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Barros: l’importanza dell’esperienza
“L’esperienza è vitale in ogni sport e ti insegna ad essere aggressivo
al momento giusto,” ha spiegato il brasiliano, che ha preso parte a
quasi un terzo delle gare della classe regina dall’inizio del
campionato del mondo, nel 1949. “Questa stagione sarà particolarmente combattuta e bisognerà cercare di fare meno errori possibile”.
Bayliss ha un anno in più di Barros ma ha fatto 206 gare in meno di
lui. L’australiano infatti è approdato alla MotoGP appena due stagioni
fa dopo anni di vittorie e successi nella SBK. Nella categoria ha
infatti vinto il titolo per la Ducati nel 2001, arrivando secondo
l’anno successivo, alle spalle di Colin Edwards. Passato in MotoGP ha
ottenuto altre soddisfazioni insieme al compagno di squadra Capirossi.
Il suo stile aggressivo e la grande determinazione gli sono valsi il
sesto posto assoluto il primo anno in MotoGP. Problemi tecnici l’anno
successivo lo hanno tenuto lontano dal podio fino all’ultima gara della
stagione, dopo la quale il lungo rapporto con la Casa italiana si è
interrotto.
Il lungo applauso con quale è stato accolto dai media al termine del
GP di Valencia dell’anno scorso la dice lunga. Non solo il podio giunto
al termine di una stagione difficile ma anche la consapevolezza che il
team Camel Honda lo avrebbe accolto nel 2005, sono stati altamente
apprezzati, perché una stagione senza Bayliss avrebbe perso qualcosa.
Adattarsi alla RC211V non è stato facile dopo anni alla guida di una
moto diversa ma Troy è determinato a trarre il massimo dalla chance che gli è stata offerta.
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