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 Oggetto del messaggio: Estoril - preview
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Motospugna
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Sarà quella della 125 l'ultima gara in programma all'Estoril
12/04/2005 - 19:00



Le domeniche di Motomondiale si sono quasi sempre articolate su una canonica scaletta, salvo un breve periodo a metà anni '90, quando la 250 poteva essere indubbiamente a pieno diritto la vera classe regina, con i vari Biaggi, Harada, Jacque, Waldmann e via dicendo che scendevano in pista per ultimi. Ma di solito, da sempre l'inizio è con la 125, poi si passa appunto alla 250, e infine, clou della giornata, la 500, ora diventata MotoGP. Per il Gran Premio dell'Estoril ci sarà ancora una volta un piccolo strappo alla regola.
Considerando che il Portogallo, situato all'estremo ovest dell'Europa, ha un fuso orario leggermente diverso rispetto al resto del Vecchio Continente, gli organizzatori hanno deciso di rivedere gli orari delle tre gare, con l'obiettivo primario di dare più visibilità alla MotoGP: la prima corsa sarà quella della 250, alle 12.15. Poi la MotoGP alle 14 e la 125 alle 15.30. Da tenere conto che questi sono gli orari italiani; ciò vuol dire quindi che secondo l'ora dell'Estoril, 250 e MotoGP sono state anticipate. Ma ciò ai fini televisivi di casa nostra non conta molto.
Questa scelta ricorda quella fatta lo scorso anno per l'appuntamento brasiliano di Jacarepagua, dove l'ordine dei tre GP venne praticamente invertito, con la MotoGP ad aprire le danze alle ore 16.


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MessaggioInviato: mer 13 apr, 2005 2:06 pm 
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Motospugna
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da libero.it


Il pilota della Yamaha non vuole lasciarsi sfuggire un'altra occasione all'Estoril, circuito su cui si svolgerà il prossimo Gran Premio di Portogallo. Il suo obiettivo è entrare nella storia della Casa di Iwata


MILANO - A una settimana dal suo , Valentino Rossi si ritrova davanti a tutti nel Mondiale della MotoGP ed è pronto a tornare in pista per conquistare un altro record.

In occasione del , che si disputerà questo week-end sul circuito dell' , il pilota di Tavullia cercherà di regalare alla Casa di Iwata un'altra soddisfazione. In caso di vittoria il campione del mondo in carica della MotoGP diventerebbe il primo pilota Yamaha nei 50 anni di storia dell'azienda ad ottenere cinque vittorie consecutive nella classe regina, dopo aver eguagliato il precedente record di Lawson, che risaliva al 1986, proprio domenica sul tracciato andaluso.

'E' sempre bello battere dei record, ma non è una cosa a cui presti troppa attenzione' ha commentato Valentinik 'La vittoria di domenica mi ha dato sensazioni diverse rispetto a quelle di Welkom dell'anno scorso perché non è stata una sorpresa così grossa. Comunque è stata una gara fantastica ed il modo migliore per iniziare il campionato. Il livello è altissimo e questa prima gara ci ha fatto capire quali sono le cose che dobbiamo migliorare sulla moto di quest'anno. Abbiamo molto lavoro da fare ma tutta la squadra è fortemente motivata a difendere il titolo'.

'Ad Estoril sarà un'altra battaglia difficile, la seconda di diciassette!! Senza dubbio Sete Gibernau sarà il mio rivale principale quest'anno. Abbiamo ancora sedici gare e se sarà così forte in tutte e sedici sarà davvero dura batterlo'.

'La pista di Estoril è piena di imperfezioni ed è difficile trovare un buon set-up subito. Dobbiamo semplicemente dare il meglio durante le prove e sono sicuro che domenica ci sarà u''altra gara fantastica'.

Jeremy Burgess, capo meccanico del pesarese, ha aggiunto che, oltre al fatto che questa è un'ottima occasione per paragonare la nuova versione della YZR-M1 con quella del 2004, Estoril darà anche l'opportunità di verificare realisticamente i progressi fatti con la moto nei recenti test invernali.

'La moto con cui abbiamo corso a Jerez l'anno scorso era all'inizio del suo sviluppo, mentre all'Estoril era già al massimo. Questo cambio di data che anticipa il Gran Premio del Portogallo fa sì che sia passato relativamente poco tempo dall'ultima volta che abbiamo corso qui e che quindi si possa vedere più chiaramente quanta strada abbiamo fatto con la nuova moto'.

Come Burgess, anche Davide Brivio non vede l'ora di poter mettere a confronto la nuova YZR-M1 con la versione 2004.

'Siamo molto curiosi di vedere come si comporterà la moto perché, pur avendo vinto la gara domenica, la versione 2005 della YZR-M1 è ancora in piena fase di sviluppo. Ad ogni modo, partiamo con grande ottimismo perché siamo in testa al campionato e anche perché avevamo già vinto qui anche l'anno scorso. Il nostro obiettivo è ovviamente quello di rimanere in testa'.

Il team manager ha poi sottolineato che tutta la squadra darà il massimo per far sì che Colin Edwards abbia le stesse sensazioni del compagno.

'Per Colin è molto importante riuscire a tornare in pista il più presto possibile perché dobbiamo continuare a lavorare per far sì che si senta a suo agio in moto. Non è stato un buon inizio di stagione per lui, ma il giorno dopo la gara abbiamo fatto un breve test ed abbiamo trovato delle buone soluzioni per il suo set-up che saranno molto utili nella prossima gara. Il nostro obiettivo è quello di far sì che anche Colin sia nel gruppo di testa perché sappiamo che anche lui ha il potenziale per esserci'.

Il pilota texano ha una gran voglia di riscatto e non nasconde la grande fatica provata a Jerez: in Portogallo vuole voltare pagina.

'Nel mio caso va benissimo correre pochi giorni dopo l'ultima gara perché non ero affatto soddisfatto di come sono andate le cose domenica. Ci siamo giocati quattro o cinque punti, ma adesso abbiamo subito la possibilità di rifarci mettendoci a lavorare per la prossima gara'.

'E' anche bello correre su un'altra pista perché, considerando anche i test, abbiamo passato sette giorni di fila a Jerez. E' bello cambiare ed arrivare su un circuito su cui nessuno ha ancora girato durante l'inverno. E' un'ottima occasione per noi per ripartire da zero'.

(fc)


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MessaggioInviato: mer 13 apr, 2005 2:09 pm 
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Colonnello Bernacchia
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Motospugna
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Gp Portogallo: Tutto sul tracciato
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MILANO - Il circuito 'Fernada Pires da Silva', o più comunemente circuito di Estoril, è stato costruito nel 1972 e successivamente modificato nel 1994 per includere la famosa 'Variante', una delle curve più lente del Campionato del Mondo della MotoGP.

La caratteristica più evidente della pista portoghese è la differenza di velocità con cui si percorre la curva più lenta (meno di 60 km/h) e i 325 chilometri orari che si raggiungono alla fine del lungo rettilineo principale. Questo ampio range di velocità rende impegnativa la regolazione del cambio che quindi diventa una parte fondamentale della messa a punto per questo tracciato.

Oltre a quattro curve che si affrontano in prima, ce ne sono altre sei da fare in seconda marcia. Ne risulta che l'Estoril sia la pista con la velocità media più bassa dell'intero calendario, più lenta con i suoi 152.981 km/h di quella di Valencia e Jerez.

Il tracciato portoghese è anche uno dei più difficili anche per le regolazioni delle sospensioni. Quella anteriore è sottoposta ad una pressione notevole nel punto di frenata sia alla fine del rettilineo principale sia in quello che porta alla 'Parabolica Interna'. E' dunque necessario avere una molla dura nonostante le asperità dell'asfalto richiedano invece una regolazione più morbida per assorbire gli avallamenti.

Stesso problema per quanto riguarda l'ammortizzatore: da un lato c'è una sessione di 'esse' e una curva da quinta che in circostanze normali richiederebbe una molla rigida, dall'altro la mancanza di aderenza e l'asfalto ondulato esigono un compromesso anche per quanto riguarda la sospensione posteriore.

Per le gomme bisogna tenere in conto che la pista ha dieci curve a destra e solo quattro a sinistra, e ciò comporta che i pneumatici che si usano, siano fatti di due o addirittura tre mescole di gomma. Sul lato destro ci dovrebbe essere una mescola dura, per resistere alla forza esercitata sul pneumatico nelle curve a destra. Tra questa la curva 'Parabolica' che porta nel rettilineo principale, e che è causa di una forte usura dei pneumatici, dovuta alla sua lunghezza ed al fatto che l'acceleratore viene aperto presto, quando la moto è ancora in piega. Per quanto riguarda la parte sinistra dei pneumatici, la mescola usata deve essere più morbida, per assicurare un buon grado di aderenza, anche quando il pneumatico è relativamente freddo, come capita in questo circuito.

Quest'anno le condizioni climatiche potrebbero essere ancorà più critiche: la vicinanza della pista con l'oceano ha sempre favorito un forte e fastidioso vento di ponente.


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