e via con la seconda puntata...
MotoGP, Ezpeleta: il biscotto? non credo ci sia stato
GPOne.com
Carmelo Ezpeleta ha rotto (finalmente) il silenzio e lo ha fatto rilasciando una lunga intervista alla testata spagnola Marca. Il boss della Dorna ha espresso la sua opinione sui fatti che hanno sconvolto il finale dello scorso campionato e ha difeso il suo operato.
“
Credo che abbiamo gestito la situazione molto bene - ha dichiarato - Credo che abbiamo fatto quello che si doveva, che era non incendiare ulteriormente le cose”.
Ezpeleta ha cercato di buttare acqua sul fuoco.
“Il Mondiale di MotoGP è materiale infiammabile, lo è sempre stato - ha continuato - Può accadere di tutto e bisogna essere preparati, l’esperienza ci insegna ad essere più calmi”.
Carmelo ha anche difeso l’operato della FIM.
“Il campionato appartiene alla FIM e noi lo gestiamo. Mi ha divertito il fatto che un giornalista italiano mi abbia chiesto: ‘dov’è la FIM?’. La FIM è quella che ha deciso. C’è la Direzione di Gara che decide le penalizzazioni e, se non c’è accordo, come in questo caso, si passa ai commissari della FIM. E’ più facile creare polemiche che regole”.
Ezpeleta non sembra riconoscere nessun errore eppure, a distanza di mesi, la possibilità di un nuovo scontro tra Rossi e Marquez sembra ancora possibile.
“Ho parlato con loro, con Marc in Austria e con Valentino a Barcellona - ha rivelato - E’ inutile dire altro, loro due e io, e credo molta gente, sappiamo quello che è successo. Però non serve continuare a insistere su questo tema”.
Forse, ma intanto non è ancora sicuro che i due si presentano insieme in conferenza stampa in Qatar, per la prima gara.
“Non lo so e non mi preoccupa”. Come non è neanche interessato alla possibilità di una stretta di mano: “una delle cose che ho imparato è che non puoi cercare di cambiare l’opinione della gente. I fatti sono i fatti”.
Le ultime parole dell’intervista sono dedicate a Rossi e a un suo possibile ritiro.
“Non mi preoccupo delle cose che non posso gestire - ha detto Ezpeleta - Nessuno corre per tutta la vita. Ne ho parlato con lui, ha voglia di tornare a correre e di vincere, dipenderà da lui. Credo che dopo il suo ritiro rimarrà coinvolto nel motociclismo, ma non ne sono completamente sicuro. Ma prima di tutto è un pilota straordinario, il livello di oggi è il più alto della storia e Valentino, a 36 anni, è in grado di essere lì, questo mostra il pilota che è”.