L’UNICEF in azione per soccorrere i bambini colpiti dal maremoto
28 dicembre 2004 - Nella mattina del 26 dicembre un potente terremoto (8.9 gradi Richter) ha innescato una gigantesca onda di marea (tsunami) che si è abbattuta sulle coste del subcontinente indiano e dell’Asia sud-orientale. Il maremoto ha colpito con immane violenza i villaggi costieri e le comunità di pescatori, uscite in mare senza avere ricevuto alcun preavviso. Il bilancio delle vittime, aggiornato di ora in ora, supera le 40.000 unità:un terzo di esse sono bambini. Centinaia di migliaia di persone hanno perso ogni avere e dipendono totalmente dagli aiuti umanitari.
L’UNICEF, presente con uffici permanenti in tutti i paesi coinvolti (Indonesia, Sri Lanka, India, Thailandia, Malesia e Maldive), ha immediatamente mobilitato personale, scorte e risorse economiche per rispondere alle esigenze della prima fase dell’emergenza. Lavorando in stretto coordinamento con le strutture di soccorso locali e con le altre organizzazioni umanitarie, l’UNICEF ha iniziato la distribuzione di acqua potabile, medicine, coperte e altri beni di sopravvivenza.
In Sri Lanka l’UNICEF ha distribuito già nelle prime ore 30.000 coperte e materassi, indumenti per l’infanzia: tramite un ponte aereo proveniente dal Magazzino centrale UNICEF a Copenaghen, sono in arrivo in queste ore anche scorte di medicine e sali reidratanti (terapia anti-dissenteria) sufficienti per 150.000 persone per 3 mesi. InIndia, l’UNICEF ha inviato 1.500 cisterne da 500 litri, 50.000 sacchetti di sali reidratanti, scorte di farmaci per 30 ambulatori e 38.000 coperte. Nelle Maldive è in corso la distribuzione di alimenti, vestiti e sostanze per la potabilizzazione dell’acqua. In Indonesia, l’UNICEF sta valutando le conseguenze del cataclisma nella regione di Aceh, nell’isola di Sumatra, di difficile accesso a causa della guerra civile in corso. A Myanmar, in Bangladesh e in Thailandia l’UNICEF opera a supporto delle iniziative di soccorso coordinate dai rispettivi governi.
L’UNICEF si sta anche occupando dei ricongiungimenti familiari per i numerosi bambini rimasti orfani o isolati dai genitori nel caos successivo al sisma.
“I prossimi giorni saranno i più critici per i bambini”, afferma Carol Bellamy, direttore generale dell’UNICEF. “Vogliamo aiutarli con tutti i mezzi a nostra disposizione, vogliamo farlo subito. Il tempo è di vitale importanza, adesso.”
L’UNICEF Italia ha immediatamente mobilitato 1 milione di dollari dal proprio fondo per l’emergenza, aprendo anche una specifica campagna di raccolta fondi attraverso cui si può contribuire ad aiutare le popolazioni colpite dal disastro. Anche tu puoi contribuire con una donazione on line oppure scegliendo una delle seguenti modalità:
·Donazione con carta di credito telefonando al Numero Verde UNICEF 800745000 ·Versamento sul conto corrente postale n. 745.000 intestato a UNICEF Italia, causale “Emergenza maremoto” Versamento sul conto corrente bancario n. 000000505010 intestato a UNICEF Italia presso Banca Popolare Etica, ABI 05018 – CAB 12100 – CIN “M”
Quadro dell’emergenza– Priorità esistenti e primi interventi UNICEF – Indonesia - Sri Lanka - India - Thailandia - Myanmar - Maldive – Malesia - Somalia - Fondi necessari. ·Un 1° bilancio indica in 120.000 i morti per il maremoto; milioni gli sfollati: 1/3 delle vittime sono bambini. Indonesia, Sri Lanka, India e Thailandia i paesi con più vittime; morti e danni perfino in Africa Nord orientale. ·Prima risposta dagli Uffici UNICEF dei paesi colpiti; dal magazzino centrale di Copenaghen inviati 3 voli con oltre 65 tonnellate di aiuti. Mobilitate missioni di valutazione e squadre d’intervento. ·Accesso all’acqua potabile priorità assoluta: invio di 100.000 bottiglie d’acqua potabile,3 milioni di compresse e 1.900 kg di sostanze per la potabilizzazione dell’acqua; 2.475cisterne da 500 litri;1.200 taniche da 10 litri per la raccolta dell’acqua. ·Prevenzione epidemie: invio di 350.000 confezioni di sali per la reidratazione orale; 4 kit sanitari d’emergenza per 350.000 persone; scorte mediche per 30 centri sanitari. ·Assistenza agli sfollati: invio di tende, teloni per ripari d’emergenza, 68.000 coperte, 20.000 lenzuoli, 10.000 utensili per cucinare, indumenti,100 kit di materiali scolastici d’emergenza e 90 di materiali ricreativi. ·Interventi programmati per sanità, nutrizione, acqua e igiene, protezione dell’infanzia, istruzione. ·Per gli interventi UNICEF, una prima stima provvisoria indica necessari oltre 30 milioni di dollari: il prossimi 6 gennaio sarà lanciato l’appello ONU con i fondi complessivamente stimati necessari
GRAZIE
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