Aspettavate un'intervista a Biaggi sul Corriere? Io l'ho fatta su Controcampo e siccome qualcuno ne ha già pubblicato degli stralci, eccola intera:
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In tv si consuma la vita di un grande Papa. Rintanato nella sua casa di Montecarlo, come tanti, davanti alla tv c’è anche Max Biaggi. E’ un momento duro per parlare di moto, di un ottimo inverno, di un momento difficile nel rapporto suoi con la Hrc. Di quella che, conoscendolo, potrà invece essere una buona stagione. E’ dura rompere il ghiaccio. Non è colpa di nessuno, ma è dura in questo venerdì sera.
“Siamo piccoli noi con le nostre moto davanti a queste cose” dice Biaggi.
Tu il Papa l’hai conosciuto?
”Sì, sono stato in Udienza almeno tre volte. Quella che ricordo meglio risale a quattro anni fa con altri sei sportivi. Mi chiese se ero quello che andava in moto e mi disse… di andare piano! Mi chiese se fossi fidanzato o sposato, ricordandomi che sposato sarebbe stato meglio. Vedi, ero lì come ospite speciale, per meriti sportivi, eppure nella mia vita non mi sono mai sentito così normale, così piccolo. E’ stato un uomo grandioso, che mancherà, al mondo intero…”
Proviamo a parlare di moto. Proviamo a dire se ora come ora Biaggi c’è oppure no.
“Direi proprio di sì. Sono uscito brillantemente da un infortunio brutto (caduto col supermotard e piede rotto n.d.r.) in tempi rapidissimi. Sto molto bene fisicamente. Forse è anche per questo che mi sento molto a posto su quasi tutta la linea”.
Ti hanno pure visto di nuovo sul supermotard. Allora insisti?
“Hai anche tu la passione per la moto no? Sei caduto, ti sei rotto anche tu, eppure ci sei tornato sopra. Cosa fai, il bue che dice cornuto all’asino? La moto è divertimento. Il motard è imprevedibile, bello. La moto sta nella mia vita in tutte le forme”
Ottimista, bene. Però proclami per la stagione non ne fai?
“Non ne ho mai fatti. Non è nel mio modo di vedere le cose. Se sei un essere pensante e vivi il nostro mondo non lo fai”
Be, però Gibernau non fa che ostentare sicurezza.
“Come faccia uno ad essere realmente sicuro di essere il migliore ancora prima di iniziare proprio non lo so. Sono i fatti a non consentirtelo. Magari tattica, circostanze che…”
Lo rendono conveniente?
“Non lo so. Fatti suoi”.
Come ti spieghi che negli ultimi test sei stato il migliore per due giorni e poi a Jerez, pluf, quindicesimo?
“Aah, non me lo spiego! Ci sono questioni tecniche di mezzo. Però sai come vanno le cose. Se parlo di quelle finisce che dicono che mi lamento. Io non vorrei né seminare né raccogliere cose negative”.
Bè, però che ti lamenti è vero?
“Uff ,ancora. E’ vero che quando ho problemi tecnici lo dico. Però piantiamola con ‘ste cose. Non fanno bene a nessuno. Finisce che fanno solo male a me. Io ora voglio solo dimostrare che posso stare davanti e ho un monte di responsabilità. Guarda che non è facile!”
No, certo, lo capisco. Però è vero che ora la moto saltella, pare un’altra, ha problemi elettronici di gestione del motore che prima non aveva e questo ha creato disagio nel rapporto tra te e Hrc?
“No, guarda che il rapporto è sano! E’ un gran gruppo di lavoro. Conto tanto sul loro appoggio, loro sul mio. Ci stimiamo come persone credibili. Certo, c’è tanto da lavorare; il nostro è un lavoro delicato. Se con una moto guadagni un decimo sei un grande, se perdi un decimo sei un vinto. Però basta, si inventa troppo. E la rissa sfiorata con Hayden? Che balle! Ma come girano queste voci? Ma cosa costa chiedere ai diretti interessati? Voci, voci. Cose vere raramente”.
Come se ti venisse cucito addosso un personaggio?
“Qualcosa del genere. Guarda però che io sembro duro, ma ci soffro davvero per queste cose”.
Sono certo che tu sia un bravo ragazzo…
“No, sono un bastardo (ride)! Dài, ho pregi e difetti come tutti. I pregi spero che li apprezzi chi mi sta vicino. Certo, sono puntiglioso, ho un carattere forte, ostinato”
A me pare che pratichiate tutti l’intimidazione; ma uno “buono dentro” al 100% nel vostro ambiente esiste?
”So di dire qualcosa che fa scandalo. Ci vuole coraggio a dirlo, ma dico di no. Non è possibile. Guarda Rossi, con Gibernau: l’interesse sportivo ha prevalso su qualcosa che in realtà non c’era. E’ un mondo in cui se cerchi di mettere su il teatrino a un certo punto viene giù tutto”.
Sembra infatti che anche Rossi preferisca il “rapporto” con te a quello con Gibernau.
“Sì, perché è chiaro. Io preferisco il vero. Non c’è amicizia? Basta, non c’è. Con tutte le cose che dobbiamo fare dire le bugie e poi sostenerle diventa un lavoro”.
Tocca pure ferro; ma se per ipotesi quest’anno il mondiale dovessi vincerlo tu, preferiresti farlo lottando con Rossi o con Gibernau?
”Tutta la vita con Rossi. Non ho dubbi. Rossi è un campione. Campione ci nasci. Rossi lo è, lo ha dimostrato. Gibernau dov’era? No, non diventi campione a 32 anni.Si vede. Per come mi sento, per quello che so e ho dimostrato di essere sarei molto più contento di giocarmela con Rossi. Più emozionante, più vero”.
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