E' durata solo un anno la lontananza della Superbike dall'autodromo di Donington Park che sarà la sede della seconda prova del Campionato Mondiale 2011. E sarà un ritorno carico di significati, perché proprio sul circuito britannico il 3 aprile 1988 si disputò la prima gara della Superbike iridata. E in tema di ricorrenze, c'è da dire che proprio quest'anno l'impianto inglese festeggia 80 anni di gare motociclistiche, iniziate nel lontano 1931.
La storia di oggi recita, invece, che il rinnovato autodromo nei pressi dell'aeroporto di East Midlands, sarà teatro della rivincita tra i principali contendenti del Campionato Mondiale Superbike 2011, a cominciare da Carlos Checa e Max Biaggi.
Lo spagnolo in sella alla Ducati 1098R del Team Althea Racing si è aggiudicato ambedue le gare nella prova di esordio disputatasi a Phillip Island (Australia) e si presenta, quindi, molto carico alla seconda prova della stagione. Checa non ha ottenuto, nelle gare che ha disputato con la Superbike a Donington, risultati di rilievo ma non disponeva sinora di una moto come quella con cui corre dall'inizio di questa stagione.
Sul circuito britannico Max Biaggi (Aprilia Alitalia) si è trovato sempre molto bene tanto che ha vinto sia con la 250cc. che con la MotoGP. In Superbike dal 2007 al 2009 è salito sul podio quattro volte in sei gare ma al romano manca, ancora, una vittoria. Quest'anno sembra intenzionato a colmare questa lacuna, visto anche il risultato della prima gara della stagione, dove ha conquistato due secondi posti.
Per rimanere in tema di italiani, Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) dopo il podio conquistato in Australia vuole puntare più in alto, mentre Michel Fabrizio (Suzuki Alstare) cercherà di migliorare i piazzamenti conquistati nella prova d'esordio stagionale. Il primo è salito sul podio nel 2006 con la MotoGP, mentre il secondo lo ha imitato in gara 2 nel 2009 con la Ducati SBK. Al via come nostri portacolori ci saranno anche Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia) e Roberto Rolfo (Kawasaki Pedercini), che hanno conquistato i primi punti iridati della stagione a Phillip Island.
Ma gli "osservati speciali" a Donington saranno certamente i britannici che nelle gare di casa hanno sempre trovato ulteriore spinta per fare bene. Gli spettatori britannici sostengono a gran voce i loro rappresentanti - ma applaudono sportivamente tutti i concorrenti - e daranno ulteriore carica ai vari Rea, Haslam, Sykes, ecc. Purtroppo non sarà al via James Toseland (BMW Motorrad Italia), caduto nei test privati di Motorland Aragón, dove ha riportato una frattura al radio destro che lo costringerà a rinunciare al round europeo.
Jonathan Rea (Castrol Honda) vorrà certamente rifarsi della sfortuna che lo ha colpito in Australia, costringendolo a correre non al massimo, a causa della caduta in prova. Leon Haslam (BMW Motorrad), conquistato un podio a Phillip Island, vuole portare la sua nuova moto a lottare per la vittoria. Il vice campione mondiale della Superbike 2010, nella edizione del 2009 raccolse un terzo ed un quarto posto.
Dopo aver sfiorato il podio nella prima prova del 2011, l'irlandese Eugene Laverty (Yamaha Superbike Team) vuole cercare di ben figurare, per dimostrare di meritare questa R1 ufficiale, la moto che si è imposta per ben due volte con Spies nel 2009. Altro pilota britannico da seguire è senza dubbio Tom Sykes, messosi in luce nei test invernali con la nuova Kawasaki e che a Donington salì sul podio nel 2008, quando prese il via come wild card.
Mondiale Supersport
La vittoria in volata di Luca Scassa (Yamaha ParkinGO) ai danni di Broc Parkes (Kawasaki Motocard.com) e Sam Lowes (Parkalgar Honda) ha aggiunto nuovi motivi di interesse alla Supersport che in questa stagione ha trovato una nuova spinta sia in termini qualitativi - per l'arrivo di alcuni giovani - sia quantitativi. Il ritorno in grande stile della Yamaha ha poi rappresentato l'ampliamento del duello tra Honda e Kawasaki ad una battaglia sportiva a tre punte.
A Donington, oltre ai piloti del podio di Phillip Island, ci sarà quasi certamente il riscatto di Fabien Foret (Hannspree Ten Kate Honda), costretto al ritiro in Australia, mentre potrebbero avvicinarsi ai primi anche gli italiani Massimo Roccoli (Kawasaki Lorenzini by Leoni) e Roberto Tamburini (Yamaha Bike Service), anche loro sfortunati nella prima gara.
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