Sabato 26/03
Rossi a Repubblica
"Quest'anno sarà dura" parola di Valentino
di BENEDETTO FERRARA
Jerez de la Frontera - Due settimane e poi si parte davvero, proprio da qui, da Jerez, Spagna del sud. Valentino Rossi e gli altri girano e girano, sei ore di test continuati. Il primo giorno spinge su una Suzuki, quella di Hopkins, con Hayden subito dietro e Rossi terzo, un decimo sopra Gibernau. Soffrono Biaggi ("Un distacco così è incredibile, ho fatto di tutto, ma è chiaramente un problema di elettronica, che non dipende da me. Non so proprio cosa dire") e la Ducati di Capirossi, che arrivano a sera con il quindicesimo e l'undicesimo tempo.
L'impressione è che questo motomondiale dell'anno secondo del Rossi vestito Yamaha, porti con sé una bella dose di incertezza in più, con tutte quelle Honda all'attacco del campione numero quarantasei. Rossi si siede e dice: "Sono abbastanza contento di come stanno andando le cose. Abbiamo trovato subito la messa a punto e provato delle gomme che useremo in gara. La moto mi piace, anche se ancora è un po' nervosa in frenata e mi dà qualche problema sulla buche".
E domani dicono che pioverà.
"Sì, me l'hanno detto. Spero che sia così, anche perché non ho mai provato la nuova moto sul bagnato e sarebbe meglio poterlo fare in un test piuttosto che ritrovarmi a sperimentare la cosa in gara". Rossi, una Yamaha nuova di zecca e una Honda che ha fatto dei passi avanti. Si è già fatto un'idea della differenza tra le due moto? "La Honda ha lavorato molto bene, risolvendo, tanto per cominciare, i problemi di chattering (saltellamento, ndr) con cui Gibernau ha dovuto fare i conti la scorsa stagione".
Ma la sua Yamaha adesso è più potente.
"Sì, questo era uno dei primi problemi da risolvere. Il vecchio motore era ormai alla frutta. Comunque, per il motore, noi e la Honda abbiamo fatto un passo avanti praticamente uguale, direi che abbiamo guadagnato entrambi un cinque per cento in più. Ma è chiaro che sono molto felice di questo motore, e anche del nuovo telaio, che ha risolto molti problemi al posteriore".
Infatti, i test di Barcellona avevano regalato grandi sorrisi.
"Sì, ma l'ultimo giorno, perché all'inizio eravamo molto preoccupati. La moto non correva e io non mi divertivo a guidarla, Poi, per fortuna, alla fine, abbiamo trovato il bandolo della matassa".
Provi a descrivere il campionato che verrà.
"Credo che sarà difficile come sempre. No, forse lo sarà di più. Perché sono tanti i piloti che partono con ambizioni importanti e tutte le Honda questa volta sono competitive".
E poi c'è la storia delle gomme.
"Sì, saranno davvero fondamentali, anche perché hanno fatto un salto in avanti incredibile. Sarà importante stare molto attenti, perché non vorrei che a forza di cercare la stabilità non si perda in maneggevolezza. La cosa non mi piacerebbe affatto".
(26 marzo 2005)
_________________ Lo Zio Tazio
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