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Sfasciacarene |
Iscritto il: lun 30 ago, 2004 8:33 am Messaggi: 4487
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riporto il commento di mario lega sulla sfida tra vale e spencer, mi è piaciuto xchè mi ha fatto ricordare i primi tempi di freddie nel motomondiale (chi di voi ricorda la sua prima vittoria, se non sbaglio fu a spa contro un certo barry....che spettacolo ragazzi ):
"Spencer mi incuriosiva; possedeva qualcosa di diverso. Ma cosa? Lo osservo: primo passaggio: sbaglia la curva. Secondo: sbaglia. Terzo: stesso errore. Controllo i tempi sul giro: velocissimo. Mi domando: possibile che quest'uomo cicchi le curve, e poi sia veloce come il vento? Guardo meglio. Io, che ho sempre avuto passione per la tecnica di guida... e capisco che non si tratta di errori. Innanzitutto frenava non più tardi, ma meno. Si alzava ai cento metri; non metteva in crisi il telaio con una gran pinzata, ma agiva leggero sulla leva. La moto era sempre stabile. Quando affrontava la curva, sembrava dovesse tirar dritto. Poi spigolava per un istante, cambiava direzione, era subito in verticale, dava gas... Adesso, lo fanno in tanti. A quel tempo, era l'unico. Consciamente o inconsciamente, aveva inventato un nuovo modo di curvare. Lo chiamavano "Fast" Freddie. Il veloce. Io lo avevo soprannominato "il salumiere", perché tendeva al grassottello. Sono convinto che la sua grande passione non fosse la moto, ma il basket. Se poteva accampare una scusa per non scendere in pista, lo faceva. Se il suo vicino di casa aveva mal di testa, lui marcava visita...
Il contrario di Rossi, che sale in moto anche quando è fuori servizio. Spencer, alla cava, proprio non ce lo vedo. In comune, i due hanno l'ecletticità. Spencer è stato l'ultimo a vincere nella stessa stagione il titolo in due categorie diverse. Valentino lo ha conquistato in anni differenti, ma in tutte. Ed ogni volta, cambiando classe, annunciava: "dovrò modificare il mio stile di guida...". Intelligenza. Equilibrio.
Rossi Non è mai caduto seriamente, e la cosa lo aiuta molto. I giovani sono più veloci dei vecchi anche perché ad ogni degenza in ospedale la mano destra si rattrappisce un po'. Le ossa hanno memoria...
Valentino è un animale da gara. Ci sono piloti bravissimi ma così precisini, che vanno (alla grande) solo quando la moto è perfettamente a punto. Rossi è diverso. Qualcosa manca? Supplisce lui. Ma non pensate per questo che sia un approssimativo: chi gli fornisce la tuta racconta che, quando si incontrano, Vale tira estrae un fogliettino scritto fitto fitto ed inizia la litania delle migliorie da apportare...
Insomma, nonostante la grande fantasia, un gran pignolo. Anche un ragazzo che ha il coraggio di essere sempre se stesso. Quando provi le gomme, la cosa funziona più o meno così: si inizia con quella standard; poi, via via, ti sottopongono le mille combinazioni possibili. Molti piloti arrivano a barare, giusto per non ammettere che non si accorgono delle differenze. Valentino una volta si è fermato ai box, puntando i piedi: "basta, non ci capisco più un caspita". Meticoloso come è, potrebbe far bene anche nelle auto. Purché si spicci; si fa presto a fare sera..."
MARIO LEGA E FREDDIE SPENCER Le carriere di Mario Lega e Freddie Spencer si sono sfiorate. L'italiano (Lugo di Romagna, 1949) ha conquistato il titolo della classe 250 nel 1977; l'americano (Louisiana, Usa, 1961) ha debuttato nel Motomondiale quattro anni più tardi. In pista non si sono mai incontrati. Eppure, nel 1981, Lega ha trascorso una giornata intera ad analizzare lo stile dell'americano. E ne è rimasto sorpreso... Nereo Balanzin
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