pernat ha definito, in sintesi, il GP di Barcellona. Il manager genovese però ha anche trovato diversi spunti di analisi, sviscerati con la sua tipica favella, precisa e tagliente.
ROSSI-LORENZO: GIÙ LA MASCHERA – “Al di là del risultato che si vede sulla carta, con Lorenzo primo e Valentino secondo, credo che oggi Rossi abbia vinto psicologicamente – ha detto Pernat – Vado controcorrente, lo so, ma il ritmo che ha tenuto Lorenzo era sovrumano e Valentino, pur partendo dietro, lo ha braccato e gli è arrivato molto vicino negli ultimi due giri”.
In altre parole, una guerra di forza e caparbietà chiusa con un pareggio, nonostante sul gradino più alto del podio ci sia posto soltanto per un pilota.
“Lorenzo ha capito che Rossi è molto duro da battere. Se ci fossero stati altri due giri, molto probabilmente le cose non sarebbero finite così. Tanto e vero che Jorge si è accasciato sul manubrio sapendo di aver fatto una gara sovrumana, però Valentino era lì come un’ombra”.
Con un solo punto di distacco tra i due ufficiali Yamaha in classifica, il palcoscenico sembra pronto per una lotta senza quartiere.
“Credo che sappia di aver vinto psicologicamente, anche se non lo vuole dire. Ad oggi sono baci e abbracci, da Assen saranno carenate e bordate psicologiche e pratiche. Sono due galli e in un pollaio di questo genere non c’è spazio. Non ci sarà il muro, ma Valentino vuole vincere il decimo titolo ed ha un punto a favore, e Lorenzo farà di tutto per fermarlo”.
MARQUEZ IN PERICOLO – A fare da contraltare alla doppietta Yamaha, il campione in carica Marc Marquez è sprofondato negli inferi dai contorni di una via di fuga nella gara di casa. Confermare il titolo, a questo, punto, sembra un’utopia.
“Abbiamo già parlato di crisi Honda, sia tecnica che di piloti, ma i risultati sono questi. Marquez sta guidando in un modo un po’ scellerato. È un fenomeno, gli vogliamo bene, e deve tornare quello che era per il bene dello spettacolo”.
Quanto al terzo “zero” in stagione del 93, Pernat è convinto che abbia “a che fare col passato. Non gli sono mai stati dati punti di penalizzazione, anche quando li meritava. Non ultimo, anche la scorsa stagione a Sepang, quando in prova fece un errore sul bagnato colpendo Iannone ed impedendogli di correre la domenica. Sparirono le immagini e le foto, e la cosa passò in secondo piano”.
“Sono cose che hanno fatto del male a Marquez – ha aggiunto – L’hanno fatto sentire più invincibile di quello che era in effetti. Questa è una conseguenza, ed ora per lui è difficile rimettersi in piedi. Sta guidando come un rookie, è pericoloso e può fare del male anche agli altri”.
STOP DUCATI – Dopo l’errore veniale di Iannone in partenza e la sfortuna che ha colpito Dovizioso sotto forma di una corona difettosa, per Ducati si è trattato della “prima bastonata. Nessuno si aspettava problemi di grip di questo genere. Forse Dovizioso ha esagerato, non so, poteva correre più in difesa. Iannone invece ha dimostrato intelligenza, ha imparato a gestirsi e va sempre a punti, tanto che è terzo nel mondiale. Credo che almeno una gara, con lui, Ducati la possa vincere. Ducati avrebbe comunque firmato per questi risultati a inizio anno".
_________________ Art. 1, L. 13/12/89, n. 401 tutela la genuinità del risultato delle competizioni sportive da essa disciplinate ed incrimina 2 distinte condotte (entrambe a dolo specifico). La seconda di queste consiste nel fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al leale e corretto svolgimento della competizione.
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