Visto che il tempo non manca vorrei provare ad esplicitare un dubbio che ultimamente mi ha "assalito".
Sarei curioso di sentire il vostro competente parere.

Nella prima parte del campionato si e' parlato molto di gomme ed in particolare di carcasse & coperture e del vantaggio che davano all'uno o all'altro (in particolare il confronto era tra i due piloti Yamaha).

Nell'ultima parte (soprattutto) della stagione mi sembra invece sia stata la potenza/velocita' a diventare elemento decisivo.

In un paio di gare, che han (quasi) poi praticamente deciso il mondiale (al netto del comportamento di Marquez), la differenza di potenza/velocita' tra la moto di Valentino e Pedrosa (parlo di Aragon) e' stata davvero evidente: ricorderete la difficolta' che aveva Vale nel sorpassare Pedrosa nel "misto" ricercando linee fantasiose e pericolose e la svilente facilita' con cui invece lo spagnolo passava Rossi nel dritto:
e' stato quel fatto che ha deciso il duello.

In Australia il "gioco" si e' ripetuto e stavolta Vale veniva sverniciato con estrema facilita' dalla Honda (di Marquez) ma anche dalla Ducati di Iannone.
Son stati (tanti) punti che alla fin fine son stati decisivi.

Piu' d'una volta e' stato chiesto a Rossi se avesse potuto fare di piu' in quelle gare, ma la sua (sincera, come sempre a mio avviso) risposta e' stata che non rimpiange errori per quelle due gare.

Anch'io la vedo nella stessa maniera:
non c'era nulla da fare.

E questo e' ancor piu' frustrante di eventuali rimpianti per errori che appunto non ci son stati.

E Lorenzo allora si dira'...?

Ecco il punto.
Ecco il "mio" tarlo.

A mio avviso forse la Yamaha nella seconda parte della stagione e' migliorata soprattutto in direzione di quelle che eran le preferenze di Lorenzo.
Ergo si e' puntato soprattutto sulla "guidabilità" probabilmente a discapito pero' della potenza/velocita'.
Ottima cosa per Lorenzo che guida con estrema dolcezza come probabilmente nessuno potrebbe far meglio e che quindi sfrutta al 100% la caratteristica principale della moto.
Cosa invece meno positiva per chi invece e' abituato ad una guida un po' piu' aggressiva (anche se non come Marquez) e fa di staccate e sorpassi il proprio punto di forza: per lui avere una moto forse un filo meno dolce, ma con un po' piu' di spunto sarebbe cosa assai preferibile...


Se dovessi rappresentare graficamente Rossi lo immaginerei come il classico cow boy... sempre pronto ai duelli.. che pero', purtroppo, quando, ad Aragon ed in Australia, ovvero nel momento decisivo della stagione, ha portato la mano alla fondina invece della mitica colt 45 si e' trovato una... balestra, arma senza dubbio efficace, ma non adatta ad un pistolero come lui...

O no?

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Art. 1, L. 13/12/89, n. 401 tutela la genuinità del risultato delle competizioni sportive da essa disciplinate ed incrimina 2 distinte condotte (entrambe a dolo specifico). La seconda di queste consiste nel fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al leale e corretto svolgimento della competizione.

Proprio per ripensare a mente fredda le ultime gare...come ha potuto JL passare Vale come nulla fosse a ll'ultima gara?? sembrava ci fosse un abisso fra le due moto...

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Sic,un campione non manifestato
un fiore non sbocciato...
diobò mancherà il tuo pilotare a gomiti alti e lancia in resta,siempre!

a me è sembrato che era la moto di Rossi ad essere un filo stanchina di motore... non ho notato lo stesso problema su quella di Lorenzo

Diciamo che ci sono interessanti spunti per l'anno prossimo!
Non credo che Vale si darà per vinto dopo la delusione di quest'anno, e credo che tutti e 4 i pretendenti (Pedrosa compreso) partiranno con il coltello tra i denti e gomme che, soprattutto all'inizio del campionato, avranno un comportamento poco prevedibile.

Vedremo .... ormai manca veramente poco ..... Natale, Capodanno, un paio di test e si ricomincia !!!!!!

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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO

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Ciao a tutti .

A sua discolpa comunque Zanardi dopo Sepang disse questo:

"Zanardi, infine, ammette l'errore di Valentino, trovando tuttavia difficile che una persona nella sua stessa condizione avrebbe potuto reagire diversamente. «Nessuno giustamente gli perdona il fatto che abbia reagito alla provocazione di un pilota che ha poco più di vent’anni. Se uno in una situazione come quella vissuta da Valentino riuscisse addirittura a controllarsi, o comunque a concentrarsi sul miglior risultato possibile da portare a casa, sarebbe da santificare. Perché non solo sarebbe un fenomeno in pista, ma riuscirebbe anche a reagire in un modo che il 99,9% delle persone non saprebbe sostenere.»

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il dolore è il preludio al cambiamento
la potenza è nulla senza controllo
Fucilali tutti e lascia che li giudichi Dio

braco Ac

che ribadisci sempre
non ci stancheremo mai

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