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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: lun 29 giu, 2015 4:07 pm 
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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: lun 29 giu, 2015 5:21 pm 
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Grazie a tutti per il benvenuto :D

@motoaspes
In realtà seguo il forum da molto tempo prima (all'incirca da quando Rossi dalla Honda è passato alla Yamaha) solo che per pigrizia non ho mai scritto :)

@ninni
Si sono del parere che sia stata giusta la scelta di non penalizzare nessuno visto che a mio parere era un semplice contatto di gara del tutto involontario da parte di entrambi.

@robus
Ho trovato questo video: https://www.youtube.com/watch?v=Hci4Zp636SI (spero si possa postare)
Rivedendolo nuovamente credo tu abbia ragione. Però non mi sembra sia qualcosa di intenzionale/voluto da parte di nessuno dei due...
Riguardo Rossi sicuramente fra i due è quello che ha rischiato di più finendo sulla sabbia. E' stato davvero bravo a evitare il peggio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: lun 29 giu, 2015 6:42 pm 
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Colonnello Bernacchia
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Bravi tutti e bravo anche Immagine

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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: mar 30 giu, 2015 9:39 am 
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questo e' lo scatto dell'ultima chicane

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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: mar 30 giu, 2015 3:41 pm 
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Underdogs' Chief
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Agostini sulla spallata di Assen: "Rossi e Marquez colpevoli"

La manovra in Olanda giudicata dal 15 volte iridato: "Vale non poteva fare quel taglio, ma Marc lo ha buttato fuori: dovevano o congelare il risultato all'ultima curva, e avrebbe vinto Valentino, o penalizzarli entrambi"


30 GIUGNO 2015 - MILANO

Ci era già stato e sapeva che cosa aspettarsi. Ma era curioso di vedere come Valentino Rossi avrebbe vissuto la sua prima volta al Goodwood Festival of Speed. "E secondo me si è divertito parecchio", racconta Giacomo Agostini, un veterano della celebrazione che dal 1993 si tiene ogni fine giugno nella spettacolare tenuta del conte Charles March. "L'ho portato un paio di volte sulla collina, abbiamo incontrato tantissima gente. Alla fine erano tutti lì, Jackie Stewart, Stirling Moss, John Surtees, Phil Read e tanti altri, è stato bello incontrarsi. E poi la scenografia è spettacolare, solo domenica ci saranno state centomila persone. Una cosa che, se la provi a fare da noi, non ci riesci. Spendono per farla, sia chiaro. Ma incassano anche. Alla cena di gala del sabato c'erano oltre mille persone. Eppoi il concerto, i fuochi d'artificio. Goodwood è qualcosa di unico". Parla e racconta, Ago, ma sa già dove il discorso andrà a parare. Basta chiedergli un generico "ma l'ha vista sabato la gara?", che il 15 volte campione del mondo è già partito. "Certo, Valentino è stato bravissimo. E so già qual è la domanda che vuol farmi".
Ok allora come giudica quel duello all'ultima curva?
"Che tu, Valentino, non puoi tagliare la chicane. Ma, al tempo stesso, tu Marc non mi puoi venire addosso".
Quindi chi ha ragione?
"Io che sono la Direzione gara in una situazione del genere do l'arrivo prima dell'ultima curva. Perché se guardiamo a quello che è successo hanno sbagliato tutti e due e allora in quel modo io decido che chi era davanti in quel momento ha vinto. E quindi in questo caso Valentino".
Per la Direzione gara, Valentino non poteva fare altro.
"Sia chiaro, Rossi non ha rubato. Però dovevano dire che una manovra così non poteva farla. Ma siccome è stato buttato fuori da Marquez, o penalizzi tutti e due per la... "cazzata" che hanno fatto, e quindi dai la vittoria al terzo al traguardo (Lorenzo; n.d.r. ), che però non ha fatto niente per meritarsela, oppure decidi l'arrivo in base alla posizione all'ultima curva. E rivince Valentino".

Marquez adesso ha scoperto cosa significa prendersela con Rossi.
"Marc a me ha sempre detto che Valentino è Valentino. Che per inciso sabato ha guidato al 110 per cento, avesse mollato appena, sapeva che alle sue spalle c'era quell'osso duro...".
Il rapporto tra i due è destinato a peggiorare?
"Amicizia tra piloti non ce ne può essere, perché tutti vogliono quella torta, e se la vinco io, la perdi tu. Non c'è mai stata amicizia in questo sport. Il rispetto sì, quello è importante, ma finisce lì. Ha mai visto i piloti uscire a cena assieme, andare a divertirsi? Valentino e Lorenzo li vedi assieme se devono fare qualcosa di ufficiale, altrimenti ognuno per la sua strada. Anche ai miei tempi era così, non è che Agostini andasse a cena con Hailwood. Anzi sì, ogni tanto ci andavamo".
Senta, ma a questo punto Rossi il Mondiale lo può conquistare?
"Vincendo ad Assen, Valentino è tornato ad allungare su Lorenzo. E 10 punti di distacco da un Vale così hanno un grande peso. Non trascuro che questa gara possa aver dato un indirizzo al campionato e che lui in questo momento sia in una posizione di vantaggio rispetto agli altri. Però il campionato è lungo e Valentino per primo sa che non sarà facile. Certo, però, che se continua a guidare così...".
Paolo Ianieri


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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: mar 30 giu, 2015 7:05 pm 
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Fine Esegeta
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Caro Agostini,
la logica mi dice che se entrambi i piloti sono colpevoli la vittoria andava assegnata al terzo, ma così non è stato e non mi risulta che qualcuno l'abbia men che meno ipotizzato.
Quindi nella logica della direzione gara Rossi risulta incolpevole (con relativo benestare per il taglio della curva) e giustamente primo, l'azione di Marquez, anche se colpevole, ininfluente ai fini del risultato finale e quindi giustamente secondo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: mer 01 lug, 2015 9:33 am 
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Colonnello Bernacchia
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Lorenzo non si sbilancia....

Jorge Lorenzo:
“Ognuno ha il suo stile e Marquez è molto aggressivo, ha molti contatti con i rivali. Sta a lui scegliere. E’ vero che il regolamento dice che non si può andare fuori pista, ma il contatto è stato forte e Rossi non poteva fare altrimenti. Se è stato deciso che Valentino è il vincitore vuol dire che è la decisione è giusta”.
D’altronde Jorge Lorenzo era distante diversi secondi quando Rossi e Marquez non si sono risparmiati le sportellate… “Ero lontano per vedere, ho dovuto vedere in televisione ed era una lotta tra i due. Un altro giorno può accadere tra Marquez-Lorenzo e tra Rossi-Lorenzo… vedremo cosa succede se succede nuovamente”, ha aggiunto il due volte campione iridato.

http://www.tuttomotoriweb.com/2015/07/0 ... -problema/

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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: mer 01 lug, 2015 10:37 am 
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chesadafapecampà!
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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
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Colonnello Bernacchia
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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: gio 02 lug, 2015 10:01 am 
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Vechia Cariatide
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anni fa dissi come tutte le curve fossero uguali in quanto a rischio e correttezza.
non è solo questione di democrazia e di sportività, ma di farsi male, pelle compresa... e se in un certo senso il limite del proprio rischio è personale, non puoi imporne le potenziali conseguenze pari pari anche agli altri.

trovo stupide le parole attribuite al manager di marquez che ha invocato un reclamo in automatico sul fatto che in quella manovra marc ha messo a repentaglio la vita...
trovo invece molto chiare e centrate quelle di pol espargaro :

“The problem is that we are accustomed that on the last lap, last corner anything can happen. I mean you can brake so late, you can hit the other rider and nothing happens,” he said.

“As is happening during all the races, it looks like you have immunity on the last corner, or last lap of a race. You have immunity to go inside, doesn't matter if you crash, if you hit the other rider. Yeah it's a race and it's the last corner, but we can avoid this."

non ricordo - almeno io.. - che prima d'ora un pilota si fosse espresso in merito così a bocca piena, mi ha fatto mooolto piacere.

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ho visto cose che voi umani non potreste immaginare: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alla porte di Tannhauser e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia ...


Ultima modifica di PiccoloZot il gio 02 lug, 2015 10:13 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: gio 02 lug, 2015 10:08 am 
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Vechia Cariatide
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PS

stavolta tutti i santi hanno aiutato.... ....ma se quella fosse stata una curva ordinaria, dove se vai fuori sei fuori ???

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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: gio 02 lug, 2015 10:30 am 
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allenamento solo chia...chia...chia...
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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: gio 02 lug, 2015 2:54 pm 
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Colonnello Bernacchia
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Intervista a Rossi:

A pochi giorni dall’ultima impresa, Rossi è ancora più motivato a dare il massimo in pista, come confermato dal fuoriclasse della Yamaha in un’intervista concessa a CycleWorld, in cui sottolinea come la lotta con i ragazzi del mondiale lo proietti, con ancora più motivazione, verso il decimo titolo iridato.


Come ti senti a battere Marquez e consolidare la leadership in campionato?

Sono davvero felice, battere Marc all’ultima chicane mi dà una spinta in più. Sono stato competitivo durante tutto il fine settimana e con campionato a livelli così alti, dobbiamo cercare di prendere il massimo ogni volta che è possibile. Il primo “successo” è arrivato il venerdì con la pole position. Prima di Assen, non avevo all’attivo nessuna pole a differenza di Lorenzo che in questa stagione è scattato 5 volte dalla prima fila. Non è stato imbarazzante, ma ero costretto ad inseguire. Partendo dalla prima fila è stato tutto molto più facile. È una grande soddisfazione centrare la pole position: per me la partenza dal palo mentre Jorge scattava dall’ottava casella. Sono stato dietro a Lorenzo nelle ultime quattro gare e l’idea era quella di andare via e gestire il gap. Ho mantenuto un ritmo molto alto ma non è stato sufficiente per scrollarsi da dosso Marc. Ho provato a spingere al limite ma è venuto con me. Poi siamo arrivati alla ultima chicane…

Marquez ha detto di aver studiato l’ultima chicane durante tutta la gara e di aver messo la sua moto esattamente dove voleva, all’interno della curva, ma non aveva calcolato che avresti potuto tagliare la curva.


Immaginavo che ci sarebbe stato un duello con Marc e che l’ultima chicane sarebbe stata dura, perché quel genere di curva si adatta allo stile Marc e di Honda. È stato sempre molto forte e aveva avuto la possibilità di studiare le mie traiettorie durante la gara. Così ho provato a fare il massimo. Quando ho piegato a destra e avevo il ginocchio abbassato, ho pensato che ce l’avevo fatta, ma poi è arrivato lui e mi ha toccato. Ho dovuto tagliare la curva e sono stato fortunato a controllare la moto sulla ghiaia, perché è difficile sapere quanto è profonda”.

Il pesarese ha spiegato di essere stato costretto a tagliare l’ultima curva prima del traguardo, rispedendo al mittente le accuse di manovra irregolare.

Guarderò nuovamente la gara ma non ho mai avuto dubbi perché è stato lui a spingermi fuori, nella ghiaia. È stata l’unica scelta che ho avuto. Lo scorso anno non ero mai riuscito a batterlo all’ultimo giro, principalmente per ragioni tecniche. Aveva un pacchetto tecnico migliore ed era imbattibile. Quest’anno la M1 è migliorata molto, la Honda invece è tornata al telaio 2014, così abbiamo fatto un altro passo avanti. Sono felice di avere 74 punti di vantaggio su di lui nel mondiale, perché sono sicuro che in Germania sarà ancora più forte”.

L’ultima volta che Valentino Rossi ha vinto un GP scattando dalla pole era il 2009, Gp di San Marino, al Misano World Circuit Marco Simoncelli.

Ad Assen ho fatto una gara "stile di Lorenzo". Ce l’ho fatta, anche se Jorge di solito va via e chiude con un vantaggio di 4 secondi sugli inseguitori. Al contrario, io non riuscivo a sbarazzarsi di Marc”.

È questa gara il punto di svolta della stagione?

Questo successo è anche il risultato del lavoro fatto a Barcellona. Abbiamo fatto importanti cambiamenti in termini di set-up, ma la cosa più importante era il diverso approccio. Il nuovo telaio che abbiamo testato ad Aragon ci ha dato un vantaggio. La moto è più facile da guidare e abbiamo più grip quando calano le gomme. Quindi siamo partiti da una buona base. Sono stato veloce fin dalle prime libere, così abbiamo potuto concentrarci solo sui dettagli. L’obiettivo era quello di migliorare in qualifica perché questo era il nostro punto debole rispetto a Jorge. Ma guardiamo gara per gara, al Sachsenring, Lorenzo sarà forte”.

Con la vittoria di Assen, Rossi allunga nel mondiale piloti di 10 punti su Lorenzo, primo inseguitore in classifica del pesarese. Quanto questi 10 punti sono importanti per il campionato?

Ad Assen era importante dare una svolta. Jorge ha faticato nelle prime gare e dato il massimo per recuperare il ritardo ma il campionato è ancora aperto e ci sono ancora 10 gare da disputare”.

Sul maiorchino della Yamaha e la rivalità che ha animato il biennio 2008-09, Rossi racconta del loro rapporto e di quanto sia cambiato nel corso degli anni.

All'inizio non era facile. Nel 2009, non mi piaceva che Yamaha avesse ingaggiato un compagno di squadra così giovane e competitivo. Ma ora è tutto diverso. Siamo più maturi. Ognuno di noi conosce il suo ruolo e la sua posizione. È tutto più chiaro. Insieme lavoriamo allo lo sviluppo della moto. Poi, naturalmente, siamo entrambi competitivi e vogliamo vincere”.

In passato Rossi ha saputo vincere anche fuori dalla pista, esercitando una forte pressione psicologica sui suoi avversari. Questa strategia funziona ancora?

Questo è cambiato negli anni. Anche il mio modo di celebrare le vittorie è cambiato. Ora sono completamente concentrato sull’essere forte, correre veloce e divertirmi. Con la nuova generazione di piloti, conta solo il cronometro. È importante essere più veloce di loro in pista.

Rossi è tornato competitivo e sempre più determinato a centrare il decimo mondiale.

Mi sento molto bene e lottare con questi ragazzi mi dà quella motivazione in più. Insieme a Jorge stiamo facendo una grande stagione. Il feeling con la moto è buono. Sono molto concentrato sulle corse ed è una grande sensazione di essere tornati a lottare per il titolo”.

continua su: http://motori.fanpage.it/motogp-valenti ... ta-in-piu/
http://motori.fanpage.it/

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 Oggetto del messaggio: Re: Tutto Assen
MessaggioInviato: gio 02 lug, 2015 11:32 pm 
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È una vita che non sentivo più qualche commento di Paolo Scalera....


MotoGP, dobbiamo decidere se è boxe o wrestling
Posted by :Paolo Scalera On : 2 luglio 201513

Delle volte prima di parlare bisogna contare fino a 10. Una regola che, in certe occasioni, è meglio osservare anche prima di scrivere.
Per questo motivo, con un buon distacco dall’avvenimento, torniamo sulla discussa collisione fra Rossi e Marquez all’ultima chicane di Assen che ha assegnato a Valentino la vittoria nel Gran Premio di Olanda.
Chi ha sbagliato fra i due?

Non vogliamo entrare nel merito. Sarebbe come ridiscutere del sorpasso all’ultimo giro fra Rossi e Gibernau a Jerez nel 2005, di quello fra Rossi e Stoner a Laguna nel 2008, della ‘replica’ con Marquez e Rossi nel 2013, passando per quello fallito di Rossi su Stoner a Jerez nel 2011 finito con una scivolata. Una lista non esaustiva perché poi c’è stato un Marquez contro Lorenzo a Jerez e se risaliamo indietro col tempo non si fa fatica a trovare altrettanti sorpassi ‘avventurosi’ nell’epoca d’oro delle 500 2 Tempi.
Ed il motivo è semplice: quando il duello si fa caldo ogni spiraglio diventa un portone.
E’ giusto? E’ sbagliato?
Beh, possiamo rispondere che senza la spregiudicatezza di Marquez quella di domenica scorsa sarebbe stata una gara noiosa.
Questo non significa però giustificare ogni mossa col fine supremo dello spettacolo. E’ la differenza fra la nobile arte, la boxe ed il wrestling: il primo è uno sport, il secondo solo uno show.
E’ un distinguo importante, non una sottigliezza.

Nello sport infatti ci si batte sapendo che l’avversario rispetterà alcune regole, nell’altro caso tutto quanto fa brodo per catturare lo spettatore.
Attenzione però perché nel secondo caso è quasi sempre tutto finto, nel primo invece c’è un duello vero. Solo nella boxe si misura il valore degli uomini, nel wrestling abbiamo dei bravi attori.
C’è una bella differenza.
Tornando dunque a quanto accaduto sabato scorso in Olanda proviamo a metterci nei panni della Direzione di Gara.
I giudici hanno avuto a disposizione tutti i video, compreso quello dall’elicottero per decidere. Diciamo che oggi, rispetto agli anni ’80 quando non c’era nemmeno la TV, è più facile spaccare il capello in quattro.
Alla fine però il ‘bisturi’ non è un fotogramma, ma il regolamento. Nel nostro caso questo:

1.21 Behaviour During Practice and Race

1. Riders must obey the flag signals, the light signals, and the boards which convey instructions. Any infringement to this rule will be penalised according to the provisions of article 1.22.
2. Riders must ride in a responsible manner which does not cause danger to other competitors or participants, either on the track or in the pit-lane. Any infringement of this rule will be penalised with one of the following penalties: penalty points – fine – change of position – ride through – time penalty – drop of any number of grid position at the rider’s next race – disqualification – withdrawal of Championship points – suspension.
3. Riders should use only the track and the pit-lane. However, if a rider accidentally leaves the track then he may rejoin it at the place indicated by the officials or at a place which does not provide an advantage to him.

Il punto 1.21 si occupa del ‘Comportamento durante le Prove e la Gara’ e ci interessa sia per il punto 2 che per il punto 3.
Nel punto 2 infatti si statuisce il il pilota si deve comportare in maniera responsabile, in modo da non causare pericolo agli altri partecipanti. Si elencano anche una serie di misure repressive che vanno dai punti di penalità, alla multa, al cambio di posizione, al ride through, ad una penalità in tempo, fino alla squalifica od alla perdita di punti del campionato.

Nel punto 3 invece si statuisce dove debba avvenire la competizione: sulla pista. Non c’è una indicazione precisa, ma si rimarca che se un pilota lascia l’asfalto la cosa non deve causare uno svantaggio all’avversario.
Abbiamo bene in mente questi due punti? Bene andiamo avanti e sulla base di quanto abbiamo appreso essere i confini della nostra decisione immaginiamo di essere in giuria. Cosa avremmo deciso nel caso di Rossi e Marquez?

Dando per scontata la buona fede di entrambi ed il fatto che la collisione può essere considerata un normale episodio di gara avremmo dovuto prendere però una decisione in grado di dare un avvertimento ai concorrenti in modo da evitare il ripetersi di situazioni che da un lato generano incertezza, dall’altra sono una sicura fonte di rischio.
Dunque cosa avremmo dovuto fare?

La risposta è semplice: poiché non sarebbe stato giusto penalizzare Marc o Vale visto che avevamo deciso che entrambi erano nel loro pieno diritto per tentare l’intentabile, avremmo quantomeno dovuto giudicare la riuscita della manovra, per entrambi.
Perché se è innegabile che Marquez si è gettato nel varco lasciato aperto da Rossi, quest’ultimo pur davanti di pochissimo ha cercato di chiudere il buco con il risultato di una collisione nel quale è facile rilevare il concorso di colpa.
E dunque?

La cosa più semplice, in questo caso, sarebbe stato assegnare ad entrambi una penalizzazione in secondi – la stessa – che non avrebbe avuto alcun effetto sulla classifica penale, se non quella di avvicinare il terzo, Jorge Lorenzo.
Ci sembra già di vedere qualche sorrisetto per questa decisione Pilatesca.
In realtà essa sarebbe stata un chiaro segnale ai duellanti per il futuro.

Li avrebbe avvertiti che non è sempre Natale è quei 10 secondi comminati ad entrambi – così per ipotesi – sarebbero potuto diventare 15 in un futuro.
Questo per evitare che la spallata dell’ultimo giro od il taglio di variante possa venire inserita fra i trucchi sempre possibili da effettuare perché considerati leciti.
Mentre invece è chiaro che non è così, e che ogni collisione, come ogni taglio di variante dipende da una manovra errata e dunque punibile non in assoluto ma dopo aver esaminato i fatti.

Una decisione in questo senso avrebbe insomma fatto capire a tutti i piloti, non solo a Marc Marquez ed a Valentino Rossi, che reiterati comportamenti aggressivi possono portare sì alla vittoria, ma anche ad una possibile squalifica.
Ha ragione Jorge Lorenzo: “Il motociclismo è lo sport più pericoloso e si è fatto poco per tutelare certe manovre. Nella Formula 1, così come nel calcio, i contatti vengono spesso sanzionati. Anche nella MotoGP serve andare in questa direzione”.

Una direzione che non significa l’abolizione del coraggio, la rinuncia allo spettacolo, il premio al meno coraggioso, ma solo la conferma che tutto ciò che accade in pista deve sottostare ad alcune regole. Perché non deve vincere il più cattivo agonisticamente, colui che, alla lunga, è in grado maggiormente di intimidire gli avversari, ma il più bravo, il più veloce, nel rispetto delle regole.

Detto questo ogniqualvolta c’è un taglio di variante od un contatto, ci deve essere un rapporto scritto da parte della Direzione Gara che, sulla base del codice, deve assumere una posizione.
Nel caso di specie Rossi avrebbe vinto egualmente, ma sia lui che Marquez avrebbero capito che arrivare al contatto non è la migliore soluzione per terminare un duello.

Una cosa, questa, che avrebbe dovuto essere fatta anche nel passato, e con diverse misure repressive a seconda della circostanza.
Perché è indubbio che Rossi nel 2011 rovinò la gara di Stoner cadendogli davanti per un errore in staccata, così come entrambi i sorpassi al Cavatappi non furono cristallini, dal punto di vista regolamentare.

Chi oggi si lamenta della MotoGP, accusandola di essere troppo show e poco sport, dovrebbe convenire con questo ragionamento. Senza necessariamente parlare di complotti.
La colpa, diciamola tutta, non è quasi mai dei piloti.

La colpa è spessissimo invece di chi non è capace di far rispettare la legge.
Una cosa difficilissima quando oltre alla legge si deve tener conto della politica.
Ma lo sport, per definizione, dovrebbe fare a meno della politica. O no?


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