Intervista a Rossi.
... ma gli è capitato di tutto !!!!
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Vigilia agitata per il Gp delle Americhe: in fiamme il box della Yamaha Tech 3, allagati quelli viciniIl primo giorno del Gp texano è stato molto movimentato. Valentino Rossi ha dovuto ritardare la conferenza stampa di mezzogiorno (ore 19 italiane) perché, sbarcato a Chicago mercoledì, è rimasto due ore e mezzo all’immigration, ha perso la coincidenza per Austin e ha dovuto prendere un volo per Houston dove è atterrato solo all’alba di oggi. Da lì ha proseguito in auto per Austin, per altre tre ore di viaggio. Esausto e fuso dal jet-lag, Vale ha preferito rimanere in albergo a riposare. Una disavventura che ha colpito molti nel paddock del Motomondiale. Al posto di Rossi ha in un primo momento parlato Lin Jarvis, managing director Yamaha.
PAURA – Come non bastasse questo e il disastro di Waco, 120 miglia a nord di Austin («Nessun problema per noi, siamo a una certa distanza», ha cercato di tranquillizzare tutti Steve Sexton, presidente del Circuit of the Americas), un incendio nella notte di mercoledì si è propagato nel box del team Yamaha Tech3: forse per via di un cortocircuito, uno degli starter elettrici impiegati per accendere le moto ha preso fuoco. Il sistema anti-incendio ha prontamente spento le fiamme ma ha allagato i box vicini di Honda Lcr, AB Cardion e Yamaha ufficiale, quello di Rossi e Lorenzo. Il team manager Yamaha, Massimo Meregalli, ha spiegato: «La prima impressione è stata abbastanza brutta, ma per fortuna la situazione non è così tragica come pensavamo. Dobbiamo smontare le moto ed asciugarle, pulirle, e rimetterle insieme. Potrebbe essere andata peggio. La cosa più importante è che nessuno sia rimasto ferito». Tutti i dati elettronici necessari per preparare la gara sono comunque stati salvati e al momento, ha spiegato Lin Jarvis, «la maggior preoccupazione è per le prossime gare: le parti meccaniche si possono asciugare, ma su quelle elettriche non possiamo scongiurare il rischio di corrosione. Potremmo perdere pezzi importanti».
«FIDUCIA» - «Adesso ci siamo, è tutto a posto – racconterà poi Valentino Rossi nel pomeriggio di Austin (nella sera italiana) dopo l’odissea sofferta per arrivare in Texas -. È stata lunghissima, ma adesso finalmente sono qui».
C’è stato pure l’allagamento nel box Yamaha…
«Davvero, incredibile. Speriamo non ci siano stati danni nei pezzi di ricambio per le prossime gare».
Che gara ti aspetti?
«I test qui non sono andati benissimo, ma dopo i test di Jerez abbiamo cambiato setting e, dopo aver visto com’è andata la prima gara in Qatar, penso che potremo fare abbastanza bene».
Pensi ancora che sarà una gara soprattutto in difesa?
«Non voglio partire con questo presupposto. Vediamo prima come vanno le prove poi capiremo di più».
Hai riflettuto sulle qualifiche e su come partire più avanti rispetto al Qatar?
«Devo migliorare sul giro secco, ovviamente. Ma soprattutto devo trovare una strategia migliore: a Losail sono rimasto intruppato».
Quante volte hia rivisto la gara di Losail?
«Tre volte. Di solito, mi piace sempre riguardare la gara quando va bene con gli amici… Negli ultimi anni non era successo molto, purtroppo».
Dicono che per lo spettacolo ci vuole sempre Valentino…
«Può essere, sì. Quest’anno ci si potrà divertire di più perché con la Yamaha posso fare belle gare. E poi non dimentichiamoci Marquez».
Come sarebbe questo campionato, già di altissimo livello, se ci fossero ancora Stoner e Simoncelli?
«Sarebbe fantastico. Sic andava forte ed era divertente, un campione in crescita. E Stoner era Stoner. Sarebbe stato un grande spettacolo».
Hai fiducia per la gara di domenica?
«Sì. La bella gara del Qatar, il secondo posto e il modo in cui è arrivato aumenta la fiducia. Ogni volta che salgo in pista ne ho sempre di più».
Bella la pista, no?
«Più da vedere che da fare. Il 75 per cento mi piace, con tante curve interessanti, ma i tre/quatro tornantini in cui si riparte da fermo sono troppo da Formula 1 e io faccio fatica. Vedremo…».
Con l’Inter che va male almeno tu puoi tenere alto l’umore dei tifosi nerazzurri…
«Sì, ci proverò».
Ma non faresti il presidente dell’Inter?
«Sono già nel Cda del Tavullia e questo basta…».
http://www.corriere.it/sport/speciali/2 ... 3cbe.shtml
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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO