Rossi a Marco Masetti (da MOL):
Valentino Rossi ha visto l'incidente, sullo schermo televisivo. "L'ho visto, ma solo in diretta, senza rivederlo. Ho capito che era successa una cosa tremenda. La fatalità è stata perché Tomizawa è riuscito a tenere la moto per una frazione di secondo restando in pista. Se fosse uscito non sarebbe successo nulla. Gli altri, Redding e De Angelis erano nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Credevo fosse grave ma non così. Mi si è gelato il sangue, speravo si fosse massacrato di fratture, non che succedesse questo. Era un ragazzo molto simpatico".
- Come si sale in moto dopo avere visto un incidente così?
"E' agghiacciante andare in moto dopo un fatto del genere, e non scatta un'autodifesa, non ci si dimentica nulla, ci si dice solo "devi andare". Questa storia mi ha ricordato quella di Kato, che forse è stata peggiore. A Suzuka nel 2003 a noi non dissero nulla e mandarono me, Loris e Max sul podio a festeggiare, facendo una pessima figura. Questa volta è arrivato subito Carmelo, ma il mio team mi aveva avvertito subito di non festeggiare. Io ho guardato le facce di Dani e Jorge e ci siamo detti tutto con lo sguardo".
- E' stata una fatalità o ci sono altre spiegazioni?
"E' una cosa terribile che fa parte del nostro sport, certo il curvone è molto veloce e l'erba sintetica è insidiosa. Ma quando sei in scia ad un altro pilota che ti cade davanti non c'è nulla da fare. A Indy Dovizioso mi è caduto davanti e l'ho evitato per un centimetro. Forse la stessa cosa è successo a Lenz, il ragazzino morto a Indy. Aggiungo che De Angelis può dire di essere miracolato, in quella situazione poteva farsi male, molto male".
- Misano è una pista pericolosa?
"No, non è pericolosa, rispetta gli standard del mondiale e l'incidente poteva succedere ovunque".
- La gara era da fermare con la bandiera rossa?
"Si poteva fermare, ma non sarebbe cambiato nulla, non c'era nulla in mezzo alla pista".
_________________ Lo Zio Tazio
"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"
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