E' il primo messaggio e quindi non sarò breve:
bravo lizard le impostazioni che proponi sono lusinghiere anche se i parametri da gestire per automatizzare le classifiche richiedono abbastanza risorse (credo che non ce la caviamo senza un dbase di access a "campi incrociati" - o giù di lì). Per quanto riguarda il sunto del regolamento (che ancora attendo di leggere) credo che debba avere alcuni "principi costituzionali" che devono essre inseriti ab origine.
Io ne proporrei alcuni:
1) E' il pilota che fa la moto (e non il contrario) - questo significa che una volta impostate le quotazioni di tutti i piloti tutte le altre quotazioni sono algoritmi matematici (la media aritmetica dei piloti interessati alla quotazione - es. la quotaz. Honda è la media aritmetica delle quotazioni di tutti i piloti Honda e così via)
2) I risultati "sul campo" dei piloti incrementano la classifica a punti e influiscono sulle quotazioni degli stessi (per comodita circa i punti io metterei un moltiplicatore fisso legato al punteggio ufficiale motogp ad es. 10 per le qualifiche e 20 per la gara: così facendo i punteggi sono "chiari", ma diretta conseguenza e che il pilota che si qualifica "1°" in prova cui spetterebbero 25x10=250 punti non se li prende se non arriva in gara - infatti il moltiplicatore funziona solo se il pilota "vede" la bandiera a scacchi - come nella realtà- Circa le quotazioni: il criterio delle fasce di in/decremento mi piace - e vorrei pur vedere l'ho congegnato io- si tratta di definire il delta incrementale - che vedrei in %)
3) La squadra guadagna soldi solo in relazione ai punteggi ottenuti. (no chiro/cartomanzia)
4) Il team manager non deve essere troppo condizionato dalle transazioni, anzi deve essere incoraggiato a farle (per non avere una classifica "statica" che alla 4 gara ha già decretato il vincitore (o giù di lì). Con questo presupposto il costo per le transazioni deve essere più contenuto (il 10% per me è troppo) : sarà l'oscillazione delle quotazioni a bilanciare il tutto.
Sulla scorta di questi "principi costituzionali" si può elaborare un modello per simulare la bontà delle intuizioni, per poi redigere il vero e proprio regolamento, una volta sentiti i pareri di chi riterrà opportuno farlo
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