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Fat velox, et liber eris

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Fat velox, et liber eris

Da controcampo :

Biaggi , un rebus da tradurre , non ha capito il giapponese , di Nico Cereghini
Ha ragione il presidente Kanazawa-san :
i problemi del romano nascono dall’incomprensione coi dirigenti nippo.


Il Max di Le Mans e un Max difficile da leggere : le prove complesse e non cosi efficaci , culminate con un tempo da terza fila , poi la caduta nel warm-up con forte contusione lombare , infine la gara . E proprio quando pensavi che il suo GP fosse definitivamente compromesso , eccolo battagliero a duellare con Meandri . Bene , allora è finalmente recuperato , mi dicevo . E invece lui salta fuori a dire che moto non migliora affatto e che i problemi sono sempre gli stessi di inizio stagione e che merita certamente una Honda migliore di quella che sta guidando . Indagare sulla vicenda è delicato . Il presidente della HRC , Kanazawa-san , sostiene che l’unico problema è la comunicazione tra il pilota e gli ingegneri ; Max nega e porta avanti la tesi di una moto inguidabile e basta . Io credo che abbia ragione il dirigente giap , e che la sostituzione di due o tre tecnici dentro il team non servirà .
Perché Nax Biaggi ha un modo personale di parlare con i tecnici . E io credo che il suo linguaggio non sia adeguato. Max è un pilota sensibile e attento alle reazioni della moto , colorito nel descriverle alla squadra , pronto a provare e riprovare senza risparmiarsi . Però non è così bravo a sintetizzare e a stabilire le priorità , mentre i tecnici giapponesi sono abituati a procedere esaminando una questione alla volta . E’ la prima volta che il romano deve relazionarsi con una squadra profondamente nippo , e temo che la investa con una lunga serie di problematiche , confondendo i suoi interlocutori.


Sin qui l’articolo di Nico , pur essendo sostanzialmente d’accordo credo che in questo articolo ci sia una piccola-grande inesattezza , non me ne voglia Nico .
Non è certamente la prima volta che Max si trova a dover discutere con squadre “ profondamente nippo “ , e il filo conduttore è sempre l’incomprensione tra la squadra e il pilota , basterebbe ricordare le incomprensioni tra Max e Yoda , oppure quelle tra Max e Furusawa , queste ultime sfociate in conferenze sampa molto pepate . La storia si ripete , sempre uguale a se stessa , nulla di nuovo sotto il sole .

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

Sicuramente sono un biaggista (ma non è che disprezzi gli altri piloti), ma leggendo l'articolo di Cereghini e l'ho fatto più volte, lo trovo strano:

1. Indagare sulla vicenda è delicato
Sinceramente il resto dell'articolo mi paiono essere più che un'indagine, un tratto della personalità di Biaggi, senza aggiungere (forse volutamente) non dico qualche prova, ma qualche aneddoto.
(Da questo punto di vista lo Zio c'informa di più.)
2. Perché Max Biaggi ha un modo personale di parlare con i tecnici . E io credo che il suo linguaggio non sia adeguato. Max è un pilota sensibile e attento alle reazioni della moto , colorito nel descriverle alla squadra , pronto a provare e riprovare senza risparmiarsi . Però non è così bravo a sintetizzare e a stabilire le priorità , mentre i tecnici giapponesi sono abituati a procedere esaminando una questione alla volta . E’ la prima volta che il romano deve relazionarsi con una squadra profondamente nippo , e temo che la investa con una lunga serie di problematiche , confondendo i suoi interlocutori.
Molto probabilmente (e lo si è detto tantissime volte) Biaggi non individua velocemente quali siano le priorità dei problemi o sintetizzarli, ma non posso credere, pur ammettendo la centralità del pilota nel progetto, che non vi sia un filtro. E poi questa dei tecnici nippo ... è che sono dei tardoni?
RIescono a fare un pensiero alla volta? Ed in Yamaha i teccnici non erano nippo? Forse erano di una regione più veloci?
O è un modo per dire:
La colpa è di Max che dice tante cose, ma è anche di quei lenti giapponesi.
Un colpo alla botte ed un altro al cerchio?

Io lo ripeto: non è possibile che in HRC non vi sia qualcuno che coordini il tutto con polso richiamando tutti alle proprie responsabilità. Lo stesso Fiorani ha fatto dichiarazioni sicuramente di facciata, ma che hanno fatto altre confusioni.

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

Zioo che Kanemoto tenti di coordinare, io ti dico forse, ma che lo faccia con polso anche nei confronti del pilota ti rispondo no.

Già vedo positivo l'intervento di Kanazawa.

Il pilota Biaggi lo si conosce o lo si conosceva, perchè l'HRC l'ha preso senza le adeguate contromisure? Che fosse la seconda scelta dopo Gibernau era risaputo, ma che fosse uno giusto per completare la squadra per un solo anno mi pare un calcolo sbagliato, perchè Biaggi è sempre una bomba pronta ad esplodere e non penso che gli abbiano detto che questo era il suo ruolo.

Comunque ritornando all'articolo di Cereghini è un insieme di tante cose risapute ... l'indagine giornalistica? Non la vedo.

Non mi pare che Biaggi abbia detto che ha tantissimi problemi, ma:

In inserimento di curva la moto è scorbutica, in uscita impenna e sono costretto ad accelerare in ritardo.

Il problema sul forum è stato dibattuto e le motivazioni sono chiare, se indagine giornalistica si vuole fare si parti da questo (o forse è delicato? )

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Lo Zio Tazio

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